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Donazione del cordone ombelicale

Questioni etiche

 

Da un punto di vista etico il tema della raccolta, conservazione e del successivo utilizzo del sangue di cordone ombelicale (SCO) è stato considerato sotto vari aspetti:

  • l'origine delle cellule e il modo con cui esse sono derivate. Le informazioni che circolano attraverso i media spesso non distinguono tra cellule staminali da sangue cordonale e cellule staminali embrionali per le quali vengono sollevati importanti problemi di natura etica. Questi problemi per le staminali da SCO non sussistono, dal momento che queste sono cellule staminali adulte e il loro prelievo non comporta rischi per il soggetto dal quale derivano [1];
  • l'efficacia terapeutica. In molti pareri dei comitati nazionali per la bioetica viene evidenziato il valore terapeutico offerto dalla donazione solidaristica [2,3] e i limiti in termini di efficacia della conservazione autologa;
  • il confronto tra modelli gestionali pubblici e privati.
 

Altre questioni ancora aperte in diverse nazioni riguardano in particolare [4]:

  • il consenso informato: trattandosi di un consenso surrogato, è in discussione la necessità di richiederlo al donatore una volta raggiunta la maggiore età
  • l'utilizzo ai fini di ricerca del campione in caso di inidoneità acquisita dopo il congelamento
  • l'approvazione del comitato etico, necessaria per fornire chiare indicazioni sul tipo di ricerca effettuata con il materiale biologico
  • i finanziamenti, dal momento che alcune società private offrono incentivi finanziari al personale sanitario capace di reclutare clienti e un bonus basato sul numero di unità raccolte
  • la tracciabilità e la tutela dei dati personali, in quanto i campioni e i dati a essi associati non sono realmente anonimi, ma codificati e possono essere decodificati con opportune procedure
  • la pubblicità ingannevole e il conflitto di interessi; i materiali pubblicitari delle società private, in alcuni casi, non fanno distinzione fra le indicazioni per il trapianto con cellule staminali emopoietiche allogeniche e quelle con le cellule staminali autologhe; sovrappongono i progressi della ricerca sulle cellule staminali embrionali pluripotenti utilizzate nella medicina rigenerativa - ma non per i trapianti di midollo osseo - con quelli sulle cellule staminali emopoietiche; non dichiarano che le cellule staminali emopoietiche o altre popolazioni di cellule, impiegate in molti studi su malattie dell'adulto, sono raccolte dal midollo osseo del paziente stesso e utilizzano termini in riferimento alla conservazione autologa quali "assicurazione biologica, unica opportunità nella vita, protezione per la sua vita...", generando nei futuri genitori un ingiustificato senso di ansia o di colpa [5]
  • la commercializzazione, che confligge con quanto affermato dall'art. 21 della Convenzione di Oviedo [6] per cui "il corpo umano e le sue parti non devono essere, come tali, fonte di profitto": così come non è possibile acquistare o vendere sangue o organi, allo stesso modo non si può trarre un indebito profitto dalla conservazione delle cellule staminali
  • il ruolo dei professionisti [7]; gli interrogativi principali a cui alcuni paesi devono ancora rispondere sono se i professionisti abbiano l'obbligo etico di assecondare la raccolta autologa e l'obbligo di proporre la raccolta autologa a donne che non ne facciano richiesta [8] e di quali responsabilità debbano farsi carico all'interno di sistemi pubblici mentre svolgono attività inerenti a iter privati.
 

Altre questioni etiche riguardano l'illecito deontologico; proprio in Italia, dove la conservazione autologa non è autorizzata, sono innumerevoli i casi in cui le coppie vengono a conoscenza della conservazione autologa dello SCO tramite locandine esposte o materiale informativo distribuito in studi medico professionali. In base al Codice di deontologia medica [9] "È compito del medico la promozione della cultura della donazione di organi, tessuti e cellule anche collaborando alla idonea informazione ai cittadini...il medico singolo o componente di associazioni scientifiche o professionali non deve concedere avallo o patrocinio a iniziative o forme di pubblicità o comunque promozionali a favore di aziende o istituzioni relativamente a prodotti sanitari o commerciali."

