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Prevenzione della SIDS - Raccomandazioni per la prevenzione

La stanza da letto

Di seguito le indicazioni per la prevenzione della sindrome della morte improvvisa del lattante (Sudden Infant Death Syndrome-SIDS), per una stanza da letto adatta al sonno sicuro [1,2]:

  • Metti il neonato a dormire su una superficie stabile e rigida.
  • Metti il neonato a dormire nella tua stanza, vicino al tuo lettone, ma su una superficie separata ideata appositamente per il bambino, se possibile per tutto il primo anno di vita, comunque almeno per i primi 6 mesi.
  • Tiene gli oggetti soffici e lenzuola che si possano arrotolare e spostare dal loro posto lontano dalla zona dove dorme il bambino per ridurre il rischio di SIDS, soffocamento, intrappolamento e strangolamento.
  • Evita che il bambino sia eccessivamente al caldo e non coprirgli la testa.
  • Evita l'uso di oggetti commercializzati come adatti a prevenire la SIDS.
  • Non usare strumenti per il monitoraggio cardiorespiratorio a casa, non riducono il rischio di SIDS.
  • Non c'è prova che fasciare il bambino con le lenzuola o le coperte riduca il rischio di SIDS. 
 

 

Letto/culla
I letti/culle per lattanti devono essere conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla legge italiana in accordo alle norme europee [3].

Altri suggerimenti sono: evitare superfici morbide in cui il corpo del bambino possa affossare, utilizzare materassi della dimensione giusta per evitare spazi vuoti in cui il bambino possa scivolare, non usare cuscini, piumini, o coperte/lenzuoli che possano coprire la testa del bambino (fissare le lenzuola bene sotto il materasso tenendole corte sul corpo del bambino) [4] (Figura 1). I cosiddetti sacco-nanna per neonati sono stati ideati per tenere i lattanti al caldo e possono essere usati al posto delle lenzuola per evitare il rischio di intrappolamento o copertura della testa. Bisogna comunque fare attenzione alle dimensioni: se troppo grandi possono loro stessi causare intrappolamento/soffocamento/strangolamento del bambino [1]. 

Non usare paracolpi nella culla, che potrebbero causare l'intrappolamento/soffocamento del bambino: è sufficiente che lo spazio fra le sbarre del lettino sia inferiore a 6 cm per non creare problemi al neonato [5] (questa misura rientra negli standard di sicurezza americani, ma non sembra essere prevista dalla normativa prodotta dalla commissione europea, anche se diversi produttori di lettini sembrano comunque rispettare questo parametro).

Infine, devono essere evitati cuscini o altri dispositivi che bloccano il corpo del neonato (dispositivi pubblicizzati come anti SIDS): possono causare intrappolamento e soffocamento e, anziché ridurre, possono aumentare il rischio di SIDS [5]. Contro i dispositivi pubblicizzati come anti SIDS e antireflusso (posizionatori per bambini) si è ufficialmente pronunciata in Settembre 2010 la commissione statunitense per la sicurezza dei prodotti -Consumer Product Safety Commission (CPSC) e la Food and Drug Administration (FDA) riferendo che almeno 13 morti per SIDS negli ultimi 13 anni sono riconducibili all'utilizzo di questi posizionatori [6]. 

 

 

Temperatura
La associazione fra SIDS e sovra-riscaldamento è stato descritto da tempo [7,8].

Rispetto alle precedenti raccomandazioni [9,10] nell'ultimo aggiornamento dell'American Academy of Pediatrics (AAP) [1] non si fa riferimento a una temperatura definita per la stanza del bambino (classicamente si raccomandava di mantenere una temperatura fra i 18 e i 20 gradi centigradi), ma si raccomanda di ventilare la stanza, di evitare il sovrariscaldamento e che il neonato vada a finire con la testa sotto le lenzuola. Il meccanismo che potrebbe causare la morte in questo caso potrebbe sia essere l'eccessivo riscaldamento dovuto alla mancata termodispersione dalla testa e dal volto, ma anche il soffocamento con le lenzuola. Si raccomanda dunque di:

  • evitare che il bambino si sovrariscaldi
  • non coprire troppo il bambino con coperte, lenzuola e piumoni
  • mettere il bambino con i piedi che toccano il fondo della culla/lettino; in questo modo si eviterà che, durante il sonno, il bambino scivoli verso il fondo del letto e rimanga con la testa infilata sotto le coperte.

L'utilizzo di sacchi nanna, di giuste dimensioni e della giusta pesantezza in relazione alla temperatura della stanza, per ovviare al problema delle coperte, nell'ultimo aggiornamento delle raccomandazioni sulla SIDS di AAP è considerato come una delle possibilità per ridurre il rischio di SIDS [1].

 

 

Avvolgere il bambino
In alcune culture c'è la consuetudine di avvolgere il neonato in fasce o coperte, per contenerlo, calmarlo e agevolarne il riposo [1].

Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che fasciare il neonato potrebbe facilitare il sonno durante la posizione supina per quei bambini che altrimenti, risvegliandosi spesso quando supini, sarebbero messi a dormire proni [11]. Una revisione sistematica (RS) ha identificato 9 trial controllati randomizzati (RCT), ma per l'eterogeneità degli studi non è stata in grado di fornire una metanalisi dei risultati che sono riportati in forma narrativa [12]: i neonati sani fasciati durante il sonno hanno meno frequenti risvegli, meno sussulti, dormono più a lungo. D'altro canto, se fasciati con gli arti inferiori estesi e addotti c'è aumentato rischio di displasia dell'anca; altri rischi da valutare sono quello dell'ipertermia e dell'aumento dei casi di SIDS in caso il lattante assuma o sia posto in posizione prona [12].

