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Riportiamo uno stralcio del testo pubblicato su Quaderni ACP - sezione Infogenitori- sulla vaccinazione antinfluenzale pediatrica e le implicazioni in epoca di CoVID-19- L'articolo originale è scaricabile gratuitamente tramite il link riportato in bibliografia.
L'influenza è una malattia causata da virus di vario tipo, i più comuni sono il tipo A e B. I sintomi dell'influenza sono febbre, tosse, mal di gola, raffreddore, dolori muscolari, mal di testa, stanchezza, vomito, diarrea. L'influenza colpisce solitamente in inverno e passa facilmente da una persona all'altra attraverso microscopiche goccioline di saliva che si diffondono nell'aria mentre si parla; poiché il virus si diffonde con molta facilità e rapidità molte persone si ammalano durante la stagione fredda: questo tipo di diffusione si chiama epidemica.
Per prevenire l'influenza si usano vaccini da somministrarsi prima dell'inizio dell'epidemia influenzale. Nei bambini fino ai nove anni di età che si vaccinano per la prima volta è necessario fare due punture distanziate di un mese l'una dall'altra: per esempio la prima puntura a ottobre e la seconda, dopo quattro settimane, in novembre così da essere pronti a difendersi con gli anticorpi prodotti dallo stimolo del vaccino da dicembre, il mese in cui solitamente inizia l'epidemia dell'influenza.
Il vaccino è sicuro?
Sì, il vaccino antinfluenzale non ha particolari rischi se non quello, rarissimo, di poter scatenare una reazione allergica, così come tutti i vaccini.
La vaccinazione antinfluenzale funziona?
Nei bambini la vaccinazione purtroppo non è molto efficace: è necessario vaccinare cinque bambini perché uno non abbia l'influenza; in altre parole, se vaccino mio figlio ho una possibilità su cinque che non prenderà l'influenza. Inoltre i bambini d'inverno non si ammalano solo a causa dei virus dell'influenza; ci sono tanti altri tipi di virus che causano malattie simili all'influenza con gli stessi sintomi contro cui il vaccino non è efficace. Se consideriamo tutte queste malattie, molto comuni nei bambini, devo vaccinare almeno dodici bambini per evitare che uno solo di questi si ammali. In soldoni, anche se vaccinato contro l'influenza, il bambino avrà una probabilità di ammalarsi simile a chi non ha fatto la vaccinazione. Inoltre i virus dell'influenza sono di diversi ceppi e il vaccino antinfluenzale è utile per difendersi da tre o quattro ceppi di virus, quelli che con più probabilità potrebbero essere i protagonisti dell'epidemia di influenza in quel particolare inverno. Il vaccino può funzionare meglio contro un ceppo di virus e in modo meno efficace se l'epidemia è sostenuta da un altro ceppo di virus; detto in altre parole, dovremmo vaccinare anche fino a venticinque bambini per avere un solo bambino senza una malattia infettiva con i sintomi dell'influenza. Un'efficacia veramente di poco conto.
La vaccinazione riduce le complicanze o il rischio di ricovero?
Anche se non efficace come le altre vaccinazioni infantili, il vaccino antinfluenzale potrebbe essere utilizzato per ridurre la gravità dell'influenza e quindi il rischio di ricovero ospedaliero, oppure di ridurre il rischio di ammalarsi di otite, una facile complicanza delle malattie influenzali; tuttavia gli studi scientifici effettuati non sembrano dimostrare una efficacia del vaccino nel ridurre questi rischi nel bambino.
La vaccinazione funziona per sempre?
Una caratteristica dei virus influenzali è quella di modificarsi continuamente. Le mutazioni possono essere così importanti che richiedono ai ricercatori di realizzare ogni anno nuovi tipi di vaccino in base ai nuovi ceppi di virus che si vengono a creare. Quindi il vaccino antinfluenzale è differente di anno in anno; è pertanto necessario ripetere la vaccinazione ogni anno in autunno. Per i bambini che hanno già fatto la prima vaccinazione con due dosi, è sufficiente negli anni successivi fare una sola iniezione tra ottobre e dicembre.
Il vaccino antinfluenzale sarà utile durante l'epidemia di CoVID-19?
Abbiamo visto che il vaccino non ha una grande efficacia nei bambini e che, anche se vaccinato contro l'influenza, un bambino potrà ammalarsi di malattie infettive con sintomi influenzali, indistinguibili dalla malattia causata dal CoVID-19. Per cui, di fronte a un bambino con febbre, tosse e altri sintomi tipici, anche se vaccinato contro l'influenza, il medico comunque non potrà escludere la diagnosi di influenza, a meno che non esegua specifici esami diagnostici.
Cosa si può fare per non prendere l'influenza?
Una cosa si può fare ed è molto efficace: proteggersi naso e bocca con le mascherine o con le visiere, lavarsi spesso e bene le mani, rispettare la distanza di sicurezza. Queste semplici norme sono molto efficaci nella prevenzione non solo dell'influenza, ma anche delle malattie infettive simili all'influenza e del CoVID-19.
Testo a cura di Costantino Panza
1. Panza C. Il vaccino antinfluenzale nel bambino sano. Quaderni ACP 2020;4:156 [Testo integrale]
Data di pubblicazione: 11.08.2020