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TVP e contraccettivi orali

Quantificare il rischio

Uno studio metanalitico [1] ha fornito una indicazione conclusiva nella controversia, sorta nel 1995, sul rischio di trombosi venose profonde (TVP) nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati (COC) contenenti progestinici di terza generazione.

Dopo le prime ricerche, che identificavano un aumento di rischio per TVP nelle utilizzatrici di COC di terza generazione, almeno 16 lavori successivi hanno confrontato seconda e terza generazione. La metanalisi [1] mostra che l'uso di COC di terza generazione comporta un rischio relativo di TVP di 1.7 volte rispetto ai COC di seconda generazione. Questo eccesso di rischio non dipende da fattori confondenti presenti negli studi.

Il rischio relativo (RR) indica quante volte l'incidenza di un evento è maggiore tra gli utilizzatori di un farmaco, rispetto ai non utilizzatori o agli utilizzatori di un altro farmaco.

Un RR pari a 1 significa che l'incidenza è la stessa nei due gruppi a confronto, un RR di 2 significa un raddoppio dell'incidenza, un RR di 0,5 significa un dimezzamento e così via.

L'incidenza rappresenta il numero di persone che sviluppano un determinato evento (ad es.: TVP) all'interno di una popolazione, entro un determinato intervallo di tempo.

Per comprendere l'entità del problema clinico, dobbiamo confrontare l'aumentato RR per TVP delle utilizzatrici di COC di terza generazione con quello di altre condizioni, simili o fisiologiche, alle quali le giovani donne possono trovarsi esposte.

 

Per una valutazione completa dei rischi occorre puntualizzare che le utilizzatrici di COC, sia di seconda sia di terza generazione, non sono ad aumentato rischio di infarto miocardico [4], mentre aumenta il rischio di ictus (RR 1.98, cioè un caso in più ogni 24.000 donne/anno) tra le utilizzatrici di qualunque tipo di COC [5].
 

E' stato rilevato che mentre dibattiamo sul rischio di eventi rari (da 1 a 10 su un milione), dovremmo ricordare che nella maggior parte del mondo il rischio di morte associato alla gravidanza è almeno mille volte maggiore [2].

Nel Regno Unito, alcune donne hanno intentato una azione giudiziaria contro tre case farmaceutiche produttrici di COC di terza generazione, ritenendo di essere state danneggiate dal mancato tempestivo ritiro dal commercio di questi prodotti nel momento in cui sono stati pubblicati i primi studi che ne hanno documentato gli effetti avversi. La English High Court ha respinto la loro richiesta di danni; un editoriale pubblicato sul British Medical Journal [6], nel criticare con criteri rigorosi il dispositivo della sentenza, documenta la netta distinzione esistente fra esito di una vicenda giudiziaria e indicazioni terapeutiche provenienti dalla ricerca, le uniche alle quali è opportuno che si riferiscano i professionisti.

Bibliografia

1. Kemmeren JM et al. Third generation oral contraceptives and risk of venous thrombosis: meta-analysis. BMJ 2001;323:131-4 [Testo integrale]
2. Drife JO. The third generation pill controversy ("continued"). BMJ 2001;323:119-20 [Medline]
3. Lewis G, Drife J eds. Why mother die: report of the confidential enquiry into maternal deaths in the United Kingdom 1994 - 1996. London: Stationery Office; 1998
4. Dunn N et al. Oral contraceptives and myocardial infarction: results of the MICA case-control study. BMJ 1999;318:1579-83 [Testo integrale]
5. Gillum LA et al. Ischemic stroke risk with oral contraceptives: a meta-analysis JAMA 2000;284:72-8 [Riassunto]
6. Skegg DCG. Oral contraceptives, venous thromboembolism, and the courts. BMJ 2002;325:504-505 [Testo integrale]

 
 
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