L'ultimo aggiornamento delle raccomandazioni dell'American Academy of Pediatrics (AAP) si concentra sulla cosiddetta promozione di un ambiente sicuro per il sonno [1]. Le raccomandazioni dell'AAP sono:
La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l'Associazione Semi per la SIDS e il Ministero della Salute, ha incluso i principali messaggi preventivi per le famiglie in un opuscolo multilingue che viene distribuito alla dimissione dopo il parto [2].
Il primo fattore identificato come protettivo nei confronti della SIDS è la posizione supina durante il sonno: la corrispondente campagna di informazione pubblica Back to Sleep (dormi sulla schiena) si è associata, negli anni '90, a un dimezzamento dei casi di SIDS negli USA.
L'esposizione al fumo di sigaretta, anche durante la gravidanza, è il più rilevante fattore di rischio per SIDS dopo la posizione prona durante il sonno. Nel caso di assunzione in gravidanza e dopo il parto di alcol e droghe non è chiaro se l'associazione con l'aumentato rischio di SIDS sia diretto o mediato da altri fattori. Si tratta di un fenomeno non frequente, ma da conoscere per indirizzare meglio le informazioni ad alcune categorie a maggiore rischio sociale.
Tutto quello che c'è da sapere sulle caratteristiche ideali dell'ambiente in cui dorme il lattante, dal lettino ai dispositivi pubblicizzati come anti-SIDS e anti-rigurgito, dai paracolpi al sacco nanna, dalla temperatura della stanza alle fasce per contenere il bambino (swaddling).
Gli studi depongono per un ruolo sicuramente protettivo nei confronti della SIDS della condivisione della stanza con i genitori (room-sharing), sono controversi e non definitivi rispetto al ruolo di fattore di rischio della condivisione del letto (bed-sharing). Su un punto si è d'accordo: mai condividere divano, poltrona, sofà. In questi casi il rischio di SIDS e altre morti correlate al sonno sicuramente aumenta in maniera significativa.
Il ruolo dell'allattamento come fattore di protezione anche nei confronti della SIDS è certo. Ma periodicamente si cerca di allontanare l'attenzione da questo intervento e ridurne l'importanza.
L'apparente associazione fra utilizzo del ciuccio e ridotto rischio di SIDS è gravata da molte incertezze metodologiche: non esistono studi che correggano in maniera adeguata l'associazione osservata per altri noti fattori di confondimento [3]. Nella comunicazione con le famiglie devono essere considerati l'incertezza delle prove di efficacia unitamente ai potenziali danni associati a un uso prolungato del ciuccio, oltre alle preferenze dei genitori.
1. Moon RY; Task force on sudden infant death syndrome. SIDS and other sleep-related infant deaths: evidence base for 2016 updated recommendations for a safe infant sleeping environment. Pediatrics 2016;138:e20162940 [Medline]
2. Regione Emilia-Romagna. Campagna "Per loro è meglio" [Testo opuscolo]
3. Keys EM, Rankin JA. Bed Sharing, sids research, and the concept of confounding: a review for public health nurses. Public Health Nurs 2015;32:731-7 [Medline]