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Secondo il 1° Rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) [1], nel 2003 98.6% dei nati in Emilia-Romagna presentava un punteggio di Apgar a 5' normale (8-10). Il 2.3% dei neonati è stato sottoposto a rianimazione neonatale, 1.5% a ventilazione e 0.8% a intubazione. L'intubazione ha riguardato 27.2% dei nati di peso inferiore a 1500 grammi, 1.8% di quelli di peso compreso tra 1500-2499 grammi e 0.4% di quelli di peso superiore a 2500 grammi.
Il parto pretermine è più frequente fra le donne con bassa scolarità (8,1%) rispetto alle donne con diploma di scuola superiore (7.2%) e alle donne laureate (6.9%) e fra le donne con cittadinanza straniera (8.5%) rispetto alle donne di cittadinanza italiana (7.2%). Le donne che partoriscono prima del termine hanno un tasso di ricovero di 30.9% rispetto a 8.4% di quelle che partoriscono a termine. Si conferma quindi l' associazione, univocamente documentata in letteratura, tra nascita pretermine e alcuni indicatori di svantaggio sociale e culturale.
La rilevazione attraverso il CedAP del dato di natimortalità costituisce un significativo contributo alla conoscenza del fenomeno, considerata la carenza degli altri flussi informativi. Il valore di 3.7‰ sembra ridimensionare il risultato della elaborazione ISTAT che per l'anno 2001 riportava un tasso di 4.2‰ (pìù elevato di quello pari a 3.6‰ registrato nel Nord Italia).
Data di pubblicazione: 11.12.2008