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CoVID-19 in gravidanza, parto e puerperio
Eparina a basso peso molecolare
Nei pazienti adulti con CoVID-19 l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) raccomanda l'uso di eparina a basso peso molecolare (EPBM):
- nella fase iniziale della malattia quando è presente una polmonite e si determina una ipomobilità del paziente con allettamento. In questa fase l'EBPM dovrà essere utilizzata a dose profilattica allo scopo di prevenire il tromboembolismo venoso
- nella fase più avanzata, in pazienti ricoverati, per contenere i fenomeni trombotici a partenza dal circolo polmonare come conseguenza dell'iperinfiammazione. In tale caso le EBPM dovranno essere utilizzate a dosi terapeutiche.
- la gravidanza è associata a un maggiore rischio di trombosi per un aumento della coagulazione indipendentemente da SARS-CoV-2
- l'infezione da SARS-CoV-2 deve essere considerata come un fattore di rischio aggiuntivo per tromboembolia venosa nelle donne in gravidanza o puerperio
- la profilassi tromboembolica deve essere somministrata quando normalmente indicato, anche in corso di pandemia da SARS-CoV-2
- in caso di isolamento domiciliare e ridotta mobilità di una donna in gravidanza positiva per SARS-CoV-2, il professionista, valutato il rischio di tromboembolia venosa, può iniziare una profilassi a domicilio con EBPM e mantenerla fino a risoluzione dei sintomi acuti (di solito 7-14 giorni)
- a tutte le donne in gravidanza ricoverate per CoVID-19 (sospetto o confermato) dovrebbe essere offerta la profilassi con EBPM, a meno che il parto non sia previsto entro 12 ore
- per le donne in gravidanza ricoverate con complicanze gravi da CoVID-19, la posologia appropriata di EBPM deve essere concordata con il medico ostetrico e l'ematologo
- a tutte le donne in gravidanza ricoverate con diagnosi confermata di CoVID-19 dovrebbe essere prescritta la profilassi con EBPM da proseguire per dieci giorni dopo la dimissione
- a tutte le donne ricoverate per CoVID-19 sospetto o confermato entro le prime 6 settimane post-partum dovrebbe essere prescritta la tromboprofilassi da mantenere per l'intera durata del ricovero, prolungata per dieci giorni dopo la dimissione ed eventualmente estesa per l'intera durata del puerperio (6 settimane dopo il parto) in caso di patologia grave.
Data di pubblicazione: 17.11.2020