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Prevalenza dell'allattamento 

Rapporto 2017

 

Il Rapporto presenta i dati raccolti nel periodo marzo-novembre 2017 nei centri vaccinali di tutte le AUSL della regione, in occasione delle prime e seconde vaccinazioni (a tre e cinque mesi), utilizzando la modalità di registrazione dei dati tramite il flusso dell'anagrafe vaccinale regionale [1].
I dati sono relativi a 37.768 bambini di età compresa fra 61 e 90 giorni e fra 121 e 150 giorni, specificamente 20.084 bambini alla prima vaccinazione (circa 3 mesi) e 17.684 bambini alla seconda vaccinazione (circa 5 mesi). Il 66% sono figli di donne italiane.
Informazioni sull'alimentazione sono disponibili per 36.608 bambini (96.9%). La prevalenza di allattamento completo (somma fra allattamento esclusivo e predominante) è in miglioramento rispetto al 2016:

 

Dal Rapporto emerge che la probabilità di allattamento si associa al sesso del bambino (vengono allattate in maniera completa più frequentemente le bambine) e alla nazionalità della madre (vengono allattati più spesso in maniera completa i figli di donne straniere).
Altri fattori che aumentano la probabilità di allattare sono: padre straniero; età materna fra 18 e 35 anni; scolarità materna e paterna elevata; madre non lavoratrice, coniugata, pluripara, normopeso, non fumatrice, che ha frequentato il corso di accompagnamento alla nascita, assistita dal servizio pubblico durante la gravidanza, con gravidanza decorsa fisiologicamente, che partorisce senza induzione e per via vaginale un neonato a termine di peso adeguato.
La probabilità di allattare invece si riduce:

 

Dato importante che emerge dal Rapporto 2017 è la correlazione fra il tipo di alimentazione e la frequenza di infezioni nei primi due anni di vita: in particolare si è osservato che, a parità di altri fattori, i bambini che ricevono anche o solo latte artificiale hanno da 8 a 12% di prescrizioni antibiotiche in più nei primi 2 anni, rispetto a quelli che ricevono solo latte materno.

Nel Rapporto vengono inoltre indicate azioni per intervenire sui fattori che risultano associati in misura statisticamente significativa all'esito e che sono modificabili con progetti specifici che coinvolgano i servizi sanitari e socio-sanitari.
In particolare, come già nel 2017, anche per il 2018 vengono proposti interventi per promuovere il contatto pelle a pelle precoce e prolungato nei diversi punti nascita della regione e la posizione semireclinatain allattamento, come mezzo per prevenire e risolvere le difficoltà di attacco e il dolore durante la poppata.

Per facilitare la consultazione e l'utilizzo dei dati a livello locale, al fine di pianificare e monitorare progetti di miglioramento, sono state predisposte delle schede con i dati per singola azienda (in calce alla pagina).

 
prevalenza allattamento a 3 mesi (dati 2015)prevalenza allattamento a 5 mesi (dati 2015)
 

Bibliografia

1. Di Mario S et al. Prevalenza dell'allattamento in Emilia-Romagna - anno 2017. Bologna: Regione Emilia-Romagna, 2018

[Testo integrale] (1.8 MB).
 

Schede riassuntive per Azienda Sanitaria e confronto con i dati regionali

 
AUSL Piacenza (2.5 MB).
AUSL Parma (2.32 MB).
AUSL Reggio Emilia (2.52 MB).
AUSL Modena (2.5 MB).
AUSL Bologna (2.5 MB).
AUSL Imola (2.27 MB).
AUSL Ferrara (2.31 MB).
AUSL Romagna (2.47 MB).
AUSL Romagna - Ambito di Cesena (2.55 MB).
AUSL Romagna - Ambito di Forlì (2.52 MB).
AUSL Romagna - Ambito di Ravenna (2.65 MB).
AUSL Romagna - Ambito di Rimini (2.54 MB).
 

"L'allattamento in Emilia-Romagna" - Presentazioni e video del convegno - 22 settembre 2018 .
 
 
 
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