logo ssr

Infezione da Chlamydia Trachomatis

Come prevenire l’infezione?

La prevenzione primaria dell’infezione da Chlamydia trachomatis (CT), analogamente alle altre infezioni sessualmente trasmesse (IST), si basa sull’utilizzo di adeguati dispositivi di protezione (preservativi maschili o femminili e preservativi per il sesso orale) a ogni rapporto sessuale e sull’accurata igiene di ciò che entra in contatto con le mucose genitali e che può essere di uso condiviso, come i sex toys [1].
La prevenzione secondaria prevede lo screening della popolazione con fattori di rischio. In Regno Unito lo screening è universalmente rivolto alle donne di età inferiore a 25 anni indipendentemente dallo stato di gravidanza [2], mentre agenzie di salute di altri paesi raccomandano lo screening durante la gravidanza, nelle donne con fattori di rischio per IST [3,4]. La revisione sistematica (RS) dell’agenzia statunitense Agency for Healthcare Research and Quality (AHRQ) [5], selezionata come documento di riferimento della linea guida nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità [3], riporta due studi di bassa qualità che mostrano associazione tra riduzione dei casi di malattia infiammatoria pelvica nella popolazione sottoposta a screening rispetto a quella non sottoposta a screening; non sono stati individuati studi clinici controllati randomizzati (RCT) sull’efficacia dello screening della CT nel ridurre gli esiti avversi in gravidanza e nei neonati. Una successiva RS [6] ha eseguito metanalisi di 5 studi osservazionali e 2 RCT e non ha osservato differenze statisticamente significative negli esiti avversi di gravidanza tra:

  • donne in gravidanza con infezione da
  • CT trattata e documentata risoluzione dell’infezione rispetto a donne in
  • gravidanza con infezione da CT trattata con successiva infezione ricorrente o
  • reinfezione (rischio relativo -RR: 0.52; intervallo
  • di confidenza al 95%-IC95%: 0.25, 1.06; eterogeneità- I2: 89%; 4 studi);
  • donne in gravidanza con infezione da CT
  • trattata (indipendentemente dalla conferma di guarigione) rispetto a donne in
  • gravidanza con infezione da CT non trattata (RR: 0.75; IC95%: 0.45, 1.26, I2: 14%; 3 studi).

La misura di sintesi di questi due confronti rileva una generale riduzione di parti pretermine pari a 42% (IC95%: 7.0, 64.0), con RR: 0.58 (IC95%: 0.36, 0.93; I2: 80%; 7 studi) grazie al trattamento con azitromicina o eritromicina per infezione da CT in gravidanza. Gli autori commentano che la qualità degli studi è bassa; inoltre, l’intervallo di confidenza della stima è ampio [3,6].   Il gold standard per l’esecuzione dello screening dell’infezione da CT consiste nel test di amplificazione degli acidi nucleici (Nucleic Acid Amplification Test, NAAT) da campioni di urine o mediante tampone genitale.
I test per le infezioni asintomatiche da CT eseguiti con tecnica molecolare mediante tampone sono risultati altamente accurati nella maggior parte dei siti anatomici (vagina, endocervice, urine) anche quando i campioni sono auto-raccolti [5].   Alla luce di queste conoscenze la linea guida italiana ha emesso le seguenti raccomandazioni forti, basate su qualità delle prove molto bassa [3]:

  1. Lo screening della Chlamydia trachomatis, effettuato con tecnica molecolare mediante tampone (endocervicale o vaginale o uretrale) o sulle urine, deve essere offerto alle donne in gravidanza con fattori di rischio riconosciuti, alla prima visita prenatale e durante il terzo trimestre.
  2. Alle donne in gravidanza con infezione da Chlamydia trachomatis deve essere offerto il trattamento antibiotico.

Bibliografia

1. NHS. Health A to Z. Overview: Chlamydia. National Health Service; 2021. Ultimo accesso 15.01.2025
2. UK Health Security Agency. National Chlamydia Screening Programme (NCSP). Eight Edition 2022. [Testo integrale] Ultimo accesso 15.01.2025
3. Istituto Superiore di Sanità Gravidanza fisiologica. PRIMA PARTE. Sezione 2 – Screening delle infezioni in gravidanza 2023. Linea guida 1/2023 SNLG. [Testo integrale] Ultimo accesso 15.01.2025
4. Workowski KA et al. Sexually Transmitted Infections Treatment Guidelines, 2021. MMWR Recomm Rep 2021;70:1-187. [Medline]
5. Cantor A et al. Screening for Chlamydial and Gonococcal Infections: a systematic review update for the U.S. Preventive Services Task Force. Rockville, MD: Agency for Healthcare Research and Quality (US); 2021 Sep. (Evidence Synthesis, No. 206.) [Medline]
6. Tong H et al. The impact of antibiotic treatment for syphilis, chlamydia, and gonorrhoea during pregnancy on birth outcomes: A systematic review and meta-analysis. J Glob Health. 2023 16;13:04058. [Medline]

Contenuto aggiornato al: 28 gennaio 2025