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HIV

Quando eseguire lo screening prenatale?

Il test di screening per la ricerca dell'infezione nella donna in gravidanza si basa sulla ricerca degli anticorpi contro HIV 1 e 2 con metodo immunoenzimatico ed è raccomandato in tutte le donne alla prima visita prenatale e, nelle donne a rischio, anche nel terzo trimestre di gravidanza (<36a settimana).
Gli anticorpi si rilevano nel 95% dei pazienti a 3 mesi dall'infezione, un test di screening anticorpale negativo non esclude perciò una infezione recente.
Un eventuale test positivo va confermato con un test più specifico (Western blot o immunofluorescenza) prima di porre diagnosi di infezione.
Un test positivo va consegnato alla donna da un professionista preparato e la gravidanza seguita da un gruppo multidisciplinare comprendente ginecologo, ostetrica, pediatra, infettivologo ed eventualmente psichiatra.

Nelle donne HIV infette la valutazione dello stato di immunocompetenza è importante sia ai fini terapeutici che per una valutazione generale del rischio di trasmissione verticale al feto.
La progressione della malattia viene attualmente monitorata mediante la misura della carica virale (che quantifica la replicazione virale in numero di copie di RNA/ml) e la conta dei linfociti T helper CD4, le cellule preferibilmente attaccate e distrutte dal virus (un valore inferiore a 200x1.000.000/l comporta un alto rischio di infezioni opportunistiche e di evoluzione in AIDS).

Data di pubblicazione: 11.12.2008

 
 
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