L'utilità di questa pratica è difficile da valutare [1]: se la fasciatura è stretta si rischia di impedire l'espansione del torace ostacolando la normale respirazione; la ridotta possibilità di movimento del lattante potrebbe, inoltre, associarsi a un alterato sviluppo motorio. Al contrario, nel caso di fasciatura non stretta, il rischio è che il bambino possa rimanere intrappolato nelle fasce lasse e strangolarsi con le medesime.

Uno studio caso-controllo condotto nel Regno Unito (80 bambini morti per SIDS e 87 controlli scelti in maniera random e 82 controlli che, sulla base di indicatori di deprivazione socio-economica, erano definibili ad alto rischio di SIDS), riporta un aumentato rischio di SIDS per i bambini avvolti in fasce/coperte (Odds Ratio - OR aggiustata: 31.06; intervallo di confidenza al 95% - IC 95%: 4.21, 228.94) [13]. L'analisi non stratifica per posizione nel sonno. La mancanza di movimento conseguente alla fasciatura ha un effetto presumibilmente diverso se il lattante è prono o supino: se prono e fasciato non potrà in alcun modo liberare naso e bocca per respirare: la valutazione dell'interazione fra posizione nel sonno e uso di fasce/coperte per avvolgere il bambino sarebbe quindi importante. In assenza di questi dati l'AAP afferma che non ci sono prove che il fasciare il bambino riduca il rischio di SIDS [1]. Inoltre, se si fascia un bambino che o viene messo in posizione prona, o che ha imparato a rotolare e c'è quindi il rischio che passi spontaneamente dalla posizione supina a quella prona, il rischio di SIDS è, in questi casi, notevolmente aumentato [1].

Anche l'agenzia australiana raccomanda, in caso di utilizzo di questa metodica di contenimento, di evitare tassativamente la posizione prona [5].

Per le prove di efficacia relative alla condivisione della camera da letto (room-sharing), identificato come sicuro fattore di protezione, e la condivisione del letto (bed-sharing), indicato come probabile fattore di rischio, vedere condivisione della stanza e del letto.

 
Figura 1. Consigli per un sonno sicuro [14]. Disegno di Franco Panizon.
 

Bibliografia

1. Moon RY; Task force on sudden infant death syndrome. SIDS and other sleep-related infant deaths: evidence base for 2016 updated recommendations for a safe infant sleeping environment. Pediatrics 2016;138:e20162940 [Medline]
2. Task force on sudden infant death syndrome. SIDS and other sleep-related infant deaths: updated 2016 recommendations for a safe infant sleeping environment. Pediatrics 2016;138:e20162938 [Testo integrale]
3. Gazzetta ufficiale n. L 170 del 06/07/2010 pag. 0039 - 0048. 2010/376/. Decisione della Commissione, del 2 luglio 2010, relativa ai requisiti di sicurezza cui devono conformarsi le norme europee concernenti determinati prodotti per l'ambiente di sonno dei bambini in forza della direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. [Testo integrale]
4. Blair PS, et al. Head covering - a major modifiable risk factor for sudden infant death syndrome: a systematic review. Arch Dis Child 2008;93:778-83 [Medline] 
5. Moon RY, Fu L. Sudden infant death syndrome: an update. Pediatr Rev 2012;33:314-20 [Medline]
6. CPSC. Deaths prompt CPSC, FDA warning on infant sleep positioners. September 29, 2010 [Testo integrale]
7. Fleming PJ, et al. Interaction between bedding and sleeping position in the sudden infant death syndrome: a population based case-control study. BMJ 1990;301:85-9 [Testo integrale]
8. Ponsonby AL, et al. Thermal environment and sudden infant death syndrome: case-control study. BMJ 1992;304:277-82 [Testo integrale]
9. Task Force on Sudden Infant Death Syndrome, Moon RY. SIDS and other sleep-related infant deaths: expansion of recommendations for a safe infant sleeping environment. Pediatrics 2011;128:1030-9 [Medline]
10. Mitchell EA, et al. Scientific consensus forum to review the evidence underpinning the recommendations of the Australian SIDS and Kids Safe Sleeping Health Promotion Programme--October 2010. J Paediatr Child Health 2012;48:626-33 [Medline]
11. Gerard CM, et al. Physiologic studies on swaddling: an ancient child care practice, which may promote the supine position for infant sleep. J Pediatr 2002;141:398-403 [Medline]
12. van Sleuwen BE, et al. Swaddling: a systematic review. Pediatrics 2007;120:e1097-106 [Medline]
13. Blair PS et al. Hazardous cosleeping environments and risk factors amenable to change: case-control study of SIDS in south west England. BMJ 2009;339:b3666 [Medline]
14. Buzzetti R, Ronfani L. Evidenze sulla SIDS. Medico e Bambino 2000;19:223-33 [Testo integrale]

 

Data di pubblicazione: 05.08.2021

 
 
  1. SaperiDoc
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