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Quando è opportuno programmare il parto?

 
 

Nelle gravide con disturbi ipertensivi la scelta del timing del parto deve considerare la situazione clinica della donna e le conseguenze fetali dipendenti dalla insufficienza placentare e valutare il rapporto fra benefici e danni di un parto pretermine.
Questa valutazione è particolarmente incerta fra 34 e 37 settimane di gravidanza per le donne con pre-eclampsia e ipertensione lieve o moderata,per le quali il timing ottimale del parto non è definito. Due linee guida [1,2] comprendono raccomandazioni distinte per quadro clinico e epoca gestazionale.

 
 

Ipertensione cronica e ipertensione gestazionale

Fino a 36+6 settimane
Non offrire l'espletamento del parto se la pressione sanguigna risulta <160/110mmHg, con o senza trattamento antiipertensivo.
È indicato l'espletamento del parto in caso di ipertensione gestazionale grave resistente al trattamento farmacologico, dopo aver somministrato, se appropriato, un ciclo di corticosteroidi per indurre la maturità polmonare fetale.
Da 37+0 settimane
Se la pressione sanguigna risulta essere <160/110 mmHg, il timing del parto va concordato con la donna.

 
 

Pre-eclampsia

Prima di 34+0 settimane di gestazione
Adottare, se possibile, un atteggiamento conservativo, valutando i parametri materni biochimici, ematologici e clinici e le condizioni fetali.
In caso di pre-eclampsia con ipertensione grave resistente al trattamento farmacologico o di peggioramento delle condizioni cliniche materne e fetali, proporre l'espletamento del parto dopo avere consultato il neonatologo e l'anestesista e dopo avere completato un ciclo di trattamento con corticosteroidi.
Tra 34+0 e 36+6 settimane
In caso di pre-eclampsia con ipertensione grave espletare il parto dopo avere completato il trattamento con corticosteroidi, se appropriato.
In caso di pre-eclampsia con ipertensione da lieve a moderata offrire il parto seconda sulla base delle condizioni materne e fetali, dei fattori di rischio e della disponibilità di un reparto di cure intensive neonatali. Considerando le conseguenze a lungo termine dei nati prima di 37+0 settimane, World Health Organization indica di privilegiare un atteggiamento di attesa, assicurandosi che la pressione materna sia controllabile e che non vi siano disfunzione d'organo o distress fetale, ma ammette la debolezza della raccomandazione legata alla scarsità degli studi
Da 37+0 settimane
In caso di pre-eclampsia con ipertensione da lieve a moderata programmare il parto entro 24-48 ore.

 
 

Durante il travaglio la terapia antipertensiva prosegue e il monitoraggio dei valori pressori è consigliato con frequenza oraria nell'ipertensione lieve o moderata, in maniera continua nell'ipertensione grave. L'esecuzione di test ematologici e biochimici si basa sui medesimi criteri utilizzati nel periodo prenatale.
La linea guida di National Collaborating Centre for Women's and Children's Health [1] raccomanda di non accelerare di routine il secondo stadio del travaglio e di ricorrere al parto operativo soltanto in caso di ipertensione grave refrattaria alla terapia farmacologica. Il trattamento attivo del terzo stadio del travaglio è quello raccomandato per l'assistenza al parto fisiologico [3]. In caso di pre-eclampsia, particolarmente se associata a trombocitopenia o coagulopatia, la linea guida di Society of Obstetricians and Gynaecologists of Canada [4] raccomanda di accorciare il terzo stadio del parto somministrando ossitocina 5 unità EV o 10 unità IM, con l'obiettivo di ridurre il rischio emorragico. In entrambi i documenti è indicato l'utilizzo di ossitocina e non di ergometrina o misoprostolo, farmaci che inducono con maggiore frequenza un aumento dei valori pressori [1].

 
 

Bibliografia

1. National Collaborating Centre for Women's and Children's Health. Hypertension in pregnancy. The management of hypertensive disorders during pregnancy. London: Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, revised reprint 2011
2. World Health Organization. WHO recommendations for Prevention and treatment of pre-eclampsia and eclampsia. Geneva: WHO, 2011
3. National Collaborating Centre for Women's and Children's Health. Intrapartum care. Care of healthy women and their babies during childbirth. London: Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, 2007
4. SOGC clinical practice e guidelines. Diagnosis, Evaluation, and Management of theHypertensive Disorders of Pregnancy. JOGC 2008;30(1 Suppl):S1-48

Data di pubblicazione: 17.04.2012

 
 
  1. SaperiDoc
Direzione generale cura della persona, salute e welfare
Via Aldo Moro 21, Bologna