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Dispositivi intrauterini

Benefici ed effetti indesiderati

 

Il documento FSRH Intrauterine contraception [1] riassume i rischi e benefici correlati all'utilizzo dei dispositivi intrauterini (IUDs).

Benefici

  • L'uso di IUD al rame è associato a una riduzione del rischio di carcinoma endometriale e cervicale [2].
  • L'uso di LNG-IUS 52 mg è efficace nel ridurre il dolore da dismenorrea primitiva, adenomiosi ed endometriosi.
  • L'uso di LNG-IUS 52 mg è efficace nel trattamento della ipermenorrea/menorragia; può fornire protezione endometriale in corso di terapia estrogenica sostitutiva.
 

Effetti indesiderati e gestione delle complicanze

La stimolazione della cervice uterina durante l'inserimento del dispositivo può provocare una reazione vaso-vagale con bradicardia che, in donne sane, si risolve spontaneamente o con semplici manovre di rianimazione; molto raramente può rendersi necessaria la somministrazione di atropina.

È necessario informare le utilizzatrici sugli effetti collaterali dei LNG-IUS (acne, tensione mammaria, cambio nel tono dell'umore e cefalea) che possono verificarsi transitoriamente, generalmente nei primi mesi di utilizzo; sono correlati all'assorbimento sistemico del levonorgestrel, indipendentemente dal dosaggio contenuto nel dispositivo; non sono documentati effetti sulla libido.

Per tutti i tipi di IUD è utile fornire anche informazioni riguardanti i sanguinamenti uterini irregolari, abbondanti o frequenti che si possono verificare nei primi 3-6 mesi di utilizzo, ma tendono a migliorare nel tempo. Dopo un anno dall'inserimento di uno LNG-IUS la maggior parte delle donne potrà avere sanguinamenti infrequenti o amenorrea.
In generale il tasso di abbandono del metodo, dovuto a dolore o sanguinamenti abbondanti, è modesto e non differisce per i due tipi di IUD.

Le utilizzatrici di IUD al rame che presentino vaginosi batterica o micosi ricorrenti dovrebbero prendere in considerazione un'alternativa contraccettiva.
L' insorgenza di malattia infiammatoria pelvica (PID) in una donna portatrice di IUD comporta la necessità di rimuovere il dispositivo solo in caso di mancata risposta alla terapia antibiotica (circa entro 72 ore).

 

Bibliografia

1. Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare of the Royal College of the Obstetricians and Gynaecologists (FSRH). Intrauterine Contraception. London, 2015 (modificato settembre 2019). [Testo integrale]
2. Beining RM, et al. Meta-analysis of intrauterine device use and risk of endometrial cancer. Ann Epidemiol 2008;18:492-9. [Medline]

Data di pubblicazione: 16.01.2019

 
 
  1. SaperiDoc
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