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La nascita pretermine in Emilia-Romagna 2004

I nati pretermine

I nati pretermine rappresentano una popolazione a rischio di mortalità e morbosità neonatali. In Italia, secondo i dati più recenti (2003) del Certificato di assistenza al parto (CeDAP) elaborato dal Ministero della salute (una rilevazione che copre circa 84% delle nascite), pesi inferiori ai 1500g si osservano in 0.9% dei nati, 5,8% ha un peso compreso tra 1500g e 2499g, 86,5% ha un peso tra 2500g e 3999g, quasi 6% dei nati supera i 4000g di peso alla nascita; i nati a termine con peso inferiore ai 2500g costituiscono 2% dei nati a termine [1].

Dei nati pretermine, quelli con peso alla nascita molto basso (inferiore a 1500g) costituiscono una popolazione con elevate mortalità e morbosità, che richiede elevati impegni assistenziale e di risorse. L'accesso alle cure per queste nascite pretermine "rappresenta un elemento qualificante della rete dei servizi ostetrici e neonatali ed un fattore determinante la sopravvivenza e la qualità della sopravvivenza. Sia in Europa che in Italia, sono presenti differenti modelli organizzativi dei servizi perinatali. In alcune aree, l'assistenza per gravidanze, parti e neonati ad alto rischio è centralizzata in poche strutture; in altre aree, l'assistenza viene invece garantita da più centri, anche di piccole dimensioni" [2].

In Italia, una analisi dettagliata delle caratteristiche assistenziali e degli esiti nei nati pretermine di peso molto basso è ora disponibile per la Regione Lazio [2] e per la Regione Emilia-Romagna.

In quest'ultima regione, per iniziativa della Sezione dell'Emilia-Romagna della Società italiana di neonatologia, è stata realizzata una raccolta di informazioni demografiche, antropometriche e cliniche in grado di fornire gli indicatori della assistenza ai nati di peso inferiore a 1500g. Con il contributo della Direzione generale sanità e politiche sociali, è stato successivamente costruito un flusso informativo in tempo reale, al quale collaborano attualmente tutte le unità di terapia intensiva neonatale della regione.

Le informazioni di questo flusso relative al 2004 sono ora raccolte nel documento La nascita pre-termine in Emilia-Romagna. Rapporto 2004 [3], il cui testo integrale è disponibile gratuitamente attraverso il link in bibliografia.

Nel Rapporto, i dati dell'Emilia-Romagna sono confrontati con quelli registrati in Vermont Oxford Network, un gruppo collaborativo non-profit di professionisti dedicato al miglioramento della qualità e della sicurezza dell'assistenza neonatale. Al network, fondato nel 1988, contribuiscono attualmente 485 unità di terapia intensiva neonatale in USA, Canada, Europa, Asia, Africa e Medio Oriente.

In Emilia-Romagna, nel 2004, sono stati registrati 378 neonati di peso inferiore a 1500g, poco meno di 1% dei 37.823 nati (dati schede dimissione ospedaliera, SDO); il Rapporto comprende 95,9% dei nati pre-termine registrati dal Certificato di assistenza al parto (CeDAP). I principali indicatori socio-demografici relativi alle madri sono sovrapponibili a quelli della popolazione generale dei nati: 20,8% delle madri è nato in un paese diverso dall'Italia; 34,7% ha una scolarità uguale o inferiore alla licenza di scuola media inferiore.

Bibliografia

1. Ministero della Salute. Certificato di assistenza al parto (CeDAP). Analisi dell'evento nascita - Anno 2003. Roma: Ministero della Salute; 2005 [Testo integrale]
2. Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio. Progetto regionale sui parti e nati pretermine. Sintesi dei risultati. Anni 2003-2004. Roma: Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio; 2006 [Testo integrale]
3. Regione Emilia-Romagna. La nascita pre-termine in Emilia-Romagna. Rapporto 2004. Bologna: Agenzia sanitaria regionale Dossier 131; 2006 [Testo integrale]

 
 
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