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In breve
L'inizio dell'assunzione del contraccettivo può variare in base alle diverse formulazioni e ai criteri di esclusione di gravidanza.
Faculty of sexual & reproductive healthcare (FSRH) stabilisce, in linea con le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (World Health Organization-WHO) e sulla base delle prove di efficacia, che è possibile iniziare l'assunzione di contraccettivi ormonali combinati (CHC-combined hormonal contraceptives) a base di etinil-estradiolo (EE) fino al 5° giorno del ciclo mestruale, senza necessità di contraccezione integrativa [1].
Dopo il 5° giorno è possibile iniziarla se vi è ragionevole certezza che la donna non sia in gravidanza, ma è necessaria un'integrazione contraccettiva con metodi di barriera o astinenza sessuale per i successivi 7 giorni. Il concepimento è maggiormente probabile quando un rapporto sessuale non protetto avviene nel giorno dell'ovulazione o nelle 24 ore precedenti; il periodo fertile è altamente variabile e sono pochi i giorni del ciclo nei quali la donna non è a rischio di gravidanza, in particolare per le donne con cicli irregolari. Benché la probabilità che inizi una gravidanza in seguito a un singolo rapporto nei primi 3 giorni del ciclo sia trascurabile, sulla base di queste considerazioni sembra opportuno consigliare comunque di iniziare l'assunzione entro i primi 3 giorni.
I CHC contenenti estradiolo devono essere invece assunti a partire dal 1° giorno del ciclo, senza necessità di integrazione aggiuntiva. Se invece la prima pillola è assunta a partire dal 2° giorno, è necessaria una contraccezione aggiuntiva per 9 giorni in caso di pillola a base di estradiolo valerato (E2V) + dienogest o per 7 giorni in caso di pillola a base di estradiolo + nomegestrolo.
Tabella: criteri di esclusione di gravidanza [1]
Come essere ragionevolmente certi che una donna non sia gravida |
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Un operatore sanitario (medico, ostetrica, ...) può avere la ragionevole certezza che la donna non sia gravida se non ha segni o sintomi di gravidanza e se sono soddisfatti i seguenti criteri: - non ha avuto rapporti sessuali dall'inizio delle ultime mestruazioni, da un parto o da un aborto - sta utilizzando correttamente e regolarmente un metodo contraccettivo affidabile - sono trascorsi meno di 5 giorni dall'inizio dell'ultimo ciclo mestruale normale (naturale) - sono trascorsi meno di 5 giorni da un aborto spontaneo o indotto - ha partorito da meno di 21 giorni - sta allattando in modo completo o quasi (allattamento esclusivo o in percentuale superiore al 85%), è in amenorrea e sono trascorsi meno di 6 mesi dal parto - non ha avuto rapporti da almeno 21 giorni e ha un test di gravidanza su urine (ad alta sensibilità) negativo. |
Nel passaggio da un diverso metodo contraccettivo alla pillola estroprogestinica, sulla base del tipo di contraccettivo e del tempo intercorso dal suo inizio, è importante osservare alcune indicazioni comportamentali specifiche, per garantire l'efficacia contraccettiva, come riportato nella tabella (vedi allegato).
1.Faculty of Sexual and Reproductive Healthcare of the Royal College of the Obstetricians and Gynaecologists (FSRH). Combined Hormonal Contraception. London, 2019 (modificato novembre 2020) [Testo integrale].
Data di pubblicazione: 01.01.2021