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Donazione del sangue del cordone ombelicale

 

Chi può donare il sangue cordonale?

 

Per donare il sangue del cordone ombelicale (SCO) è necessario essere in buone condizioni di salute. Le informazioni generali vengono fornite tramite scheda informativa che i genitori dovranno leggere, prima dell'insorgere del travaglio, preferibilmente durante il terzo trimestre di gravidanza.
Successivamente sarà richiesta la sottoscrizione del consenso informato alla donazione SCO.
Le informazioni sulle condizioni di salute della coppia vengono raccolte in un questionario anamnestico atto a identificare condizioni cliniche e comportamenti a rischio che precludono la donazione del SCO. Il questionario viene somministrato da personale formato nel corso di un colloquio dedicato con la coppia aspirante alla donazione [1].
Altri criteri di esclusione sono di natura ostetrico/neonatale e vengono valutati dal personale medico ostetrico durante la gestazione e al momento del parto, i principali sono:

  • febbre peri partum (febbre >38°C);
  • rottura delle membrane da oltre 12 ore;
  • età gestazionale inferiore alle 37 settimane compiute;
  • presenza di vescicole in forma attiva di Herpes tipo 2;
  • eclampsia e preeclampsia;
  • distress fetale;
  • malformazioni congenite del neonato;
  • liquido amniotico significativamente tinto di meconio;
  • Apgar < 7 al 1° min.
 

Escludono inoltre la conservazione criteri laboratoristici legati alla modalità di raccolta che possono esporre l'unità a contaminazione microbica o alla formazione di aggregati capaci di innescare la cascata coagulativa, valori volumetrici o cellulari del campione raccolto non adeguati, eventi avversi nel sistema di trasporto, di manipolazione o di congelamento [2].
La valutazione delle donatrici/coppie deve essere svolta in conformità alle disposizioni vigenti (D.M. 2 novembre 2015, D. Lgs. 25 gennaio 2010 n. 16 e successivi) [3,4].

Per accertare l'idoneità al bancaggio dell'unità è necessario documentare [1]:

  • un'anamnesi della madre, del padre e delle rispettive famiglie, al fine di identificare eventuali alterazioni genetiche, malattie infettive o neoplastiche;
  • le informazioni relative alla gravidanza in corso e allo stato di salute del feto;
  • eventuali comportamenti a rischio per la trasmissione di malattie infettive;
  • eseguire, su un campione di sangue materno raccolto al momento del parto, la ricerca dei marcatori infettivologici previsti dalla normativa vigente.
 

Nelle linee guida nazionali per l'accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale [1] sono stati stabiliti specifici criteri per l'anamnesi e i successivi controlli.

Il Consiglio d'Europa pubblica la seconda edizione (2016) della Guida "Umbilical Cord Blood Banking - A guide for Parents" redatta da esperti del Comitato Europeo per i trapianti di organi per fornire informazioni chiare, precise ed equilibrate sull'uso del sangue cordonale.

La Regione Emilia-Romagna tratta l'argomento nell'opuscolo informativo "La donazione del sangue del cordone ombelicale. Le cose da sapere per prendere la decisione giusta".

 
 
 

Data di pubblicazione: 20.12.2022

 
 
  1. SaperiDoc
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