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Prevalenza dell'allattamento 

Rapporto 2016

 

Il Rapporto presenta i dati raccolti nel periodo marzo-novembre 2016 nei centri vaccinali di tutte le AUSL della regione, in occasione delle prime e seconde vaccinazioni (a tre e cinque mesi). Come già lo scorso anno, è stata utilizzata la modalità di registrazione dei dati tramite il flusso dell'anagrafe vaccinale regionale. [1]

I dati sono relativi a 35.832 bambini di età compresa fra 61 e 90 giorni e fra 121 e 150 giorni, specificamente 20.030 bambini alla prima vaccinazione (circa 3 mesi) e 15.802 bambini alla seconda vaccinazione (circa 5 mesi). Il 68% sono figli di donne italiane.

Informazioni sull'alimentazione sono disponibili per 33.764 bambini (94.2%). La prevalenza di allattamento completo (somma fra allattamento esclusivo e predominante) è in lieve miglioramento rispetto alla rilevazione del 2015:

 

Dal Rapporto emerge che la probabilità di allattamento non si associa al sesso del bambino, mentre correla in maniera statisticamente significativa con la nazionalità della madre: vengono più spesso allattati in maniera completa i bambini figli di donne straniere.

Altri fattori che aumentano la probabilità di allattare sono: padre straniero, età materna fra 18 e 35 anni, scolarità materna e paterna elevata, madre non lavoratrice, coniugata, pluripara, normopeso, non fumatrice o che ha sospeso il fumo in gravidanza, che ha frequentato il corso di accompagnamento alla nascita, assistita dal servizio pubblico durante la gravidanza, con gravidanza decorsa fisiologicamente, che partorisce senza induzione e per via vaginale un neonato a termine di peso adeguato.
Riducono la probabilità di allattare avere concepito con procreazione medicalmente assistita e aver ricevuto l'epidurale; inoltre la probabilità si riduce al passare dei giorni di vita del lattante. Anche il punto nascita (per l'esito misurato a tre mesi) e l'AUSL/ambito territoriale (per l'esito misurato a cinque mesi) modificano la probabilità di allattare a parità degli altri fattori considerati e standardizzando per case mix (caratteristiche delle donne assistite).

Nel Rapporto vengono anche indicate azioni, strumenti e indicatori per agire sui fattori che risultano associati in misura statisticamente significativa all'esito e che sono modificabili con interventi specifici dei servizi sanitari e socio-sanitari.
In particolare per l'anno 2017 vengono proposti interventi per promuovere il contatto pelle a pelle precoce e prolungato nei diversi punti nascita della regione e la posizione semireclinata in allattamento, come mezzo per prevenire e risolvere le difficoltà di attacco e il dolore durante la poppata.

 
prevalenza allattamento a 3 mesi (dati 2015)prevalenza allattamento a 5 mesi (dati 2015)
 
 

Bibliografia

1. Di Mario S et al. Prevalenza dell'allattamento al seno in Emilia-Romagna - anno 2016. Bologna: Regione Emilia-Romagna, 2017

[Testo integrale] (2.88 MB).
 

"L'allattamento in Emilia-Romagna" - Presentazioni e video del convegno - 30 settembre 2017.
 
 
 
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