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Dispositivi intrauterini

Rischi

 

Il documento FSRH Intrauterine contraception [1] descrive i rischi correlati all'utilizzo dei dispositivi intrauterini (IUDs).

  • Non è documentato (o lo è in misura trascurabile) un aumento del rischio di tromboembolia venosa -TEV- o infarto miocardico per le utilizzatrici di LNG-IUS.
  • La prescrizione di IUD in donne cardiopatiche dovrebbe essere preceduta da consulenza cardiologica e l'inserimento effettuato in ambiente ospedaliero per la migliore gestione delle eventuali complicanze.
  • Non vi sono prove di buona qualità a sostegno di un aumento di rischio di malattia infiammatoria pelvica (PID - pelvic inflammatory disease) nelle utilizzatrici di IUD, rischio che sembra comunque essere correlato al rischio pregresso individuale di PID.
  • Il rischio di perforazione uterina associato ai dispositivi intrauterini è complessivamente 2 ogni 1000 inserzioni nelle donne che non allattano e 12 ogni 1000 per le donne che allattano; è comunque correlato alla competenza specifica del singolo professionista.
  • Il ritorno alla fertilità dopo l'utilizzo di IUD avviene in maniera simile rispetto ai contraccettivi orali o di barriera.
  • Il rischio di espulsione spontanea del dispositivo è stimato in 1:20, prevalentemente entro i primi tre mesi di utilizzo.
  • È opportuno informare le utilizzatrici di LNG-IUS del lieve aumento di rischio di sviluppare cisti ovariche, particolarmente col dosaggio 52 mg, generalmente asintomatiche e a spontanea risoluzione. Non è indicata la rimozione dello IUD in tal caso.
 

Uno dei principali ostacoli alla diffusione dello IUD tra le giovani donne, in particolare tra le nullipare, è il timore della compromissione della fertilità futura correlato a un ipotetico aumento di rischio di sviluppare infezioni pelviche: questo timore non è supportato da prove [1]. Al contrario, proprio nel gruppo delle donne più giovani, nella quali è frequente l'abbandono o l'uso inappropriato della contraccezione orale combinata classica, gli IUD hanno dimostrato elevata efficacia contraccettiva.
  
Anche il documento ACOG [4] raccomanda l'uso dei LARC (long acting reversible contraception, contraccettivi reversibili a lunga durata d'azione) per le donne di età compresa tra 15 e 19 anni a rischio di gravidanza indesiderata, caratteristica del 75% delle gravidanze che insorgono tra le adolescenti.

Relativamente alla formazione e al mantenimento delle competenze dei professionisti, la linea guida inglese NICE (National Institute for Health and Care Exellence) [2] raccomanda uno standard di almeno un inserimento/mese.

 

Le donne che scelgono di utilizzare lo IUD hanno un rischio aumentato di gravidanza extrauterina?
Il rischio complessivo di gravidanza extrauterina (GEU) per le donne che utilizzano IUD è inferiore a quello delle donne che non usano alcun contraccettivo; tuttavia, se la gravidanza dovesse insorgere, il rischio di impianto anomalo è aumentato, e in alcuni studi questo ha riguardato fino a metà delle gravidanze insorte [2].

Il rischio di GEU è stimato essere di 1:20 quando la gravidanza insorge in donna portatrice di IUD [2]. È opportuno quindi informare le utilizzatrici riguardo ai sintomi di un'eventuale gravidanza ectopica, ad esempio dolore pelvico in mancanza di ciclo mestruale, poiché è necessario eseguire tempestivamente un test di gravidanza ed eventualmente un'ecografia pelvica per la localizzazione dell'impianto.
Non vi sono prove sufficienti a documentare che l'utilizzo di LNG-IUS 13.5 mg sia associato ad un maggiore incidenza di GEU rispetto ad altri dispositivi intrauterini.

 

Bibliografia

1. Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare of the Royal College of the Obstetricians and Gynaecologists (FSRH). Intrauterine Contraception. London, 2015 (modificato settembre 2019). [Testo integrale]
2. NICE. Long-acting reversible contraception. 2005. Clinical guideline [CG30]. [Testo integrale]
3. Beining RM et al. Meta-analysis of intrauterine device use and risk of endometrial cancer. Ann Epidemiol 2008;18:492-9. [Medline]
4. Committee on Adolescent Health Care Long-Acting Reversible Contraception Working Group, ACOG. Committee opinion no. 539: adolescents and long-acting reversible contraception: implants and intrauterine devices. Obstet Gynecol 2012;120:983-8. [Medline]



Data di pubblicazione: 16.01.2019

 
 
  1. SaperiDoc
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