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Qual è l'accuratezza dell'ecografia?

 
 

L'esecuzione dell'esame ecografico nelle gravide obese può risultare difficoltosa, a causa dello strato di tessuto adiposo sottocutaneo che influenza negativamente la visualizzazione ecografica delle strutture fetali, riducendo l'accuratezza dell'esame [1]. Per contro, l'obesità materna si associa a un aumentato rischio di anomalie congenite.
Una metanalisi di 18 studi ha mostrato che le donne obese rispetto alle normopeso hanno maggiori probabilità di difetti del tubo neurale (odds ratio, OR: 1.87, intervallo di confidenza al 95%, IC 95%: 1.62, 2.15), anomalie cardiovascolari (OR: 1.39; IC 95%: 1.03, 1.87), labiopalatoschisi (OR: 1.20; IC 95%: 1.03, 1.40), atresia anorettale (OR: 1.48; IC 95%: 1.12, 1.97), idrocefalia (OR: 1.68; IC 95%: 1.19, 2.36), anomalie degli arti (OR: 1.34; IC 95%: 1.03, 1.73) [2].

Ecografia del primo trimestre
L'obesità materna aumenta il rischio di fallimento nel misurare la translucenza nucale per lo screening delle aneuploidie del primo trimestre, così come il tempo richiesto per l'esecuzione. La percentuale di fallimento aumenta con l'indice di massa corporeo (body mass index, BMI) materno (1% per gravide normopeso rispetto a 3.2% per le gravide obese, fino a 7.8% per le gravide obese di classe III) [3,4].

Ecografia del secondo trimestre
L'obesità materna aumenta la probabilità di mancata diagnosi di anomalie congenite, riducendo il detection rate delle anomalie ecografiche fetali (66% per le gravide normopeso, 49% per le gravide sovrappeso, 48% , 42% e 25% rispettivamente per le gravide obese di classe I, II e III) [5]  e modifica la sensibilità di alcuni soft markers (femore e omero corto, pielectasia) [3].
Vari fattori possono influenzare il successo dell'esame ecografico: apparecchiatura, esperienza dell'ecografista, tempo impiegato per l'esecuzione dell'esame, epoca gestazionale,  ripetizione dell'esame [1]. In un confronto tra ecografisti con esperienza di oltre 20 anni rispetto a ecografisti con minore esperienza la probabilità di ottenere una adeguata visualizzazione ecografica è risultata aumentata negli ecografisti esperti (OR aggiustato: 3.27; IC 95%: 1.15, 9.25). Può essere quindi appropriato considerare un invio presso strutture con esperienza ecografica specifica [1].
L'epoca migliore per l'esecuzione dell'esame ecografico del secondo trimestre nelle gravide obese sembra essere tra 18 e 24 settimane di gestazione, ma l'epoca dipende dalle policy locali e dalla vigente legislazione sull'interruzione di gravidanza [1].
Uno studio retrospettivo su una coorte di 1000 donne con gravidanza singola ha valutato la correlazione tra il BMI materno e la necessità di ripetere più ecografie per completare l'esame di screening  delle anomalie fetali del secondo trimestre, dimostrando una relazione diretta tra BMI e numero di ecografie. Il rischio relativo (RR) tra gravide obese e non obese di dover eseguire due ecografie è stato 1.90, (IC 95%: 1.60, 2.27), di eseguire più di due ecografie 5.32 (IC 95%: 2.97, 9.50). Non si è osservata invece una relazione tra necessità di ripetizione e epoca gestazionale [6]. La ripetizione dell'esame aumenta la possibilità di adeguata visualizzazione; in particolare per il cuore fetale la percentuale di inadeguatezza si riduce, ma rimane comunque maggiore nelle gravide obese (20% nella classe III)  rispetto alle normopeso (1.5%) [7]. In uno studio prospettico di coorte su 100 gravide obese l'esecuzione di una ecografia morfologica precoce a 14-16 settimane di gestazione, in aggiunta alla ecografia di routine a 18-22 settimane di gestazione, ha migliorato significativamente la percentuale di completezza dell'esame di screening delle anomalie fetali (da 42% a 51%) e la adeguata visualizzazione di testa, torace, addome (maggior numero di items visualizzati) [8]. 

Ecografia del terzo trimestre
L'obesità materna, anche in assenza di diabete, rappresenta un fattore di rischio indipendente per macrosomia e feto grosso per epoca gestazionale. L'obesità stessa può rendere difficile la valutazione clinica della crescita fetale e il ricorso alla sua stima mediante ecografia va considerata [1]. Uno studio retrospettivo ha confrontato la stima del peso fetale tramite esame ecografico eseguito nelle ultime 2 settimane prima del parto, valutandone la differenza media con il peso alla nascita e la percentuale assoluta di errori di stima ecografica in base alle classi di BMI materno. Mentre la differenza media ha mostrato una debole associazione lineare con il BMI materno, tra l'altro non confermata in altri studi, la percentuale di errore (errore di stima >20%, sottostima del peso fetale, capacità di predire un peso fetale >4000g) si sono dimostrate simili [9]. L'accuratezza dell'esame ecografico nel terzo trimestre, in gravidanze con feto singolo, non sembra quindi essere influenzata dal BMI materno.

 
 

Bibliografia

1. Tsai PJS, et al. Obesity and the challenges of ultrasound fetal abnormality diagnosis. Best Pract Res Clin Obstet Gynaecol 2014 [Medline]
2. Stothard KJ, et al. Maternal overweight and obesity and the risk of congenital anomalies: a systematic review and meta-analysis. Jama 2009: 636-6503 [Medline]
3. Aagaard-Tillery KM, et al. Influence of maternal BMI on genetic sonographyin the FaSTER trial. Pren Diagn 2010;30:14-224  [Medline]
4. Thornburg LL, et al. Fetal nuchal translucency thickness evaluation in the overweight and obese gravida. Ultrasound Obstet Gynecol 2009; 33:665-95 [Medline]
5. Best KA, et al. Impact of maternal body mass index on the antenatal detection of congenital anomalies. BJOG 2012; 119:1503-116 [Medline]
6. Hunsley C, Farrell T. The influence of maternal body mass index on fetal anomaly screening. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol 2014;182:181-47 [Medline]
7. Hendler H, Blackwelll SC, Bujoldl E, et al. The impact of maternal obesity on midtrimester sonographic visualization of fetal cardiac and craniospinal structures. Int J Obes 2004;28:1607-118 [Medline]
8. Gupta S, Timor-Tritsch IE, Oh C, Chervenak J, Monteagudo A. Early second-trimester sonography to improve the fetal anatomic survey in obese patients. J Ultrasound Med 2014;33:1579-83 [Medline]
9. Kritzer S, Magner K, Warshak CR. Increasing maternal body mass index and the accuracy of sonographic estimation of fetal weight near delivery. J Ultrasound Med. 2014;33:2173-9 [Medline]

Data di pubblicazione: 26.06.2015

 
 
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