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La nascita in Emilia-Romagna 2003

L'assistenza in gravidanza

Secondo il 1° Rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto(CedAP) [1], in Emilia-Romagna la maggior parte delle donne (69.5%) in gravidanza ricorre a servizi privati, ma con una grande variabilità nelle diverse aree regionali. Consultori familiari e ambulatori del Servizio sanitario regionale vengono utilizzati da 51% delle gravide nella area a sud di Bologna e da 46.6% in provincia di Modena. Le donne straniere si rivolgono ai servizi consultoriali in 63.1% dei casi e all'ambulatorio ospedaliero in 12.5% dei casi (contro rispettivamente 16.1% e 4.5% delle italiane).

Si registra una grande variabilità fra diversi punti nascita nel numero medio di visite effettuate in gravidanza, ma non si rileva un maggior numero di visite in gravidanza per le donne che successivamente partoriscono presso un Azienda ospedaliera, in cui dovrebbero confluire le gravidanze ad alto rischio. Le donne che effettuano un numero di visite uguale o superiore a 9 varia da 3.6% delle donne che partoriscono presso il punto nascita dell'AUSL di Forlì a 40.5% delle donne che partoriscono presso l'Azienda ospedaliera di Modena.

Le donne con bassa scolarità (uguale o inferiore alla licenza media inferiore) effettuano più tardi la prima visita (19.0% dopo le 12 settimane versus 10.3% di quelle con elevata scolarità). Le donne con cittadinanza straniera effettuano più tardi la prima visita (31.0% dopo le 12 settimane versus 11.3% di quelle con cittadinanza italiana). Pur essendo relativamente più elevato il numero di ecografie per le gravidanze che si concludono prima del termine (e quindi a alto rischio), nelle gravidanze a basso rischio il numero di ecografie eseguite è significativamente superiore a quello raccomandato; nelle fasce di popolazione con svantaggio socio-culturale viene effettuato un numero minore di ecografie, ma comunque superiore al numero raccomandato.

Il tasso regionale di ricovero in gravidanza è 10.8%, più elevato per le donne con licenza elementare o media inferiore (12.5%), rispetto a quelle con diploma di scuola media superiore (10.5%) o laurea (9.4%). Modestamente superiore il tasso di ricovero per le donne con cittadinanza straniera (11.6%) rispetto alle donne con cittadinanza italiana (10.6%).

 
 

Data di pubblicazione: 11.12.2008

  1. SaperiDoc
Direzione generale cura della persona, salute e welfare
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