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Disagio psichico in gravidanza, purperio e nel primo anno di vita del bambino

Quali sono i fattori di rischio del disagio psichico ?

In breve
Il disturbo o la malattia mentale possono insorgere in epoca perinatale con maggiore frequenza in donne con condizione socioeconomica svantaggiata, vittime di violenza domestica o con precedenti personali e familiari di pregresso disturbo psicopatologico.


 

Una revisione narrativa [1], oltre a sottolineare le difficoltà metodologiche della ricerca sui fattori di rischio per il disagio psichico perinatale e non, identifica come predittivi per disagio psichico durante la gravidanza e nel puerperio vari elementi; tra questi l'associazione viene definita forte per violenza domestica, abuso, condizione socioeconomica bassa, pregresso disturbo psicopatologico, disturbo d'ansia in gravidanza.
 Uno studio prospettico [2] condotto tra l'anno 2002 e il 2005 su una popolazione australiana di oltre 40.000 donne in corso di gravidanza utilizzando la scala di Edimburgo assieme a un questionario per i fattori di rischio psicosociale come strumento di screening per la depressione postnatale, ha evidenziato i seguenti fattori di rischio: pregressa patologia depressiva, disturbo d'ansia/depressione nella gravidanza attuale e supporto carente da parte del partner.

Una revisione narrativa [3] sottolinea anche come il riconoscimento, la presa in carico e il trattamento della depressione in corso di gravidanza rappresenti un importante fattore protettivo in grado di diminuire il rischio di depressione dopo il parto (rischio relativo - RR: 0.78; intervallo di confidenza al 95% - IC 95%: 0.66, 0.93).
Anche se 50% delle puerpere affette da psicosi puerperale non presenta alcun fattore di rischio, esiste una forte associazione (1:5) tra disturbo bipolare preesistente e insorgenza della patologia ; il rischio di ricorrenza nelle gravidanze successive è elevato: 1:2 [4].

Tra le condizioni ostetriche prese in esame come potenziali fattori di rischio per la psicosi puerperale (patologie ostetriche, modalità ed epoca di gravidanza alla nascita, ecc.) solo la condizione di primipara è risultata essere associata in misura statisticamente significativa alla psicosi, per ragioni ancora non ben identificate, sulle quali grava comunque il biasrappresentato dalla minore probabilità di gravidanze successive in una donna che abbia sofferto di psicosi puerperale. Non confermata, invece, l'associazione tra eventi aspecifici psicosociali stressanti e malattia psicotica, né quella con le variazioni ormonali, anche se è stata ipotizzata una particolare suscettibilità su base genetica a tali molecole. Uno studio [5] - che ha valutato l'attivazione del sistema immunitario in un campione di puerpere sane confrontandolo con un gruppo di donne affette da psicosi puerperale - suggerisce che una disfunzione del sistema psiconeuroendocrino potrebbe sostenere l'insorgenza della patologia.

In quest'ambito, è da rilevare che lo studio della relazione tra l'uso di ossitocina sintetica nel periodo peripartale e l'insorgenza di disturbi psichici nella madre riveste grande e crescente interesse, anche se la qualità degli studi sull'argomento è disomogenea. Uno studio di popolazione USA [6], condotto attraverso la raccolta retrospettiva dei dati contenuti nel sistema MiCARD (Massachussetts Integrated Clinical Academic Resarch Database) ha valutato tale relazione nell'intervallo temporale 2005-2014, evidenziando come, nel primo anno dopo la nascita:

  • nel gruppo di donne con disagio psichico (ansia o depressione) preesistente alla gravidanza, l'esposizione all'ossitocina sintetica peripartale aumenta il rischio di sviluppare depressione/ansia in puerperio del 36% (RR: 1.36; IC 95%: 1.20, 1.55) rispetto alle non esposte al farmaco;
  • nel gruppo di donne non affette da disagio psichico prima della gravidanza, la somministrazione di ossitocina sintetica peripartale aumenta il rischio di sviluppare depressione/ansia in puerperio del 32% (RR: 1.32; IC 95%: 1.23, 1.42).
 

L'incremento sembra essere indipendente dalla modalità del parto.
Il dato riveste grande interesse dato il diffuso e universale ricorso alla somministrazione di ossitocina per l'induzione del travaglio, il suo potenziamento e la prevenzione dell'emorragia postpartum.
Dato il presupposto che adeguati livelli di ossitocina endogena abbiano un ruolo importante e positivo nel processo di attaccamento e nella promozione dell'allattamento, il razionale del fenomeno viene attribuito alla possibilità che il disturbo psichico possa essere mediato da una modificazione epigenetica nell'espressione dei recettori per l'ossitocina (metilazione ed espressione genica: definizione più avanti nel testo) indotta dalla somministrazione esogena della sostanza. 

La nascita di gemelli è in crescita in tutti i paesi economicamente sviluppati; sul presupposto che essa comporti un aumento - potenzialmente stressante -  del carico assistenziale e finanziario per i genitori, una revisione sistematica - RS [7] ha valutato gli studi esistenti sulla salute psichica di uno o ambedue i genitori in questi nuclei familiari. Anche se non è stato possibile l'approccio meta-analitico a causa dell'eterogeneità dei disegni dei vari studi presi in considerazione, gli esiti di salute psichica in generale si sono dimostrati peggiori, nel puerperio e nel periodo postnatale precoce, per i genitori di gemelli confrontati con i genitori di neonato singolo, e peggiori ancora quando i gemelli erano più di due. In corso di gravidanza non si sono osservate differenze. Nel puerperio (ma non nel periodo postnatale precoce) gli esiti sembrano essere peggiori quando la gravidanza multipla proviene da fecondazione medicalmente assista in confronto con concepimento naturale.

Una meta-analisi [8] ha valutato la prevalenza di depressione paterna in corso di gravidanza e nel puerperio; nei 74 articoli inclusi, la condizione era approssimativamente presente in 8.4% dei padri (IC 95%: 7.2%, 9.6%) vale a dire circa il doppio rispetto alla prevalenza della condizione nella popolazione generale maschile adulta; la depressione materna è risultata essere uno dei principali fattori di rischio per la sua insorgenza ed è stato sottolineato come ne possano conseguire effetti negativi sullo sviluppo del bambino.

 

Bibliografia

1. Howard LM, et al. Non-psychotic mental disorders in the perinatal period. Lancet 2014;384:1775-88. [Medline]
2. Milgrom J, et al. Antenatal risk factors for postnatal depression: a large prospective study. J Affect Disord 2008;108:147-57. [Medline]
3. Stewart D, et al. Postpartum depression. N Engl J Med 2016;375:2177-86. [Medline]
4. Jones I, et al. Bipolar disorder, affective psychosis, and schizophrenia in pregnancy and the post-partum period. Lancet 2014;384:1789-99. [Medline]
5. Bergink V, et al. Immune system dysregulation in first-onset postpartum psychosis. Biol Psychiatry 2013;73:1000-73. [Medline]
6. Kroll-Desrosiers MS, et al. Association of peripartum synthetic oxytocin administration and depressive and anxiety disorders within the first postpartum year. Depress Anxiety 2017; 34: 137-146. [Medline]
7. Wenze S, et al. Raising multiples: mental health of mothers and fathers in early parenthood. Arch Womens Ment Health 2015;18:163-76. [Medline]
8. Cameron EE, et al. Prevalence of paternal depression in pregnancy and the postpartum: An updated meta-analysis. J Affect Disord 2016;206:189-203. [Medline]

 

Data di pubblicazione: 26.11.2017

 
 
  1. SaperiDoc
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