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La revisione sistematica (136 studi) compresa nella linea guida Diabetes in pregnancy [1] - prodotta in Regno Unito dal gruppo collaborativo National Collaborating Centre for Women's and Children's Health (NCC-WCH) - riporta i fattori di rischio per lo sviluppo di diabete gestazionale (GDM): obesità pre-gravidica (indice di massa corporea - BMI>30), età materna avanzata, precedente GDM, anamnesi familiare positiva per diabete, attuale condizione di fumatrice, precedente neonato macrosoma (peso >4500 grammi), aumento di peso materno nella prima età adulta e appartenenza ad alcune minoranze etniche. Le aree di origine associate a elevata prevalenza di GDM sono l'Asia meridionale (in particolare India, Pakistan e Bangladesh), Carabi (per le donne di origine africana) e Medio Oriente (in particolare Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman, Qatar, Kuwait, Libano e Egitto). Nella revisione sistematica i tassi di ricorrenza del GDM dopo la gravidanza indice variano da 30% a 84%. La probabilità di GDM in una gravidanza successiva a una con GDM trattato con insulina è di circa 75%.
Il GDM è inoltre a sua volta fattore di rischio per lo sviluppo di diabete di tipo 2 (T2DM). Una revisione sistematica di 20 studi osservazionali ha quantificato questo rischio: le donne con precedente diabete gestazionale hanno un rischio aumentato di sviluppare T2DM rispetto alle donne che durante la gravidanza erano normoglicemiche (RR: 7.43; IC 95%: 4.79, 11.51) (per saperne di più: newsletter perinatale 4.2) [2].
I fattori di rischio per lo sviluppo di T2DM in donne con precedente GDM sono stati indagati in una revisione sistematica [3]. Nei 14 studi osservazionali inclusi, di diversa qualità, sono state considerate 9 categorie di fattori di rischio per lo sviluppo di T2DM in donne con precedente GDM [3]. Obesità, misurata prima (3 studi), durante (3 studi) e dopo (4 studi) la gravidanza (con misure di associazione comprese fra 0.8 e 8.7) e metodo di controllo della glicemia (3 studi - insulina vs, dieta; insulina vs no insulina - con misure di associazione comprese 2.8 e 4.7) sono risultati i due fattori associati allo sviluppo di T2DM. La diagnosi più tardiva di GDM, in media dopo le 24 settimane, è risultata associata a una riduzione del rischio di sviluppare T2DM (5 studi, con misure di associazione comprese fra 0.35 e 0.99).
1. National Collaborating Centre for Women's and Children's Health (NCC-WCH). Diabetes in pregnancy. Management of diabetes and its complications from preconception to the postnatal period. London: RCOG Press; 2008 (revised reprint July 2008) [Testo integrale]
2. Bellamy L, et al. Type 2 diabetes mellitus after gestational diabetes: a systematic review and meta-analysis. Lancet 2009;373:1773-9 [Medline]
3. Baptiste-Roberts K, et al. Risk factors for type 2 diabetes among women with gestational diabetes: a systematic review. Am J Med 2009;122:207-214.e4 [Medline]
Data di pubblicazione: 14.12.2010