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CoVID-19 in età pediatrica

 

Quale è l'offerta vaccinale in Italia?

 

In Italia la vaccinazione anti-influenzale è raccomandata e offerta in maniera attiva e gratuita a tutti i soggetti con età ≥ 65 anni e in quelli con condizioni che, indipendentemente dall'età, li espongono a maggiore rischio di avere una evoluzione grave (come le donne in gravidanza, i soggetti di qualunque età con patologie respiratorie o cardiache croniche) o di essere moltiplicatori di contagio (come i professionisti dell'area sanitaria) [1]. Politiche simili sono condivise dalla gran parte dei paesi europei: una survey condotta dall'ECDC nel 2018 rileva che fra i 30 stati che hanno risposto (su 31 invitati, l'Austria essendo l'unico paese a non aver fornito informazioni) tutti raccomandano la vaccinazione per la popolazione più anziana, 29 per i professionisti della salute e solo 6 (Finlandia, Lettonia, Malta, Regno Unito, Slovacchia e Slovenia) per la fascia di età pediatrica [2].

Alcune agenzie di salute e società scientifiche internazionali [3,4], invece, raccomandano di estendere l'offerta della vaccinazione antinfluenzale ai bambini a partire dai 6 mesi di età (due dosi da somministrare con un intervallo di almeno 4 settimane per il primo anno e poi una dose ad ogni nuova stagione influenzale) al fine di ridurre:

  1. il numero di persone con influenza; 
  2. il numero di ricoveri in ospedale;
  3. la mortalità fra gli anziani in famiglie con bambini;
  4. i casi di malattia nei professionisti della salute; 
  5. le prescrizioni di antibiotici nella popolazione generale e in quella pediatrica in particolare;
  6. le assenze scolastiche nei bambini e lavorative nei genitori, o in chi si prende cura dei bambini.
 
 
 
  1. SaperiDoc
Direzione generale cura della persona, salute e welfare
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