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Nati per leggere

Il progenitore statunitense

 

L'idea di Zuckerman nacque dal fatto che i libri messi nelle sale di attesa degli ambulatori pediatrici scomparivano. Mentre la direzione dell'ospedale voleva smettere di farseli rubare lui pensò: "se i genitori rubano i libri poi li leggono". Di questa idea ci siamo rallegrati con lui (Giancarlo Biasini).

 

Il progetto americano Reach Out and Read (ROR), nacque nel 1989 presso il Boston City Hospital grazie alla visione di due medici, Robert Needlman e Barry Zuckerman, che capirono l'impatto della presenza dei libri per bambini nelle sale di attesa degli ambulatori pediatrici.

ROR si prefigge come obiettivo di preparare i bambini americani, in particolar modo quelli a maggiore rischio di insuccesso, a riuscire negli studi, tramite un'alleanza fra medici e infermieri che diventano "prescrittori" di libri e incoraggiano le famiglie alla lettura condivisa, anche grazie al sostegno dei lettori volontari, spesso presenti nelle sale di attesa degli ambulatori, negli ospedali, nelle scuole e nelle biblioteche. Tre sono le componenti di ROR:

 

Sulla base dell'esperienza accumulata in trenta anni di attività e di studi che hanno dimostrato l'efficacia della lettura condivisa precoce nel migliorare la capacità di comprensione ed espressione della parola scritta e parlata (quella che si definisce literacy), di nutrire le menti e migliorare la relazione fra genitori e bambine e bambini, e l'effetto positivo dell'intervento del pediatra come promotore di tale pratica [1], l'American Academy of Pediatrics ha inserito, nel 2014, la promozione precoce della literacy fra le attività essenziali delle cure preventive pediatriche [2].

A venti anni dal lancio di ROR, nel 2009, i numeri del programma statunitense erano: 4500 siti ROR (organizzati in coalizioni statuali o regionali) in tutti i 50 stati degli USA, raggiungendo 25% dei bambini che vivono in o sulla soglia della povertà. Dall'esordio sono stati formati 50.000 fra dottori e infermieri e distribuiti più di 20 milioni di libri ai bambini [3].

L'attenzione prioritaria a raggiungere le famiglie più svantaggiate ha stimolato lo sviluppo di strategie nella scelta dei libri da consegnare e dei messaggi da trasmettere ai genitori che sembra utile riportare. Ricordando che una quota significativa di genitori ha difficoltà a leggere, anche nella propria lingua madre (in base alla rilevazione OCSE del 2015 38% della popolazione adulta italiana e 30% di quella statunitense ha difficoltà serie a comprendere un testo scritto e/o a fare di conto) [4], la raccomandazione del pediatra non deve incentrarsi tanto sulla lettura condivisa quanto sulla narrazione: usare un libro ricco di immagini e senza testo può essere un ottimo strumento da consigliare, il genitore sarà libero di lasciarsi guidare dalle figure e narrare una storia utilizzando le parole e la lingua con cui si trova maggiormente a proprio agio [5].

Negli USA hanno provato a identificare uno strumento affidabile e rapido per riconoscere i genitori che possono avere difficoltà con libri ricchi di testo: in un campione di 158 adulti avere in casa più di dieci libri per adulti o più di dieci libri per bambini correla in maniera statisticamente significativa con una buona competenza funzionale nella lettura, misurata con un test validato per adulti (short test of functional health literacy for adults) : il valore predittivo positivo dei due indicatori rispetto all'esito considerato è compreso fra 91% e 94% [6].

 

Bibliografia

1. Duursma E, et al. Reading aloud to children: the evidence. Archives of Disease in Childhood 2008;93:554-7 [Medline]
2. AAP Council on Early Childhood, High PC, Klass P. Literacy promotion: an essential component of primary care pediatric practice. Pediatrics 2014;134:404-9 [Medline]
3. Klass P, et al. Reach out and read: literacy promotion in pediatric primary care. Adv Pediatr 2009;56:11-27 [Medline]
4. OECD, better policies for better lives. Survey of Adult Skills (PIAAC 2015): Full selection of indicators. [Sito web]
5. Byington CL, et al. The good habit of reading (El Buen Habito de la Lectura): parental reactions to an enhanced Reach Out and Read program in a clinic for the underserved. J Health Care Poor Underserved 2008;19:363-8 [Medline]
6. Sanders LM, et al. Number of children's books in the home: an indicator of parent health literacy. Ambul Pediatr 2004;4:424-8 [Medline]

 
 
 
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