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I Consultori familiari in Emilia-Romagna

 

Programma regionale di organizzazione dei consultori familiari

Il "Programma della regione Emilia-Romagna finalizzato all'attivazione, alla gestione e alla riorganizzazione dei consultori", progettato sulla base dei finanziamenti previsti dalla Legge n. 34/96 Settore materno-infantile, ha posto l'obiettivo di qualificare ulteriormente gli interventi di prevenzione, la diagnosi precoce e l'assistenza offerti dalle aziende sanitarie a tutela della donna, del bambino e degli adolescenti.

Il programma è stato realizzato negli anni 2000-2004.

Obiettivi generali del programma sono stati:

 

Per il  raggiungimento di questi obiettivi è stato necessario sperimentare, in alcune realtà, le modalità e gli strumenti individuati.
Le Aziende sanitarie coinvolte nel programma sono state 5: le Aziende USL di Modena, di Città di Bologna, di Cesena, di Forlì, di Rimini, e hanno interessano il 40% della popolazione target.

Di seguito è riportato l'elenco progetti regionali svolti:

Progetto 1. Sperimentare una informatizzazione delle attività consultoriali.
Progetto 2. Realizzare un centro di documentazione sulle linee guida e il materiale bibliografico riferito all'area materna, consultabile in via informatica.
Progetto 3. Promuovere azioni per realizzare "l'umanizzazione del parto".
Progetto 4. Sperimentare la implementazione informatica delle linee guida.
Progetto 5. Migliorare il controllo di qualità sui percorsi delle donne positive ai test di screening (utero e mammella).
Progetto 6. La valutazione di esito negli interventi di educazione alla sessualità nella regione Emilia Romagna.
Progetto 7. Sperimentare nuove modalità di integrazione dei Servizi Sanitari e Sociali rivolti agli adolescenti.
Progetto 8. Guida al percorso infertilità.
Progetto 9. Prevenire le mutilazioni genitali femminili nella popolazione immigrata.
 
 
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