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In breve
L'utilizzo degli ultrasuoni per la diagnosi e la gestione di patologie materno-fetali non è correlato ad aumentato rischio di danno tissutale fetale. È necessario che i professionisti conoscano e rispettino le indicazioni, le modalità e i tempi di esposizione raccomandati in gravidanza.
Gli ultrasuoni determinano diversi effetti biologici nei tessuti che attraversano; la preoccupazione rispetto alla loro sicurezza in gravidanza riguarda i possibili effetti termici e non termici sui tessuti fetali.
Effetto termico
Quando gli ultrasuoni si propagano in un mezzo, l'ampiezza dell'onda acustica si riduce progressivamente cedendo parte della sua energia sotto forma di calore. Questo fenomeno, denominato effetto termico, dipende dalle caratteristiche del fascio ultrasonoro e da quelle del tessuto attraversato.
L'esposizione a impulsi prolungati e ad alta frequenza può provocare un aumento significativo della temperatura a livello dei tessuti fetali, specialmente all'interfaccia tra tessuti a differente impedenza acustica (es. osso/tessuti molli). L'effetto termico è misurato attraverso l'indice termico (Thermal Index, TI): TI pari a 1 equivale a un aumento di un grado centigrado [1-2]. L'American Institute of Ultrasound Medicine (AIUM) specifica i tempi di esposizione raccomandati per le indagini ultrasonografiche di feti e neonati, in funzione dell'indice termico: in caso di TI fino a 0.7 non è necessario osservare limiti di tempo; in caso di TI superiori a 0.7 e fino a 1.0 è raccomandata una esposizione inferiore a 60 minuti; in caso di TI superiori a 1.0 e fino a 1.5 l'esposizione deve essere inferiore a 30 minuti [2]. Le moderne apparecchiature ecografiche solitamente hanno un TI inferiore o pari a 1 [3].
L'utilizzo dell'eco-Doppler durante il primo trimestre di gravidanza può invece provocare aumento di temperatura superiore a 1.5°C, in particolare a carico dei tessuti molli adiacenti all'osso quando il fascio ultrasonico viene tenuto fermo per 30 secondi [4,5]. La International Society of Ultrasound in Obstetrics and Gynecology (ISUOG) dichiara che il Doppler pulsato non dovrebbe essere utilizzato routinariamente tra l'undicesima e la tredicesima settimana, se non per indicazioni cliniche (es. screening per aneuploidie), deve avere TI inferiore a 1.0 e tempo di esposizione limitato, solitamente inferiore a 5-10 minuti, senza superare mai i 60 minuti [6,7]. Nel caso sia necessario documentare l'attività cardiaca embrionale o fetale per periodi prolungati o in epoche gestazionali precoci, quando l'uso dell'eco-Doppler è ritenuto rischioso, si può utilizzare l'ecografia in M-mode, che espone a minor effetto termico rispetto al Doppler [1,6-7].
Effetto non-termico
L'effetto non termico o meccanico, maggiormente rilevante nell'utilizzo degli ultrasuoni a fini diagnostici, è il fenomeno di cavitazione acustica, ovvero la formazione di microbolle gassose da parte delle onde ultrasonore che attraversano liquidi contenenti gas disciolti. Queste, generando alte pressioni, possono provocare rottura delle membrane cellulari e conseguenti danni tissutali. Questo fenomeno è difficilmente documentabile nei feti di mammiferi, in cui manca l'interfaccia aria-acqua necessaria perché tale meccanismo possa verificarsi [3,4]. L'indice meccanico (MI) è un indicatore che fornisce una indicazione approssimativa sulla probabilità di effetti biologici avversi dovuti a un meccanismo non termico, compresa la cavitazione.
Oltre 20 anni fa, Food and Drug Administration (FDA) e International Electrotechnical Commission hanno deciso l'adozione del "output display standard" (ODS) ed emanato regolamenti che prevedono che le informazioni su TI e MI siano fornite dai produttori degli apparecchi a ultrasuoni e conosciuti dagli operatori che li utilizzano [1].
Ecografia tridimensionale
L'utilizzo della diagnostica tridimensionale (3 D) non implica necessariamente una maggiore esposizione agli ultrasuoni: riducendo anzi il tempo di scansione è possibile limitare l'esposizione in quanto l'immagine è analizzata tramite software dopo l'acquisizione. L'utilizzo della metodica 4D (ricostruzione 3 D in real-time), caratterizzata da TI e MI documentatamente aumentati, è associata invece a una maggiore esposizione di energia [1,8].
In considerazione delle conoscenze sul tema si conferma la validità del principio formulato nel 1977 dalla International Commission on Radiologic Protection noto con l'acronimo ALARA (As Low As Reasonably Achievable), ovvero la necessità di ridurre l'esposizione al minimo ragionevolmente ottenibile. Nel rispetto di tale principio le società medico-scientifiche (ISUOG, AIUM) raccomandano anzitutto di evitare l'utilizzo degli ultrasuoni a fini non-medici, ovvero in assenza di indicazioni cliniche, e che l'esame ecografico deve essere eseguito da professionisti adeguatamente preparati all'utilizzo degli ultrasuoni a fini diagnostici [9-11].
1. Royal College of Obstetricians and Gynaecologists. Ultrasound from Conception to 10+0 Weeks of Gestation (Scientific Impact Paper No. 49) London, 2015 [Testo integrale]. Ultimo accesso 05.07.2023
2. American Institute of Ultrasound in Medicine. Recommended maximum scanning times for displayed thermal index (TI) values. American Institute of Ultrasound in Medicine website. Approved September 2022 [Testo integrale]. Ultimo accesso 05.07.2023
3. Norton M E et al. Obstetric ultrasound examination in Callen's ultrasonography in obstetrics and gynecology. Philadelphia: Elsevier; 2017. p. 1-23
4. Hershkovitz R et al. Ultrasound in obstetrics: a review of safety. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol 2002;10:15-8. [Medline]
5. Barnett SB at al. The sensitivity of biological tissue to ultrasound Ultrasound Med Biol 1997;23:805-12 [Medline]
6. Salvesen K et al., Board of International Society of Ultrasound in Obstetrics and Gynecology ISUOG statement on the safe use of Doppler in the 11 to 13 +6-week fetal ultrasound examination. Ultrasound Obstet Gynecol 2011;37:628 [Medline]
7. American Institute of Ultrasound in Medicine. AIUM practice guideline for the performance of obstetric ultrasound examinations. J Ultrasound Med 2013;32:1083-101 [Medline]
8. Sheiner E et al. A comparison between acoustic output indices in 2D and 3D/4D ultrasound in obstetrics. Ultrasound Obstet Gynecol 2007;29:326-8 [Medline]
9. Committee on Practice Bulletins—Obstetrics and the American Institute of Ultrasound in Medicine. Practice Bulletin No. 175: Ultrasound in Pregnancy Obstet Gynecol 2016;128:e241-56 [Medline]
10. Salvesen K et al. Board of the International Society of Ultrasound in Obstetrics and Gynecology (ISUOG). ISUOG statement on the non-medical use of ultrasound. Ultrasound Obstet Gynecol 2021;58:147 [Medline]
11. American Institute of Ultrasound in Medicine. Prudent Clinical Use and Safety of Diagnostic Ultrasound. American 7Institute of Ultrasound in Medicine website. Approved March 2007, reapproved: April 2012, May 2019 [Testo integrale]. Ultimo accesso 05.07.2023
Data di pubblicazione: 07.07.2023