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Dopo la nascita. La Cartella del Neonato della Regione Emilia-Romagna
Informazioni per il neonato

 

Caratteristiche del neonato e aspetti a cui prestare attenzione

 

La testa
Al momento della nascita le ossa della testa del neonato non sono ancora completamente  formate e sono unite da tessuto fibroso che dà origine alle suture ed alle fontanelle. La fontanella più evidente è quella anteriore, sulla sommità della testa: è un’area morbida a forma di rombo che si chiude completamente in epoca variabile entro i due anni di vita. Fino a quel momento bisogna fare attenzione a non urtare la zona e a toccarla in modo delicato. È importante una valutazione del pediatra se la superficie della fontanella cambia e diventa bombata verso l’esterno, oppure eccessivamente avvallata verso l’interno.

 
 

Tumore da parto
Si tratta di un gonfiore localizzato sulla testa del neonato visibile poco dopo il parto, una specie di bernoccolo morbido, che può essere legato all’uso di ventosa ma anche semplicemente alle contrazioni uterine. Il tumore da parto è generalmente innocuo, non bisogna fare nulla e scompare spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Oltre al tumore da parto, alla nascita la testa del neonato può mostrare anche il cosiddetto cefaloematoma, che si distingue dal tumore da parto in quanto è meno morbido e non attraversa le suture (si trova quindi spesso o da un lato o dall’altro). Anche questo si risolve in modo spontaneo, ma più lentamente del tumore da parto.

Battito cardiaco e respiro
Dopo le prime 12-24 ore di vita, la frequenza cardiacasi stabilizza su valori più elevati di quelli di un adulto: il cuore di un neonato ha tipicamente tra 120 e 140 battiti al minuto. La frequenza aumenta durante il pianto ed è più bassa durante il sonno.

Il respiro  del bambino appena nato ha alcune caratteristiche che lo rendono un po’ diverso da quello degli adulti: durante l’inspirazione, cioè quando il neonato tira dentro l’aria, si osserva un rigonfiamento della pancia invece che del torace, come nell’adulto. Questo respiro si chiama diaframmatico. Anche la frequenza e il ritmo variano significativamente soprattutto durante il pianto o il sonno: dopo le prime 12 ore di vita, a riposo, la frequenza è di circa 60 respiri al minuto. Tipico di questa età è il respiro periodico, caratterizzato da periodi di respiro regolare, della durata di circa 1 minuto, intervallati da brevi momenti di circa 5-10 secondi in cui il respiro è come sospeso: questo è normale e non deve preoccupare a meno che il neonato non diventi cianotico – cioè scuro nelle labbra – oppure pallido.
Invece, bisogna fare attenzione se il neonato respira a bocca aperta o emette dei gemiti perché potrebbe esserci una difficoltà respiratoria: in questi casi è bene consultare il pediatra.

 

Temperatura corporea
Non occorre controllare regolarmente la temperatura del neonato. Se alla nascita ci sono stati fattori di rischio (per esempio la mamma durante il parto aveva la febbre) il medico alla dimissione vi dirà che cosa fare. La temperatura va verificata, invece, quando il bambino ha qualche segno che ci fa pensare che non stia bene. Si ricorda che alla temperatura rilevata devono essere sottratti 0.5° C quando misurata a livello rettale (con un termometro sottile): se il termometro rettale indica 38° C allora vuol dire che la temperatura del neonato è 37.5° C (come risulterebbe dalla misurazione ascellare, inguinale o rilevata in altra modalità).

In caso di febbre non è consigliato aspettare, ma bisogna rivolgersi prontamente al pediatra per una valutazione.

 
 
 
Contenuto aggiornato al: 22 Aprile 21