Menu
Nonostante la riduzione dell'incidenza di questa complicanza, l'alloimmunizzazione delle donne Rh negative in corso di gravidanze con partner Rh positivo rimane un'importante questione di salute, su cui mantenere attenta vigilanza in epoca pre- e post-natale.
Grazie alla immunoprofilassi l'incidenza sta diminuendo, ma rimane una importante causa di anemia fetale
Gli esami di routine da eseguire in gravidanza
Il controllo delle gravidanze complicate è possibile con test non invasivi che riducono i rischi per il feto
L'introduzione della trasfusione intrauterina ha nettamente migliorato il tasso di sopravvivenza fetale
Le donne Rh negative possono sviluppare in gravidanza una reazione anticorpale contro l'antigene D in caso di feto Rh positivo. La somministrazione profilattica di immunoglobuline anti-D secondo specifiche modalità e tempistiche può prevenire la produzione anticorpale e quindi la malattia nel feto.
Le raccomandazioni di linee guida per la profilassi anti-D prenatale in caso di eventi potenzialmente sensibilizzanti
Il razionale della profilassi anti-D prenatale di routine
Quando e a quali donne proporre la profilassi anti-D prenatale
Le modalità della profilassi anti-D postpartum
Gli effetti collaterali della somministrazione di immunoglobuline anti-D
Quando differenze del gruppo sanguigno possono creare rischi per il feto. Efficacia della profilassi anti-D in caso di incompatibilità del fattore Rh