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Screening ecografico

Determinazione dell'epoca gestazionale

 

In breve
L'ecografia è uno strumento utile per la determinazione della corretta epoca gestazionale, in particolare in caso di anamnesi mestruale imprecisa o quando le dimensioni fetali mostrano uno sviluppo non corrispondente all'epoca di amenorrea. Il parametro più accurato per la determinazione dell'epoca gestazionale è rappresentato dalla lunghezza cranio-caudale del feto misurata tra l'8^ e la 13^ settimana di gestazione.



 

L'anamnesi mestruale ha un margine di errore nella determinazione dell'epoca gestazionale e quindi dell'epoca presunta del parto, poiché è sensibilmente influenzata da età, parità, indice di massa corporea (body mass index-BMI) e abitudine tabagica della donna. Inoltre, anche in caso di anamnesi correttamente riportata, il momento esatto dell'ovulazione, fecondazione e impianto delle gravidanze spontanee non sono noti con esattezza. Lo sviluppo follicolare nel ciclo ovarico è sottoposto a fluttuazioni temporali, lo sperma maschile può sopravvivere 5-7 giorni nell'apparato genitale femminile ed è possibile che ovulazioni ritardate (evento più frequente rispetto a ovulazioni precoci) siano responsabili di parti spontanei apparentemente oltre il termine anamnestico [1].

Una revisione sistematica della letteratura (RS) ha dimostrato l'efficacia della determinazione dell'epoca gestazionale sulla base della datazione ecografica, eseguita entro la 24^ settimana di gestazione, nel ridurre le induzioni di parto oltre il termine (rischio relativo - RR 0.6; intervallo di confidenza al 95% - IC 95%: 0.4, 0.8; 7 studi, 25.516 gravidanze, bassa qualità) [2]. Un successivo aggiornamento della RS non ha rilevato la stessa efficacia dell'ecografia eseguita nel I trimestre (ecografia prima di 14 settimane di routine versus ecografia su indicazione) (RR 0.83; 95% IC: 0.50, 1.37; 3 studi; 1.474 gravidanze; bassa qualità) [3]. Le conclusioni di questa revisione sono da considerare con cautela in quanto gli stessi autori riportano che i risultati sono limitati da un ristretto numero di studi, con qualità delle prove tendenzialmente bassa.

Oltre che per la riduzione delle induzioni oltre il termine, la corretta datazione è importante anche per una migliore programmazione di tagli cesarei elettivi evitando il rischio di prematurità iatrogena, per monitorare la crescita fetale, per migliorare le prestazioni degli screening per aneuploidie e per la corretta programmazione dello screening ecografico delle malformazioni fetali [4]. Per questi motivi, la maggior parte delle agenzie di salute raccomanda comunque l'offerta di una ecografia di screening per la datazione della gravidanza nel I trimestre. In generale, in presenza di una anamnesi mestruale affidabile, è comunemente accettata l'esecuzione dell'ecografia per la datazione all'epoca prevista per le indagini di screening delle aneuploidie, tra la 11^ e la 13^ settimana e 6 giorni, al fine di evitare la necessità di ripetere l'ecografia del I trimestre [1,4-6].

La lunghezza cranio-caudale (crown-rump length, CRL) rappresenta il parametro più accurato a questo fine [1,4-6]. La misurazione della CRL può essere eseguita sia per via transvaginale che transaddominale, ottenendo una sezione sagittale mediana dell'intero embrione/feto, idealmente orientato orizzontalmente sul piano dello schermo, escludendo altre strutture come il sacco vitellino. Le misurazioni eseguite in epoca molto precoce, quando l'embrione è molto piccolo, sono più soggette a errori nella determinazione dell'epoca gestazionale. A tale proposito le linee guida riconoscono maggiore affidabilità dell'esame per:

 

Verso la fine del I trimestre la misurazione della CRL può essere più difficoltosa; per essere accurata il feto deve essere in posizione neutrale, non iperesteso né iperflesso (deve essere presente liquido amniotico tra il mento e il torace) e i calibri devono essere posizionati alle estremità apicale e caudale del feto [5,7]. La linea guida americana specifica la necessità di visualizzare in tale piano la sezione longitudinale della colonna e il tubercolo genitale, misurando la linea massima tra l'apice della testa e la parte più caudale dell'estremità fetale [8]. Nel corso dell'esame ecografico, dovrebbe essere utilizzata la misurazione di CRL più accurata o la media di diverse misurazioni soddisfacenti [1,8].

