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In breve
La sintomatologia influenzale in gravidanza non differisce sostanzialmente da quella della popolazione adulta generale, anche se può manifestarsi con decorso clinico più grave
La diagnosi di malattia influenzale è clinica. La conferma attraverso indagini di laboratorio quali test di amplificazione di DNA virale, ricerca antigenica o isolamento virale, è utilizzata solamente in pazienti ad alto rischio, come soggetti immunocompromessi, e limitatamente ai casi in cui il risultato dei test può modificare la gestione del paziente.
I virus influenzali si trasmettono principalmente attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate. Gli adulti possono essere infettivi dal giorno prima fino a 5 giorni dopo l'inizio dei sintomi. Dopo un periodo di incubazione variabile tra 1 e 4 giorni possono manifestarsi segni e sintomi di malattia a carico di diversi organi e apparati, riportati nella tabella seguente. Le manifestazioni cliniche possono aggravarsi in seguito a sovrainfezioni batteriche (in particolare da streptococco gruppo A, Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae) o esacerbazioni di preesistenti condizioni croniche (es. asma) [1].
1. Uyeki TM et al. Clinical Practice Guidelines by the Infectious Diseases Society of America: 2018 Update on Diagnosis, Treatment, Chemoprophylaxis, and Institutional Outbreak Management of Seasonal Influenzaa. Clin Infect Dis 2019;68:e1-47 [Medline].
Data di pubblicazione: 04.01.2020