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Una forma di mutilazione genitale femminile che prevede la raschiatura del tessuto intorno all'apertura vaginale (Tipologie: tipo 4).
Riferito a varie forme di incisione o asportazione del clitoride.
S'intende l'operazione che riapre il tessuto cicatriziale intorno all'apertura della vagina in occasione del parto o per facilitare la penetrazione durante il rapporto sessuale.
Si riferisce alla rimozione del cappuccio della clitoride, con o senza rimozione totale o parziale della clitoride.
Termine usato comunemente per indicare il tipo più esteso di infibulazione (tipo 3) riferendosi a una supposta origine egizia della cucitura vaginale.
Indica l'operazione di ricucitura dell'apertura vaginale dopo il parto o, periodicamente, nel caso in cui la chiusura si sia allentata. Una donna può subire la reinfibulazione anche più volte nella sua vita, dopo i parti.
Deinfibulazione e reinfibulazione sono pratiche tradizionali; ma oggi possono costituire un fattore importante nel trattamento sanitario e nel supporto professionale e di orientamento per le donne.
La parola 'sunna' letteralmente si riferisce ai codici religiosi islamici che regolano il comportamento dei musulmani. Sebbene la tradizione islamica non c'entri nulla con le pratiche di MGF, questo termine viene utilizzato in alcune regioni a volte per indicare una forma di MGF che comporta la rimozione solo del prepuzio della clitoride, altre volte in modo generalizzato per fare riferimento a tutte le forme di mutilazione dei genitali femminili.