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Induzione del travaglio di parto

Fallimento dell'induzione nella donna obesa

 

L'induzione nelle donne obese è associata a una maggiore probabilità di fallimento, soprattutto nelle donne nullipare. La percentuale di fallimento aumenta con l'incremento del body mass index-BMI (odds ratio-OR per la classe I: 1.85; per la classe II: 2.30; per la classe III: 2.89) [1,2].

L'aumentato tasso di fallimento può essere dovuto a:

 

La fallita induzione si associa, soprattutto in caso di obesità di classe III, a un aumentato rischio di complicanze infettive e intraoperatorie e di ricovero in terapia intensiva del neonato.

Visto l'alto tasso di fallimento, così come l'aumento della morbosità materne e neonatali, è stata presa in considerazione l'opzione di sottoporre a taglio cesareo (TC) elettivo tutte le donne gravide obese [3].

In uno studio di coorte retrospettiva su 661 donne gravide con obesità di III classe sono stati valutati gli esiti della gravidanza confrontando il gruppo di donne sottoposte a induzione (399) e il gruppo di donne sottoposte a TC elettivo (262) fra 37+0 e 41+0 settimane di gestazione. Non sono state rilevate differenze nella morbosità materna (OR aggiustata ORa: 0.98; intervallo di confidenza al 95%-IC95%: 0.55, 1.77) e neonatale (ORa: 0.81; IC95% 0.37, 1.77) [3].

 

Bibliografia

1. Gunatilake RP, et al.Predictors of failed trial of labor among women with an extremely obese body mass index. Am J Obstet Gynecol. 2013;209:562.e1-5 [Medline]
2. Wolfe KB, et al. The effect of maternal obesity on the rate of failed induction of labor. Am J Obstet Gynecol 2011;205:128.e1-128.e7 [Medline]
3. Subramaniam, et al. Mode of delivery in women with class III obesity planned cesarean compared with induction of labor. Am J Obstet Gynecol 2014;2011:700e1-700e9 [Medline]

 
 
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