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CoVID-19 in gravidanza, parto e puerperio

 

Sicurezza dei vaccini

 

In breve
A quasi un anno dalle prime vaccinazioni i dati, anche nelle donne gravide, sono rassicuranti. Per la possibile comparsa di ipertermia, soprattutto dopo la seconda dose di vaccino, è ragionevole posporre la vaccinazione in gravidanza dopo il primo trimestre, a meno che non ci siano condizioni che espongono la donna a rischio di sviluppare una CoVID-19 grave [1,2].


 

A luglio 2021 risultavano essere state vaccinate oltre 200.000 donne in gravidanza (circa 50.000 in UK e oltre 150.000 in USA); in questa popolazione non sono stati rilevati effetti avversi in eccesso rispetto a quelli della popolazione non in gravidanza [3]. Il primo e più ampio studio sulla sicurezza dei vaccini anti-CoVID in gravidanza [4] è stato condotto in USA utilizzando le segnalazioni riportate in tre diversi database fra il 14 dicembre 2020 e il 28 febbraio 2021.

V-safe after vaccination health checker, uno strumento sviluppato durante la pandemia da CDC che permette ai cittadini di segnalare tramite smartphone il proprio stato di benessere dopo la vaccinazione anti CoVID-19. La persona vaccinata che si registra riceve un sms con invito a rispondere a un breve questionario, giornalmente nella prima settimana, e poi settimanalmente. Successivamente l'invio degli sms è a intervalli più ampi (a 3, 6 e 12 mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale). Sono 35.691 le donne che si sono registrate nel periodo di studio e che si sono identificate come gravide.

V-safe pregnancy registry è la declinazione del precedente database specifico per le donne che abbiano ricevuto il vaccino anti CoVID-19 poco prima o durante una gravidanza; in questo caso le donne vengono contattate telefonicamente per la raccolta dei dati. Sono 3.958 le donne gravide identificate con questo registro nel periodo di studio, di cui 3.719 (94%) sono professioniste sanitarie. Rispetto alla gravidanza, il momento in cui le donne hanno ricevuto la vaccinazione è:

 

Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) è il sistema tradizionalmente usato negli USA per segnalare ogni evento avverso dopo qualunque vaccinazione; la segnalazione può essere fatta dalla persona vaccinata, da chi se ne prende cura, o dai professionisti della salute. Sono 221 le segnalazioni di donne gravide raccolte con questo sistema.

Quindi, in 827 donne vaccinate giunte a termine di gravidanza gli esiti non differiscono per frequenza da quelli rilevati nelle donne gravide non sottoposte a vaccinazione (Tabella) [4].

Esiti di gravidanza in 827 donne sottoposte a vaccinazione anti CoVID-19 [4]. Cliccare per ingrandire
 

Le restanti segnalazioni si riferiscono a effetti collaterali comuni dopo vaccinazione e autolimitanti, la cui frequenza è maggiore dopo la seconda dose di vaccino:

Altri studi osservazionali successivi, di più limitate dimensioni, confermano l'assenza di complicanze dovute alla vaccinazione in gravidanza, l'efficacia della vaccinazione nel ridurre il rischio di sviluppare CoVID-19 e la maggiore adesione all'offerta vaccinale di donne con più elevato livello socio-economico [5-8].

In dettaglio: uno studio prospettico condotto in Israele ha comparato, tramite questionario on-line, la frequenza di complicanze della gravidanza come esito composito (sanguinamento vaginale, morte fetale, ipertensione, diabete gestazionale, nascita pretermine) e la frequenza di effetti avversi della vaccinazione in 326 professioniste sanitarie gravide vaccinate (n=202) e non vaccinate (n=124). Il tasso di complicanze non è significativamente differente fra le donne vaccinate (15.8%) e non vaccinate (20.2%), mentre la frequenza di infezione da SARS-CoV-2 è più frequente nelle non vaccinate (6.5% vs 1.5%; OR: 4.5; IC95%: 1.19, 17.6) [5].

