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Non da Sola. La Cartella della Gravidanza della Regione Emilia-Romagna

Nel primo trimestre

1-12 Settimane di gestazione

 

Ogni appuntamento è un momento di scambio di informazioni all'interno della "relazione di cura" che accompagnerà la donna durante tutta la gravidanza. È importante che il primo appuntamento con il medico o l'ostetrica avvenga entro le 10 settimane per avere il tempo di pianificare nel modo migliore l'assistenza alla gravidanza.
È importante che il primo appuntamento con il medico o l'ostetrica avvenga entro le 10 settimane di gravidanza per avere il tempo di pianificare nel modo migliore l'assistenza alla gravidanza.
Il primo appuntamento ha generalmente una durata maggiore dei successivi perché è necessario raccogliere informazioni sulla salute della donna, del/la partner e della famiglia; è inoltre l'occasione per ricevere informazioni sull'assistenza e sul sostegno in gravidanza, sui diritti di legge che tutelano la maternità e la paternità, sui corsi di accompagnamento alla nascita, sugli stili di vita e su come gestire i sintomi più comuni.
Vengono misurati il peso e la pressione arteriosa e proposti alcuni esami (vedi sotto).
In caso siano presenti particolari fattori di rischio, il professionista sanitario può inoltre proporre ulteriori accertamenti:

  • il test per l'epatite C, ad esempio, a pazienti sottoposte a emodialisi, a chi convive con persone con epatite C, a chi ha fatto uso di droghe iniettabili, ecc.;
  • il test per malattie sessualmente trasmesse (clamidia, gonorrea), ad esempio, a chi ha avuto rapporti sessuali non protetti con più partner, a chi ha subito violenza, a chi ha una storia di prostituzione, a chi ha fatto abuso di alcol e droghe, ecc.;
  • il test per Citomegalovirus, ad esempio, a chi ha altri bimbi in età prescolare, a chi lavora con bambini piccoli, in caso di episodi febbrili, ecc. Si ricorda inoltre l'importanza di seguire le misure di prevenzione per limitare il rischio di infezione durante la gravidanza (vedi scheda informativa sugli "Stili di vita").
 

Fra ottobre e dicembre viene offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario la vaccinazione anti-influenzale (vedi scheda informativa "vaccinazioni e gravidanza").
Inoltre è offerta la vaccinazione antiCovid-19 (vedi scheda informativa "Covid-19: vaccinazione in gravidanza")
Il medico o l'ostetrica illustrano le caratteristiche dei test di screening e di diagnosi prenatale disponibili per individuare la sindrome di Down e altre condizioni genetiche simili (altre trisomie) (vedi scheda informativa sulla "Diagnosi prenatale").  In particolare:

  • viene offerta la possibilità di effettuare un test di screening, per valutare la probabilità che il feto ne sia affetto;  
  • si ricevono informazioni su test invasivi per la diagnosi prenatale: villocentesi (prelievo di un campione dei villi coriali) che si effettua nel primo trimestre; amniocentesi (prelievo di un campione di liquido amniotico) che si effettua nel secondo trimestre.

Infine, durante le visite programmate:

  • si valuta l'eventuale presenza attuale o pregressa di disagio mentale (depressione, schizofrenia, tossicodipendenza...) e il benessere psico-emotivo della coppia;
  • si parla della violenza domestica, si indicano i servizi/associazioni del territorio dove trovare aiuto e sostegno (vedi scheda informativa "benessere psico-fisico").
 

Coronavirus: che cosa fare in gravidanza, parto e allattamento?  Consulta anche le pagine dedicate all'assistenza al percorso nascita durante l'emergenza CoVID-19

 

I controlli proposti

ESAMI DEL SANGUE
Gruppo sanguigno - Fattore RH. Raccomandato nel 1° trimestre è utile per rilevare le donne RH negative.
Test di Coombs indiretto. Raccomandato a tutte le donne nel corso della prima visita e successivamente ripetuto nel 3° trimestre.
Emocromo. È l'unico esame valido per lo screening dell'anemia in gravidanza. È richiesto ad ogni trimestre.
Glicemia. È il test utilizzato per individuare un diabete preesistente alla gravidanza. È consigliato alla prima visita.
Transaminasi. Solo nel 1° trimestre, serve per identificare le donne alle quali proporre il test per l'epatite C.
Emoglobine anomale. L'esame viene proposto a tutte le donne nel 1° trimestre di gravidanza se non effettuato prima della gravidanza: permette di identificare le portatrici sane di anemia mediterranea e altre forme di anemia.

