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Assistenza alla gravidanza a basso rischio
Efficacia della assistenza prenatale
L’assistenza prenatale (antenatal care – ANC) comprende educazione, counselling, screening e trattamenti finalizzati a monitorare e promuovere il benessere di madre e feto. In modo ideale, dovrebbero essere proposti solo interventi di provata efficacia – per i quali i benefici superano nettamente i rischi associati a ogni intervento – e accettabili dalle donne in gravidanza e dalle loro famiglie. Ma come valutare l’efficacia e l’appropriatezza della assistenza fornita in gravidanza alle madri a basso rischio?
A questa domanda risponde Health Evidence Network (HEN), un network di organismi tecnici e partners
finanziari organizzato dall’Ufficio europeo della Organizzazione mondiale della sanità (World Health Organization, Regional Office for Europe – WHO/EURO) – e comprendente agenzie delle Nazioni unite (United Nations – UN) – allo scopo di fornire ai decisori di salute pubblica informazioni di politica sanitaria fondate su prove di efficacia [1].
HEH ha pubblicato un report delle migliori prove di efficacia disponibili sugli interventi di assistenza prenatale [2]. Nel documento sono elencati gli interventi di provata efficacia, gli interventi risultati inefficaci, ma ancora largamente utilizzati e gli interventi sulla cui efficacia esiste ancora incertezza.
Il documento, aggiornato a settembre 2005 e basato prevalentemente su revisioni sistematiche di studi clinici controllati randomizzati, è disponibile in versione integrale gratuita.
Bibliografia
1. Dumitrescu A et al. Demand-driven evidence network in Europe. Bulletin of the World Health Organization 2006;84:2-3 [Testo integrale]
2. Di Mario S et al. What is the effectiveness of antenatal care? (Supplement) (Health Evidence Network report). Copenhagen: World Health Organization Regional Office for Europe; 2005 [Testo integrale]