Sempre in Israele - nuovamente tramite questionario on-line -, si comparano gli eventi avversi post-vaccinali in 390 donne gravide vaccinate e 260 donne non gravide vaccinate: la frequenza di rash, febbre e spossatezza estrema è comparabile nei due gruppi. Singoli sintomi lievi e con risoluzione spontanea (mialgia, artralgia, cefalea, dolore nel punto di inoculo, edema e linfoadenopatia) sono meno frequenti nelle gravide rispetto alle donne non in gravidanza; fa eccezione la parestesia, che occorre più frequentemente nelle gravide rispetto alle non gravide dopo la seconda dose (18/390: 4.6% vs 3/260: 1.2%, rispettivamente). Complicazioni ostetriche - come sanguinamento vaginale, contrazioni uterine e rottura prematura delle membrane - sono molto rare dopo la vaccinazione e non hanno frequenza diversa in base al trimestre in cui la donna riceve la vaccinazione, tranne per le contrazioni uterine, che sono più frequenti quando la seconda dose di vaccino viene somministrata al terzo trimestre di gestazione (23 casi) [6].

In una coorte di 1328 donne che fra marzo 2020 e luglio 2021 partoriscono nel Regno Unito, 140 risultano aver ricevuto almeno una dose di vaccino (in gran parte durante il terzo trimestre di gravidanza). Le donne non vaccinate sono più frequentemente socialmente svantaggiate e straniere. Per comparare il tasso di eventi avversi (nato morto, anomalie fetali, taglio cesareo, nato piccolo per età gestazionale, ricovero in terapia intensiva per la madre o in terapia intensiva neonatale, prematurità) nelle donne gravide vaccinate e non vaccinate sono state appaiate - sulla base di un propensity score che comprende indice di deprivazione, età materna e uso di farmaci - 131 donne vaccinate e 393 donne non vaccinate: non si rilevano differenze in nessuno degli esiti considerati [7].

Infine, collegando il registro statunitense delle vaccinazioni e il flusso dei parti si identifica una coorte di 2002 gravide di cui 140 vaccinate (età media alla vaccinazione 32 settimane; intervallo da 13 settimane +6 giorni a 40 settimane +4 giorni). Non si rilevano differenze nella frequenza di esiti avversi della gravidanza e parto. Sviluppano malattia CoVID-19 1.4% delle vaccinate e 11.3% delle non vaccinate. Si vaccinano maggiormente donne in età più avanzata, con maggiore scolarità, non fumatrici e che avevano fatto ricorso a tecniche di procreazione assistita [8].

Sono in corso due trial condotti dalle ditte produttrici specificamente disegnati per valutare efficacia e sicurezza dei vaccini Pfizer e Johnson nelle donne gravide. Il primo è un RCT che includerà 700 donne randomizzate a ricevere fra 24 e 37 settimane di età gestazionale il vaccino a mRNA BNT162b2 (Pfizer) o placebo (soluzione salina). Dopo una prima fase, anche le donne randomizzate al placebo riceveranno il vaccino. La conclusione dello studio è prevista per ottobre 2022 [9].
 
Il secondo trial randomizzato in aperto includerà 400 donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza che riceveranno il vaccino ricombinante Janssen Ad26.COV2-S (Johnson) in una somministrazione di dose standard o in due somministrazioni con dosi ridotte. La conclusione dello studio è prevista per settembre 2024 [10].

Non ci sono segnalazioni di ridotta fertilità dopo la vaccinazione [11]. Uno studio condotto in USA ha rilevato che dopo l'approvazione dei vaccini anti CoVID-19 le ricerche su internet utilizzando i termini "COVID Vaccine Fertility", "COVID Vaccine Infertility", sono aumentate in maniera statisticamente significativa [12]. Gli autori consigliano quindi di affrontare questo tema con le persone in età riproduttiva che cercano informazioni sulla vaccinazione. Un piccolo studio osservazionale che ha coinvolto 36 coppie in trattamento per la procreazione medicalmente assistita non ha rilevato modifiche fra cicli successivi in termini di stimolazione ovarica e nelle variabili embriologiche prima e dopo (da 7 a 85 giorni) aver ricevuto un vaccino anti CoVID-19 a mRNA [11].

