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CoVID-19 in gravidanza, parto e puerperio

 

Definizione di caso

 

La definizione di caso di CoVID19 si basa sulle informazioni disponibili al momento della pubblicazione e può essere rivista in base all'evoluzione del quadro epidemiologico e delle prove disponibili; viene di seguito riportata la definizione tratta dalla circolare ministeriale del 09.03.2020 [1].

Caso sospetto di CoVID 19 che richiede esecuzione di test diagnostico

1. Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) e senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica e storia di viaggi o residenza in un Paese/area in cui è segnalata trasmissione locale durante i 14 giorni precedenti l'insorgenza dei sintomi;

OPPURE

2. Una persona con una qualsiasi infezione respiratoria acuta e che è stata a stretto contatto (vedi paragrafo successivo) con un caso probabile o confermato di CoVID-19 nei 14 giorni precedenti l'insorgenza dei sintomi;

OPPURE

3. Una persona con infezione respiratoria acuta grave (febbre e almeno un segno/sintomo di malattia respiratoria - es. tosse, difficoltà respiratoria) 
e  che richieda il ricovero ospedaliero (SARI)
e senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica.

Nell'ambito dell'assistenza primaria o nel pronto soccorso ospedaliero, tutti i pazienti con sintomatologia di infezione respiratoria acuta devono essere considerati casi sospetti se in quell'area o nel Paese è stata segnalata trasmissione locale.

 

Caso probabile

Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici di real time polymerase chain reaction (PCR) per SARS-CoV-2 presso i laboratori di riferimento regionali individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus.

 

Caso confermato

Un caso con una conferma di laboratorio per infezione da SARS-CoV-2, effettuata presso il laboratorio di riferimento nazionale dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) o da laboratori regionali di riferimento, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.

Dal momento che nella nostra regione - e in generale in tutta Italia, anche se con diversa intensità e in un quadro che muta rapidamente - c'è trasmissione locale del virus, le/i professioniste/i del percorso nascita devono considerare, e conseguentemente gestire come casi sospetti, tutti i casi che si presentino con esordio improvviso e non altrimenti spiegato dei sintomi respiratori febbre, tosse o difficoltà respiratoria.

 

Definizione di contatto stretto

Il contatto stretto di un caso possibile o confermato è definito come:

 

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima dell'insorgenza della malattia nel caso in esame.
Non è quindi un contatto stretto chiunque rispetti la distanza di sicurezza di due metri, rimanga in ambiente chiuso per un tempo inferiore a 15 minuti con una persona con infezione sospetta o accertata e non abbia con questa alcun contatto.

I laboratori di riferimento per le aziende dell'Emilia-Romagna, abilitati alla conferma diagnostica di infezione da SARS-CoV-2 tramite real time PCR, in base alla circolare ministeriale del 03 aprile sono [2]:

  1. Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche (CRREM) UOC di Microbiologia, Policlinico di S. Orsola Bologna
  2. S.S.D. "Autoimmunità, Allergologia e Biotecnologie Innovative" Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Medicina di Laboratorio. AUSL Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia
  3. IZSLER - Sezione di PaviaSSD Virologia e Microbiologia Molecolare Azienda Ospedaliera Universitaria ModenaU.O. Microbiologia Azienda Usl Piacenza
  4. UO Microbiologia Ausl Romagna - Laboratorio Unico di Pievesestina CesenaDipartimento di Medicina e Chirurgia Laboratorio di Igiene e Sanità Pubblica Università di Parma
 

Al momento non ci sono prove sulla validità di test diagnostici rapidi alternativi a quello qui indicato.

 

La definizione di febbre per auto-isolamento domiciliare del Ministero della Salute (09.03.2020) è: temperatura superiore a 37.5°C; per definire un caso sospetto in ospedale la soglia indicata da RCOG (09.03.2020) è 37.8°C [3]

 

Bibliografia

1. Ministero della Salute. COVID-19 Aggiornamento della definizione di caso. Nota circolare n° 0007922 del 09.03.2020.
2. Ministero della Salute. Pandemia di COVID-19 - Aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici e sui criteri da adottare nella determinazione delle priorità. Aggiornamento delle indicazioni relative alla diagnosi di laboratorio. Circolare del 03/04/2020
3. RCOG, Royal College of Midwives, Royal College of Paediatrics and Child Health, Public Health England and Health Protection Scotland. Coronavirus (COVID-19) infection and pregnancy. Version 3: 18 marzo 2020

 
 
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