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CoVID-19 in gravidanza, parto e puerperio

 

Quando è possibile il parto in ambiente extraospedaliero?

 

Le conoscenze su evoluzione ed esiti dell'infezione da SARS-CoV-2 sono limitate, parziali e in continuo aggiornamento. Le informazioni disponibili riflettono i risultati dell'assistenza in ospedale e non sono stati pubblicati, a nostra conoscenza, report sulla assistenza al parto in ambiente extra-ospedaliero.

L'assistenza in gravidanza delle donne che hanno scelto di partorire a domicilio o in casa di maternità, riservata a donne in buona salute con gravidanza fisiologica, non si discosta da quella indicata per l'assistenza alla gravidanza fisiologica sul territorio. In particolare, che si tratti del domicilio o dell'ambulatorio della/del professionista, deve essere garantita la disponibilità di gel idroalcolico, durante il colloquio deve essere mantenuta la distanza di oltre un metro fra i presenti, vanno assicurati il lavaggio delle mani prima e dopo la visita, la aereazione dei locali, la pulizia delle superfici.

Costantemente, in gravidanza, al momento del parto e in puerperio, va eseguito il triage di base [1] consistente nella rilevazione dei sintomi respiratori acuti (insorgenza improvvisa di almeno uno tra: febbre - temperatura superiore a 37.5°C, come da definizione per auto-isolamento domiciliare del Ministero della Salute del 09.03.2020 -, tosse o difficoltà respiratoria), sia sulla donna che su chi l'accompagnerà al momento del parto.

L'assistenza extra-ospedaliera in gravidanza, così come durante travaglio di parto e l'assistenza al puerperio extra-ospedaliero, dovranno essere contestualmente offerti unicamente da professioniste/i prive di qualsiasi sintomo respiratorio acuto (insorgenza improvvisa di almeno uno tra: febbre, tosse o difficoltà respiratoria), indipendentemente dalla presumibile etiologia.

La presenza di sintomi respiratori acuti (insorgenza improvvisa di almeno uno tra: febbre, tosse o difficoltà respiratoria), sia nella donna e/o nelle persone di fiducia presenti nel domicilio o in casa di maternità che nelle/nei professioniste/i che assistono al parto, rappresenta una controindicazione assoluta al parto in ambiente extra-ospedaliero e la donna dovrà essere indirizzata in ospedale per l'espletamento del parto.

In caso di madre asintomatica, le cure per il neonato e il sostegno dell'allattamento non differiscono da quelle indicate per il normale percorso di assistenza al dopo parto e puerperio fisiologici.

 

Bibliografia

1. Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, Royal College of Midwives and Royal College of Paediatrics and Child Health. Coronavirus (COVID-19) infection and pregnancy - guidance for healthcare professionals Versione 2, 13 marzo 2020

 
 
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