ESAMI PER MALATTIE INFETTIVE
HIV. È proposto di routine nel 1° e nel 3° trimestre perché è dimostrata l'efficacia del trattamento con farmaci antivirali nelle donne in gravidanza sieropositive.
Rubeo-Test (Rosolia). Raccomandato di routine al 1° trimestre, è da ripetersi nel 2° trimestre nel caso in cui il primo test fosse negativo.
Toxo-Test (Toxoplasmosi). Raccomandato nel 1° trimestre è da ripetere ogni 40 - 60 giorni in caso di sieronegatività. In questo caso verranno consigliati quei comportamenti utili per prevenire l'infezione (vedi scheda informativa sugli "Stili di vita in gravidanza").
Test per la Sifilide. È raccomandato nel 1° trimestre e da ripetere nel 3° trimestre. L'infezione materna può essere trattata con una specifica terapia antibiotica, valida anche per prevenire la trasmissione dalla madre al feto.
Test per HCV (epatite C). Il test è proposto nel 1° trimestre alle donne che presentano fattori di rischio.

ESAME DELLE URINE
Utile per la diagnosi di alcune malattie preesistenti alla gravidanza, per la diagnosi delle infezioni urinarie in gravidanza e per rilevare l'eventuale presenza di proteine nell'urina. È raccomandato a ogni trimestre.
Urinocoltura. L'esame viene proposto per verificare la presenza di una carica batterica elevata nelle urine (batteriuria) che a volte non dà nessun sintomo. La batteriuria asintomatica normalmente non è preoccupante, ma in gravidanza va identificata per avviare un trattamento.

Test per malattie sessualmente trasmesse (clamidia, gonorrea). Il test viene proposto alle donne con fattori di rischio. In caso di risultato positivo, va iniziata subito una terapia antibiotica per evitare che l'infezione passi al bambino durante il parto.

PAP TEST - HPV DNA TEST. Vengono proposti per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina:
- il PAP test alle donne tra i 25 e i 29 anni che non l'abbiano eseguito negli ultimi 3 anni;
- l'HPV test alle donne con età pari o superiore ai 30 anni che non l'abbiano eseguito negli ultimi 5 anni.
L'esecuzione di questi test durante la gravidanza non comporta rischi di aborto o altre complicanze.

ECOGRAFIA OSTETRICA. L'ecografia nel 1° trimestre ha l'obiettivo di datare con certezza l'epoca della gravidanza e verificare se si tratta di una gravidanza gemellare.

TEST COMBINATO. L'esame comprende un'ecografia e un esame del sangue. Fornisce una stima del rischio che il feto sia affetto da sindrome di Down. Si effettua entro la 13esima settimana di gravidanza.

CONTROLLO DEL PESO. È indicatore di una corretta alimentazione e stile di vita. Viene utilizzato insieme all'altezza per la valutazione dell'indice di massa corporea (BMI).
 
CONTROLLO DELLA PRESSIONE Esame utile per la diagnosticare un'eventuale ipertensione (pressione alta) preesistente alla gravidanza, è effettuato di routine ad ogni controllo.

VISITA OSTETRICA. Comprende il controllo della pressione, del peso e l'auscultazione del battito del feto (dopo la 12esima settimana). L'esplorazione vaginale viene effettuata al primo incontro e ogni volta che se ne ravvisa la necessità.

 

 
 

Versioni multilingua

Bibliografia

Testi multilingua aggiornati al 2019

 
 
 

Data di pubblicazione: 03.07.2023

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