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Profilassi oftalmica neonatale

Quando effettuare la profilassi oftalmica?

 

Diversi paesi non richiedono più l'obbligatorietà della profilassi oftalmica universale optando per lo screening e il trattamento delle donne ad alto rischio di sviluppare un'infezione [1].

Secondo le linee guida del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) i fattori di rischio per le infezioni sessualmente trasmesse (IST) sono [2]: 

  • età inferiore a 25 anni
  • età superiore a 25 anni + uno dei seguenti:
  1.     - diagnosi di IST in gravidanza
  2.     - nuovo partner sessuale
  3.     - partner sessuali multipli
  4.     - partner sessuale con altri partner
  5.     - partner sessuale con IST
  6.     - partner sessuale che scambia prestazioni sessuali per droga o denaro

Il CDC suggerisce che, data la difficoltà nell'identificare con precisione tutte le donne gravide ad alto rischio, è ragionevole eseguire nel primo trimestre di gravidanza a tutte le donne lo screening per Chlamydia trachomatis e per Neisseria gonorrhoeae, specialmente in zone ad alta prevalenza di entrambi i patogeni. CDC suggerisce la ripetizione dello screening durante il terzo trimestre di gravidanza per tutte le donne che presentino fattori di rischio [2].

La società canadese di pediatria (Canadian Pediatric Society - CPS) raccomanda di non eseguire la profilassi a tutti i neonati; invita anzi i pediatri e i medici che si occupano della salute dei neonati a reclamare la sua cessazione nei paesi le cui giurisdizioni ancora la prevedono obbligatoriamente. Auspica inoltre l'esecuzione di ricerche epidemiologiche per valutare i tassi di congiuntivite neonatale favorendo lo sviluppo di strategie preventive efficaci e maggiormente orientate alla popolazione effettivamente a rischio.  Raccomanda, infine, lo screening universale in gravidanza per tutte le donne per Neisseria gonorrhoeae e Chlamydia trachomatis e lo screening con un test rapido subito dopo il parto per quelle donne non controllate in gravidanza [3].

Anche l'Accademia Americana di Pediatria (American Academy of Pediatrics - AAP) afferma la necessità di una rivalutazione della obbligatorietà della profilassi oftalmica neonatale e chiede una legge che sostenga l'adozione di strategie alternative per la prevenzione della congiuntivite neonatale sulla base delle seguenti raccomandazioni:

  • attenta adesione alle raccomandazioni del CDC per lo screening prenatale e il trattamento di Neisseria gonorrhoeae e Chlamydia trachomatis per prevenire l'esposizione intrapartum;
  • effettuazione del test per la ricerca di Neisseria gonorrhoeae e Chlamydia trachomatis nelle donne non sottoposte a screening prenatale al momento del travaglio o del parto; trattamento di quelle che risultino infette e dei loro neonati;
  • sensibilizzazione dei genitori su infiammazioni e/o secrezioni oculari purulente per favorire un tempestivo intervento medico e u adeguato trattamento farmacologico;
  • obbligatorietà di notifica dei casi di congiuntivite gonococcica per l'identificazione di fattori ricorrenti o fallimento delle strategie di prevenzione primaria.
 

AAP sottolinea che nelle regioni ad alta prevalenza di gonorrea e dove lo screening prenatale - così come i trattamenti farmacologici - non siano disponibili, la profilassi oculare oftalmica rimane appropriata [4].  

Una revisione narrativa statunitense conclude che le modalità più efficaci per prevenire l'oftalmia neonatale sono lo screening delle infezioni, anche tramite test da utilizzare al momento del parto (point of care test per Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoeae), e l'eventuale trattamento delle donne in gravidanza [5]; questo approccio può anche contrastare l'aumento del rischio di antibioticoresistenza [6].

Per ridurre l'utilizzo inappropriato di antibiotici è importante la diagnosi differenziale fra congiuntivite a probabile genesi infettiva, condizione rara nel contesto dei paesi ad alto reddito, e quella da ostruzione dei dotti lacrimali, condizione invece frequente nei neonati, stimata attorno a 11% in uno studio di coorte statunitense [7]. Proprio per questa molteplicità di cause, per una gestione tempestiva e corretta può essere necessario un approccio multidisciplinare al neonato affetto da congiuntivite neonatale [8].

Un'analisi economica con valutazione di cost-utility (costo-utilità) condotta in Ontario evidenzia che per prevenire un caso di cecità conseguente a oftalmia neonatale è necessario trattare 500.000 neonati in un contesto a bassa prevalenza di infezione gonococcica tra le donne gravide come quello canadese. Il costo di questo approccio supera la soglia di 50.000 $ canadesi per QALY guadagnato, soglia prevista per valutare conveniente un intervento di salute pubblica (willingness to pay) [9].  

Un case report statunitense del 2022 descrive il caso di un neonato affetto da congiuntivite dovuta a Escherichia coli e precisa che in seguito alla riduzione della prevalenza di Neisseria gonorrhoeae nei paesi ad alto reddito altre specie di batteri, inclusi streptococco, strafilococco, Haemophilus e altri batteri Gram negativi sono diventati comuni, costituendo il 30-50% dei casi negli Stati Uniti [10].

Nel 2021 un autore cinese aveva già evidenziato, con una revisione retrospettiva, che in accordo con il cambio di spettro dei batteri nel Sud Est della Cina, lo strafilococco è diventato la causa più comune di congiuntivite neonatale grave in quella regione [11].

 

Bibliografia

1. Auriti C et al. Ophthalmia neonatorum in Italy: it is time for change. Ital J Pediatr.2021;47(1):238 [Medline]
2. Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Sexually Transmitted Infections Treatment Guidelines. Morbidity and Mortality Weekly Report Recommendations and Reports. Vol. 70. N. 4/2021 [Testo integrale]
3. Moore DL, MacDonald NE, Canadian Paediatric Society, Infectious Diseases and Immunization Committee. Preventing ophthalmia neonatorum. Paediatr Child Health. 2015 Mar;20(2):93-6 [Medline]
4. Committee on Infectious Diseases, American Academy of Pediatrics. Red Book 2021-2024 Report of the Committee on Infectious Diseases (32nd Edition), Gennaio 2021 
5. Franco S, Hammerschlag  MR. Neonatal ocular prophylaxis in the United States: is still necessary? Expert Rev Anti Infect Ther. 2023 May;21(5):503-511 [Medline]
6. Government of Canada. National Surveillance of Antimicrobial Susceptibilities of Neisseria gonorrhoeae 2015. Annual Summary Report - Public Health Agency of Canada. 2015
7. Weatherby T. Relative frequencies of ophthalmia neonatorum and congenital nasolacrimal duct obstruction. British Journal of General Practice. 2021;71(703):59 [Testo integrale]
8. Castro Ochoa K, Mendez MD. Ophthalmia Neonatorum. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 [Testo integrale]
9. Rowlands Snyder E et al. Universal ophthalmia neonatorum prophylaxis in Ontario: a cost-effectiveness analysis. CMAJ Open . 2023 Jan 17;11(1):E33-E39 [Medline]
10. Saadeh-Jackson S et al. Ophthalmia neonatorum due to Escherichia coli: A rare cause or an emerging bacterial etiology of neonatal conjunctivitis? Clin Case Rep. 2022 Aug; 10(8): e6201 [Medline]
11. Tang X et al. Severe ophthalmia neonatorum in Southwest China: a 5-year review of demographics, microbiological results, and risk factors. Int Ophthalmol (2022) 42:2185-2193 [Medline]

 

Data di pubblicazione: 07.09.2023

 
 
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