Per valori superiori a 84 mm, la misurazione della CRL non è più un parametro accurato [5,8], per cui si raccomanda di utilizzare altri parametri biometrici del II trimestre, in particolare la misura della circonferenza cranica [5,8-9].

Alcune linee guida raccomandano la ridatazione ecografica in tutte le gravidanze, indipendentemente dal numero di giorni di discrepanza tra l'epoca di amenorrea e lo sviluppo fetale calcolato ecograficamente attraverso il CRL [1,5,10]. Tuttavia, anche la datazione ecografica dell'età gestazionale fornisce una stima dell'epoca presunta del parto con un'accuratezza di ± 5-7 giorni; pertanto altre linee guida consigliano di modificare la datazione della gravidanza solamente nel caso in cui la discrepanza tra lo sviluppo ecografico e l'epoca di amenorrea calcolata dall'ultima mestruazione sia superiore a tale intervallo. Nel dettaglio:

 

La decisione di ridatare la gravidanza secondo i parametri ecografici dovrebbe comunque essere preceduta da un'attenta valutazione anamnestica della gestante, che consideri il ritmo dei cicli mestruali, l'assunzione di anticoncezionali ormonali, la comparsa di capoparto nei mesi precedenti, l'eventuale allattamento in atto durante il concepimento e gli altri parametri clinici che possono influenzare il momento dell'ovulazione [8,12].

Quando la data del concepimento è assolutamente certa, come in corso di procreazione medicalmente assistita, la data presunta del parto deve essere sempre calcolata a partire dalla data nota della fecondazione, ovvero stabilita in base al giorno del pick-up ovocitario o all'età dell'embrione nel giorno del transfer [8-9,12].

Bibliografia

1. Butt et al. Guideline No. 388-Determination of Gestational Age by Ultrasound. J Obstet Gynaecol Can 2019;41:1497-507 [Medline]
2. Whitworth M et al. Ultrasound for fetal assessment in early pregnancy. Cochrane Database Syst Rev. 2015: CD007058 [Medline]
3. Kaelin-Agten K et al. Routine ultrasound for fetal assessment before 24 weeks' gestation. Cochrane Database Syst Rev 2021;8:CD014698 [Medline]
4. Michiel C Van den Hof MC et al. No. 375-Clinical Practice Guideline on the Use of First Trimester Ultrasound. J Obstet Gynaecol Can 2019;41:388-95 [Medline]
5. Salomon LJ et al. ISUOG practice guidelines: performance of first-trimester fetal ultrasound scan. Ultrasound Obstet Gynecol 2013;41:102-13 [Medline]
6. National Collaborating Centre for Women's and Children's Health. Antenatal Care Nice Guideline n.201. August 2021 [Testo integrale]
7. Norton M E et al. Obstetric ultrasound examination in Callen's ultrasonography in obstetrics and gynecology. Philadelphia: Elsevier; 2017. p. 1-23 [Testo integrale]
8. Committee on Obstetric Practice, American Institute of Ultrasound in Medicine, Society for Maternal-Fetal Medicine. Committee Opinion No 700: Methods for Estimating the Due Date. Obstet Gynecol 2017;129:e150-4 [Medline]
9. Salomon L J et al. ISUOG Practice Guidelines (updated): performance of the routine mid-trimester fetal ultrasound scan. Ultrasound Obstet Gynecol 2022;59:840-56 [Medline] 
10.  Società Italiana di ecografia in ginecologia e ostetricia. Linee guida per ecografia ostetrica e ginecologica. Editeam 2021 [Testo integrale]
11. Mizia K et al. Guidelines for the performance of the first trimester ultrasound. Australas J Ultrasound Med 2018;21:179-82.
12. Società Italiana di ecografia in ginecologia e ostetricia. Manuale metodologico per ecografia ostetrica e ginecologica. Editeam 2021 [Testo integrale]

 
 
 
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