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CoVID-19 in gravidanza, parto e puerperio

 

Coronavirus: che cosa fare in gravidanza, parto e allattamento?

 

Sono in gravidanza o ho partorito da poco: che cosa devo fare per evitare di ammalarmi?
Le stesse cose che devono fare tutti: lavare spesso le mani con acqua e sapone (o usare un gel idroalcolico), evitare di stare a contatto stretto - cioè a meno di 1 metro - con altre persone, arieggiare frequentemente il locale dove si soggiorna. Su questo video della AUSL di Parma, le indicazioni sulla prevenzione.

 

Sono in gravidanza, in questo periodo di emergenza devo fare i controlli, oppure vengono sospesi?
Anche in piena emergenza sanitaria da coronavirus, le donne in gravidanza che non hanno sintomi (vedi sotto) faranno regolarmente i controlli ed esami secondo gli appuntamenti stabiliti: l'assistenza al percorso nascita nei consultori e nei punti nascita procede normalmente, ed è sempre garantito a tutte le donne nel massimo rispetto delle norme di sicurezza.
> Consulta anche "Aggiornamenti sui servizi attivati nelle Aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna"

Come devo comportarmi se devo recarmi a fare un controllo?

  • Se non ho febbre né alcun altro sintomo

Quando si deve andare a un controllo, al consultorio, al punto nascita o dal proprio medico, bisogna evitare di fermarsi troppo tempo in sala di attesa e bisogna andare da sola. Se questo non è possibile (se ha bisogno di un aiuto per muoversi o di un traduttore), si concorda con il personale la presenza di una sola persona. Inoltre è importante mantenersi a distanza di almeno 1 metro dalle altre persone in attesa ed evitare di toccare le superfici e gli oggetti presenti.

  • Se ho tosse, raffreddore o febbre, o altri sintomi anche lievi insorti da pochi giorni

Si deve contattare telefonicamente il personale del consultorio. Il personale vi indicherà, in base al calendario e al tipo di controllo da fare, le cose da fare. Se possibile si posticiperà la visita, altrimenti, quando non sia possibile rimandarla, si organizzerà la visita in modo da ridurre il rischio di contagio per i presenti.

Se mi ammalo di CoVID-19 durante la gravidanza, il virus si può trasmettere al feto?
Al momento non sembra che il virus si trasmetta al feto: secondo i dati scientifici più recenti, nessuno dei bambini nati da madri con CoVID-19 è risultato positivo. Inoltre, il virus non è stato rilevato nel liquido amniotico né nel sangue del cordone ombelicale.

Se mi ammalo di CoVID-19 durante la gravidanza, la malattia si presenta in modo più grave per me o per il mio bambino/a?

No, in genere nelle donne in gravidanza la malattia si presenta in modo simile alle altre donne: i sintomi sono spesso lievi e moderati. E così anche per i neonati. Però è importante essere prudenti, perché al momento le conoscenze scientifiche su questa malattia sono ancora limitate.

Se mi viene la febbre o la tosse o ho difficoltà a respirare, che cosa devo fare?
Bisogna telefonare subito al proprio medico di base o alla guardia medica che vi dirà che cosa fare.

Se mi ammalo e sono vicino al termine della gravidanza, dovrò partorire con taglio cesareo?
No, le donne affette da CoVID-19 al momento del parto non devono necessariamente fare il taglio cesareo.

Che cosa devo fare quando inizia il travaglio?
Quando iniziano le contrazioni o alla rottura delle acque o per qualche dubbio (ad esempio alla perdita del tappo mucoso), prima di recarsi al punto nascita, è consigliabile telefonare in sala parto e parlare con un'ostetrica in modo da evitare di recarsi troppo precocemente in ospedale.
Inoltre, se possibile, è consigliabile recarsi in ospedale con i propri mezzi, senza chiamare un'ambulanza.

Che cosa succederà in ospedale, se devo partorire quando è in corso l'emergenza coronavirus?

  • Se si sta bene e non si è ammalate, l'assistenza durante il parto e il ricovero seguiranno le normali procedure.
  • Se si è contratto il virus, ma la situazione al momento del parto non è grave e i sintomi sono lievi, si applicheranno le misure di isolamento, ma si potrà partorire per via vaginale e allattare il proprio bambino/a (a meno che non ci siano altre ragioni che controindicano il parto vaginale o l'allattamento). Si dovranno seguire con attenzione le indicazioni dei professionisti per ridurre il rischio di diffusione del contagio.
  • Se invece le condizioni della madre dovessero essere gravi, l'assistenza al parto dovrà tenere conto delle esigenze cliniche e della necessità di eventuale supporto respiratorio.


Ho deciso di partorire in casa, è possibile anche durante l'emergenza coronavirus?

Se lei e la persona di sua fiducia (padre del bambino o altro familiare o figura di sostegno) che le starà vicino durante il parto non presentate alcun sintomo, avete rispettato le regole per il distanziamento sociale e quindi non avete avuto contatto con persone positive o sospette positive al virus, e se le stesse condizioni sono assicurate dalle due ostetriche che avete identificato per l'assistenza, non ci sono controindicazioni al parto in ambiente extraospedaliero.

Se sono positiva al nuovo coronavirus potrò allattare il mio bambino/a?
Sì certo. Anche se positiva al momento del parto o successivamente durante l'allattamento non c'è controindicazione ad allattare, dal momento che non c'è nessuna prova che il virus possa trasmettersi attraverso il latte materno. È però importante che, in caso di infezione materna, la madre si lavi bene le mani prima e dopo la poppata e indossi una mascherina durante la poppata. Queste cautele vanno seguite per tutto il periodo in cui si rimane positiva al virus.

Data di pubblicazione: 23.03.2020

 
 
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