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Interazioni con altri farmaci

 

In breve
L'assunzione di alcuni farmaci contemporaneamente ai contraccettivi ormonali ne può modificare la concentrazione ematica; viceversa l'assunzione di contraccettivi può  modificare gli effetti dei principi attivi contenuti nei farmaci. È importante conoscere le possibili conseguenze di queste interazioni sulla salute delle utilizzatrici.


 

L'interazione fra contraccettivi ormonali e altri farmaci è tema rilevante da conoscere e discutere con la donna in fase di counselling contraccettivo.
Una fonte rilevante di prove di efficacia è il documento Drug Interactions with Hormonal Contraception pubblicato nel 2018 da FSRH Faculty of Sexual & Reproductive Healthcare of the Royal College of Obstetricians & Gynaecologists [1]. Il tema più complesso, per la frequenza e rapidità delle novità, dell'interazione con le terapie antiretrovirali è affrontato anche sul sito dedicato dell'Università di Liverpool (UK) [2] e nel documento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Medical Eligibility Criteria for Contraceptive Use [3].
Nell'attività clinica è indispensabile raccogliere e fornire informazioni relative all'assunzione attuale e pregressa di farmaci così come di integratori, fitoterapici, farmaci da banco e sostanze stupefacenti (comprese sostanze psicotrope assunte a scopo ricreazionale e appartenenti alla categoria delle smart drugs o sostanze nootrope) per orientare la scelta sul contraccettivo più efficace e suggerire l'integrazione con contraccettivo di barriera quando necessaria.

Prima di valutare i singoli farmaci in relazione ai diversi contraccettivi ormonali vale la pena considerare i seguenti principi generali:

  • non sono segnalate interazioni farmacologiche in caso di contraccezione con IUD al rame o a rilascio di progesterone (LNG-IUS: levonorgestrel intrauterine device) né in quella con iniezione periodica di medrossiprogesterone acetato (DMPA- depot medroxyprogesterone acetate), dunque, in questi casi, è possibile rassicurare le donne utilizzatrici;
  • la maggior parte degli antibiotici ad ampio spettro non sono induttori enzimatici, di conseguenza non sono necessarie precauzioni contraccettive aggiuntive se non in relazione al rischio malassorbimento in caso di vomito o diarrea;
  • alle donne che fanno uso di farmaci teratogenici (come methotrexate, alcuni antiepilettici, retinoidi) va consigliata una contraccezione a elevata efficacia: Cu-IUD, LNG-IUS o impianto sottocutaneo a rilascio di progesterone, sia in corso di trattamento che dopo la sospensione per l'opportuno periodo di tempo.
 

Bibliografia

1. Faculty of Sexual and Reproductive Healthcare of the Royal College of the Obstetricians and Gynaecologists (FSRH). Clinical Guidance: Drug Interactions with Hormonal Contraception. London: RCOG 2019. [Testo integrale]
2. Sito web Università di Liverpool
3. World Health Organization. Medical  Eligibility Criteria for Contraceptive Use. Geneva: WHO, 2015 (5th edition). [Testo integrale]

 

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