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Il programma Nati per Leggere (NpL) in Italia è attivo dal 1999. Questi i numeri dell'attività in base ai dati dell'ultima rilevazione nazionale del 2018 [1,2]:
In territori privi di biblioteche con sezioni bambini e ragazzi, e in generale privi di Servizi per l'infanzia, NpL è presente con 83 Punti Lettura, allestiti nei posti più diversi, dall'aula scolastica non utilizzata all'oratorio, o in luoghi particolari come le carceri. Attraverso questa estesa presenza territoriale e questa larga partnership, NpL raggiunge tutte le regioni e quasi tutte le province, entra in contatto con 250.000 famiglie ogni anno, e raggiunge circa il 30% dei nuovi nati (Giorgio Tamburlini).
Esperienze significative per la portata anche simbolica sono quelle della biblioteca le Balate a Palermo [3], del carcere di Nisida [4] e di quello di Secondigliano a Napoli [5].
La regione Emilia-Romagna, in particolare nel territorio di Cesena, è stata fra le prime a sperimentare e implementare questo programma [6]. Il progetto, poi recepito in maniera istituzionale (DGR n. 994 del 11 luglio 2011) [7], è coordinato da un gruppo tecnico, che include professionisti dell'Istituto dei beni artistici, culturali e naturali (IBC) e degli Assessorati alla Cultura, alle Politiche per la Salute e alla Promozione delle Politiche Sociali [8]. Ogni anno si tengono corsi di formazione per lettori volontari, corsi informativi/formativi per pediatri, bibliotecari, educatori. Diversi sono i comuni che partecipano con la donazione del libro; molti gli angoli di lettura nelle sale di attesa dei pediatri di libera scelta, nelle case della salute e nei consultori familiari.
L'efficacia del progetto nel contesto italiano è stata valutata sia con uno studio osservazionale prima dopo che ha coinvolto aree del nord, centro e sud Italia [9] che in Veneto con un trial controllato randomizzato -RCT a cluster [10].
Il primo studio ha valutato l'attitudine alla lettura condivisa (abituale se maggiore o uguale a 5 giorni a settimana) in famiglie con bambini senza grave compromissione neuropsichica di 6 mesi-6 anni di età. Sono stati raccolti 2961 questionari. Le variabili che risultano indipendentemente associate all'esito nell'analisi multivariata sono: essere stati esposti al programma NpL odds ratio -OR: 2.1; intervallo di confidenza al 95%-IC95%: 1.4, 3.0, risiedere in una città del centro-nord (OR: 2.3; IC 95%: 1.8, 2.9), aver ricevuto il consiglio di leggere da un medico (OR: 1.6; IC 95%: 1.2, 2.1), genitori con scolarità superiore (OR: 1.2; IC 95%: 1.1, 1.2). L'attitudine alla lettura aumenta all'aumentare dell'età del bambino [9].
Il successivo cluster RCT, in cui l'unità di randomizzazione era il pediatra di libera scelta (15 in tutto i pediatri coinvolti) aveva criteri di inclusione simili: lattanti di 6 mesi di età non affetti da grave compromissione neuropsichiatrica [10]. Ogni pediatra arruolava i primi 60 bambini con queste caratteristiche: 208 bambini nel gruppo intervento venivano esposti al programma NpL da 6 mesi a 3 anni di vita (durante i controlli a 6, 9, 12, 24 e 36 mesi il pediatra consegnava opuscoli, forniva consigli anticipatori e faceva dono di un libro adeguato all'età, oltre a indicare le più vicine biblioteche) e 227 bambini nel gruppo di controllo non erano esposti al programma NpL. Gli esiti considerati erano a 3 anni del bambino l'abitudine alla lettura condivisa da parte dei genitori, a 3 e 5 anni l'ampiezza del vocabolario recettivo- misurato tramite Peabody Picture Vocabulary Test - Revised (PPVT-R), a 5 anni la capacità di comprensione linguistica valutata mediante il Test di Rustioni Metz Lancaster. La randomizzazione per cluster non seleziona due campioni di genitori perfettamente comparabili: nel gruppo intervento vengono inclusi più spesso figli di genitori che parlano il dialetto in casa, che non leggono di abitudine e con minore scolarità. Considerando le 202 famiglie che al momento dell'arruolamento non leggevano mai ai propri figli, l'abitudine alla lettura condivisa abituale (≥5 giorni a settimana) a 3 anni risulta maggiore nel gruppo intervento (49.5% vs. 36.1%), con una differenza ai limiti della significatività statistica. I punteggi nei test che valutano l'ampiezza del vocabolario recettivo e la capacità di comprensione linguistica non sono significativamente differenti nel gruppo intervento rispetto al gruppo controllo, ma migliorano significativamente e secondo una relazione dose-effetto in base al numero di giorni di lettura condivise/settimana [10].
In occasione dei venti anni del programma sono stati riassunti i risultati di tre survey condotte fra il 2000 e il 2019, i cui risultati principali sono riportati in tabella [2].
1. Tamburlini G. Nati per Leggere compie 20 anni. Medico e Bambino 2019;5:211-2 [Testo integrale]
2. Balbinot V, et al. Nati per Leggere (NpL) 1999-2019. La storia, le attività, i risultati, le prospettive. Trieste, settembre 2019
3. Natoli D. La biblioteca delle Balate di Palermo. [Videointervista] (per una biografia di Donatella Natoli )
4. De Crescenzo D, su Il Mattino di Napoli. Francesca, Bianca e Alessandra: «Così un libro ci ha salvato la vita». [Testo integrale]
5. Di Maio L. Secondigliano, periferia del Sud. (Nati per) Leggere ad alta voce in un carcere. Quaderni ACP 2016;4:190 [Testo integrale]
6. Biasini G. Quindici anni fa nasceva "Nati per Leggere". Quaderni ACP 2014;21:145 [Testo integrale]
7. Testo della Delibera 994/2011. Approvazione del progetto regionale [Testo integrale]
8. IBC-Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Nati per Leggere. Pagina web
9. Ronfani L, et al. La promozione della lettura ad alta voce in Italia. Valutazione dell'efficacia del progetto "Nati per Leggere". Quaderni ACP 2006;13:187-94 [Testo integrale]
10. Toffol G, et al. Studio di efficacia del progetto "Nati per Leggere" Valutazione degli effetti della lettura ad alta voce da parte dei genitori sullo sviluppo del linguaggio dei bambini. Quaderni ACP 2011;18:195-201 [Testo integrale]
Data di pubblicazione: 07.10.2019