La frequenza di febbre dopo vaccinazione non è trascurabile. Una febbre con temperatura ≥38.0°C dopo la seconda dose è riportata in un range compreso fra 4.7% (n=6638) dopo BNT162b2 (Pfizer-BioNTech) e 11.8% (n=5635) dopo mRNA-1273 (Moderna) [13]. In un campione di 3293 vaccinate, comprensivo di 1051 gravide, la temperatura media successiva alla vaccinazione è risultata 38.2°C [14].

Sulla base di questi dati, è ragionevole proporre la vaccinazione a tutte le donne gravide evitando, prudenzialmente, la vaccinazione nel corso del primo trimestre di gravidanza [1,2], quando l'iperpiressia può associarsi a un significativo, seppure contenuto, aumentato rischio di malformazioni congenite come i difetti del tubo neurale [15-18].

 

Bibliografia

1. Istituto Superiore di Sanità-Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS). Indicazioni ad interim su "Vaccinazione contro il COVID-19 in gravidanza e allattamento". Aggiornamento del 22 settembre 2021.  [Testo integrale]
2. Regione Emilia-Romagna. Indicazioni per la vaccinazione antiCovid-19 in gravidanza e allattamento. Aggiornamento del 29.06.2021. Nota di invio del 15.07.2021 
3. Public Health England. Health chiefs encourage more pregnant women to get their COVID-19 vaccine. Press release 22 luglio 2021. 
4. Shimabukuro TT, et al; CDC v-safe COVID-19 Pregnancy Registry Team. Preliminary findings of mRNA Covid-19 vaccine safety in pregnant persons. N Engl J Med 2021;384:2273-2282 [Medline]
5. Bleicher I, et al. Early exploration of COVID-19 vaccination safety and effectiveness during pregnancy: interim descriptive data from a prospective observational study. Vaccine 2021;39:6535-8 [Medline]
6. Theiler RN, et al. Pregnancy and birth outcomes after SARS-CoV-2 vaccination in pregnancy. Am J Obstet Gynecol MFM 2021;3:100467 [Medline]
7. Blakeway H, et al. COVID-19 vaccination during pregnancy: coverage and safety. Am J Obstet Gynecol 2021;S0002-9378:00873-5 [Medline]
8. Bookstein Peretz S, et al. Short-term outcome of pregnant women vaccinated with BNT162b2 mRNA COVID-19 vaccine. Ultrasound Obstet Gynecol 2021;58:450-6 [Medline]
9. Janssen Vaccines & Prevention B.V. A Study of Ad26.COV2.S in Healthy Pregnant Participants (COVID-19) (HORIZON 1). Protocollo registrato [Pagina web]
10. BioNTech SE. Study to Evaluate the Safety, Tolerability, and Immunogenicity of SARS CoV-2 RNA Vaccine Candidate (BNT162b2) Against COVID-19 in Healthy Pregnant Women 18 Years of Age and Older. Protocollo registrato [Pagina web]
11. Orvieto R, et al. Does mRNA SARS-CoV-2 vaccine influence patients' performance during IVF-ET cycle? Reprod Biol Endocrinol 2021;19:69 [Medline]
12. Diaz P, et al. COVID-19 vaccine hesitancy linked to increased internet search queries for side effects on fertility potential in the initial rollout phase following Emergency Use Authorization.Andrologia 2021 Jun 28:e14156 [Medline] 
13. Shimabukuro TT, et al. Preliminary findings of mRNA Covid-19 vaccine safety in pregnant persons. N Engl J Med 2021;384:2273-82 [Medline]14. Kachikis A, et al. Short-term reactions among pregnant and lactating individuals in the first wave of the COVID-19 vaccine rollout. JAMA Network Open 2021;4:e2121310 [Medline]15. Royal College of Obstetricians and Gynaecologists. COVID-19 vaccines and pregnancy. [Sito web] ultimo accesso 16.07.2021
16. CDC Centers for Disease Control and Prevention. COVID-19 vaccines while pregnant or breastfeeding. [Sito web] ultimo accesso 16.07.2021
17. Rasmussen SA, et al. Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) vaccines and pregnancy: what obstetricians need to know. Obstet Gynecol 2021;137:408-14 [Medline]
18. Ory S, et al. Joint IFFS/ESHRE statement on COVID-19 vaccination for pregnant women and those considering pregnancy. Hum Reprod Open 2021;2021:hoab016 [Medline]

 
 
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