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Bilanci di salute pediatrici

Rapporto dati 2019

 

Il quarto rapporto sui bilanci di salute (BdS) pediatrici presenta i dati raccolti dai pediatri e dalle pediatre di libera scelta (pls) dell'Emilia-Romagna nel 2019. 

Si riportano di seguito alcuni dei dati più significativi in termini di differente accesso e utilizzo delle cure e dei servizi fra italiani e stranieri. Per le nazionalità di origine più frequentemente rappresentate in regione vengono riportati i dati riferiti ai singoli paesi, per i gruppi meno rappresentati i dati sono riferiti alle macroaree geografiche.

Copertura
La copertura per i primi due BdS è comparabile fra italiani e stranieri collocandosi attorno al 90%; per i restanti bilanci si evidenzia, invece, una maggiore copertura fra gli italiani. Al settimo BdS (quello degli 11-12 anni) la copertura si riduce a 62%. In questa fascia di età la proporzione di ragazzi stranieri in carico ai medici di medicina generale è maggiore di quella degli italiani di pari età (20.7% vs 12.1%).

Stato lavorativo della madre 
Risultano lavorare prima del parto 68% delle donne, più spesso le italiane (80%) che le straniere (30%) anche se la percentuale varia in base al paese o macroarea di origine (Tabella); a 4-5 mesi di vita lavora il 13% delle madri, a 10-11 mesi il 47% (dati che confermano la difficoltà per le donne di mantenere il lavoro dopo il parto già rilevato negli anni passati e in linea con quanto discusso nell'ultimo rapporto di Save the Children [1].

 
Tabella. Percentuale di madri lavoratrici in base al paese o macroarea di provenienza, 2019.
Tabella. Percentuale di madri lavoratrici in base al paese o macroarea di provenienza, 2019 [cliccare sulla tabella per ingrandire]
 

Servizi educativi e scuola dell'infanzia 
Circa 16% degli assistiti frequenta il nido a 10-11 mesi e 50% a 2 anni (dato che conferma il trend in lieve incremento rispetto al passato). Per quanto riguarda le scuole di infanzia 84% degli assistiti le frequenta all'età di 3 anni, la percentuale aumenta a 96% a 5 anni. Si conferma il minore accesso ai servizi educativi per l'infanzia dei bambini figli di genitori stranieri rispetto a quelli di genitori italiani, con un divario che si riduce, ma non si colma, solo a 5 anni di vita (Figura).

 
Figura. Frequenza dei servizi educativi 0-6 anni differenziati in base alla nazionalità dei bambini e delle bambine, 2019.
Figura. Frequenza dei servizi educativi 0-6 anni differenziati in base alla nazionalità dei bambini e delle bambine, 2019 [cliccare sulla tabella per ingrandire]
 

Crescita staturo-ponderale 
A 3 anni di età 7.6% e 1.8% dei bambini della regione risultano rispettivamente in sovrappeso e con obesità (valori simili a quelli rilevati l'anno precedente). La proporzione di bambini in sovrappeso e con obesità aumenta con l'età: 10.7% e 4.7% rispettivamente a 5-6 anni di vita e 21.5% e 5.6% a 11-12 anni di vita. Rispetto ai dati nazionali del sistema di sorveglianza OKkio alla salute [2], che coinvolge bambini e bambine di 8-9 anni, i dati del settimo BdS sono comparabili per il sovrappeso (20.4% in OKkio), mentre risultano inferiori per l'obesità (9.4% in OKkio). Nei bambini e nelle bambine di origine africana (escluso paesi del nord-Africa) si registra una maggiore frequenza di obesità sia a 5-6 anni (11.2% vs 4.7% media regionale) che a 11-12 anni (12.5% vs 5.6%); sembra quindi importante modulare consigli anticipatori mirati anche dal punto di vista della cultura alimentare e delle abitudini specifiche delle diverse zone di provenienza, per evitare che il dato si confermi.

Stili di vita
Questa valutazione include le ore passate davanti agli schermi, l'attività fisica e l'alimentazione. Trascorrono più di due ore davanti agli schermi 25.2% dei bambini di 5-6 anni (22.3% fra gli italiani e 38.9% - in calo rispetto al passato - fra gli stranieri) e 31.4% degli adolescenti a 11-12 anni di età (30.2% fra gli italiani e 40.5% - pressoché stabile - fra gli stranieri), contrariamente a quanto raccomandato dalle maggiori agenzie di salute pediatrica [3]. 
Riferiscono di non praticare alcuna attività fisica 9.5% dei bambini (8.9% degli italiani e 12.6% - in lieve calo - degli stranieri) e 10.7% degli adolescenti (9.1% degli italiani e 22.7% - in più evidente calo - degli stranieri). Il significativo divario per questi item fra bambini e adolescenti italiani e stranieri, pur se da interpretare con cautela a causa della minore adesione ai BdS fra i bambini e adolescenti stranieri, deve essere oggetto di riflessione e azione. 
Infine, la percentuale di adolescenti che riferisce disturbi del comportamento alimentare è pari a 5.7%, come negli anni precedenti (5.6% fra gli italiani e 6.6% fra gli stranieri).
La conferma di trend già rilevati negli anni passati sembra indicare una reale differente distribuzione, in base alla nazionalità degli assistiti e delle assistite, degli indicatori contenuti nei BdS che indagano sia l'adesione a interventi preventivi e di screening che lo stato di salute della popolazione assistita. La complessa rete di fattori causali dell'obesità è descritta anche in altri contesti diversi da quello italiano [4,5] e rende gli interventi di prevenzione di questa condizione così complessi e sfidanti.

Nel prossimo report sarà possibile valutare l'impatto - sia in termini di accesso ai servizi che di adesione a interventi preventivi e a stili di vita salutari - delle modifiche imposte per contrastare la pandemia da SARS-CoV-2, i cui effetti negativi sono già stati descritti e quantificati in setting comparabili al nostro [6-8].

 
 
 

Bibliografia

1. Save the Children-100 anni. Le equilibriste. La maternità in Italia 2020 [Testo integrale] 
2. Epicentro ISS. Promozione della salute e della crescita sana nei bambini della scuola primaria. Indagine nazionale 2019: i dati nazionali [Testo integrale]
3. World Health Organization, Regional office for Europe. COSI Childhood Obesity Surveillance Initiative HIGHLIGHTS 2015-17 [Testo integrale]
4. Ayala-Marín AM et al. Consideration of social disadvantages for understanding and preventing obesity in children. Front Public Health 2020;8:423 [Testo integrale]
5. Abawi O et al. COVID-19 related anxiety in children and adolescents with severe obesity: a mixed-methods study. Clin Obes 2020 Sep 13:e12412 [Testo integrale]
6. Hoffman JA, Miller EA. Addressing the consequences of school closure due to COVID-19 on children's physical and mental well-being. World Med Health Policy 2020 Aug 20:10.1002/wmh3.365 [Testo integrale]
7. Dunton GF et al. Early effects of the COVID-19 pandemic on physical activity and sedentary behavior in children living in the U.S. BMC Public Health 2020;20:1351 [Testo integrale]
8. Fernández-Aranda F et al. COVID Isolation Eating Scale (CIES): analysis of the impact of confinement in eating disorders and obesity-a collaborative international study. Eur Eat Disord Rev 2020 Sep 20:10.1002/erv.2784 [Testo integrale]
9. Di Mario S et al.  Bilanci di salute pediatrici. Dati 2019. Bologna. Novembre 2020.

[Testo integrale] (2.29 MB).
 
 
 
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