La conservazione autologa sovverte completamente il concetto di donazione volontaria, gratuita, anonima e consapevole, intesa come patrimonio sociale per la vita, come fondamentale elemento di consolidamento dei rapporti civili e, non ultimo, come risorsa del sistema sanitario fino ad oggi insostituibile al fine di garantire a tutti i cittadini la possibilità di fruire di determinati trattamenti terapeutici, nel rispetto dei basilari principi di equità e di pari opportunità di accesso alle cure. È molto importante sottolineare che le mamme che scelgono la strada della conservazione autologa devono essere informate e consapevoli del fatto che, nel caso in cui il proprio figlio avesse bisogno di un trapianto di cellule staminali emopoietiche, sarebbe necessario ricorrere a cellule donate da genitori che hanno scelto la donazione pubblica [10].

La American Academy of Pediatrics sottolinea che il SCO donato è disponibile per chiunque. Le banche di SCO pubbliche nazionali e internazionali sono a disposizione di bambini con malattie potenzialmente letali in tutto il mondo che hanno bisogno di un donatore di cellule staminali. La donazione autologa, invece,  potrebbe eventualmente soddisfare le esigenze di una sola famiglia.

Il gruppo europeo Ethics in Science and New Technologies (EGE) [12] ha adottato il 16 marzo 2004 il parere n. 19 sugli aspetti etici della banca di SCO. Il EGE è una entità indipendente, multidisciplinare e pluralista, composta da dodici membri. Il suo ruolo è quello di consigliare la Commissione su come i valori etici della società europea possano essere presi in considerazione nello sviluppo scientifico e tecnologico promosso dalle politiche comunitarie. Le implicazioni etiche di banche pubbliche del sangue cordonale sono le stesse di qualsiasi banca dei tessuti: integrità del corpo, rispetto della privacy e della riservatezza dei dati, promozione della solidarietà, equità nell'accesso all'assistenza sanitaria e alle informazioni e consenso dei donatori. Il Gruppo insiste sul fatto che "qualsiasi tipo di pubblicità fatta dalle banche commerciali del sangue cordonale deve essere adeguatamente controllata dalle autorità pubbliche" [13]. 

 

Bibliografia

1. European Commission. European Group on Ethics in Science and New Technologies. Ethical aspects of umbilical cord blood banking. J Int Bioethique 2005;16:169-71 [Medline]
2. Ruling of the Bioethics Commission at the Federal Chancellery. Report of the Bioethics Commission regarding Umbilical Cord Blood Banking Collecting Stem Cells from Umbilical Cord Blood. 2008 [Testo integrale]
3. Comitato Nazionale per la Bioetica. Mozione del Comitato Nazionale per la Bioetica sulla raccolta e la conservazione di cellule staminali derivate da cordone ombelicale. Luglio 2007 [Testo integrale]
4. Petrini C. Umbilical cord blood collection, storage and use: ethical issues. Blood Transfus 2010;8:139-48 [Medline]
5. Fisk NM et al. Public-private partnership in cord blood banking. BMJ 2008;336:642-4
6. Council of Europe. Convention on Human Rights and Biomedicine. Oviedo, 1997 [Testo integrale]
7. Agenas. Codice deontologico dell'ostetrica/o 2010 [Testo integrale]
8. Fox NS et al. Ethical considerations in umbilical cord blood banking. Obstet Gynecol 2008;111:178-8 [Medline]
9. Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Codice di deontologia medica. 2006 [Testo integrale]
10. Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali. Uso appropriato delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale - elementi informativi essenziali. 2009 [Testo integrale]
11. Shearer TW et al. Cord Blood Banking for Potential Future Transplantation. Pediatrics 2017;140:e20172695 [Testo integrale]
12. European Commission. EGE - European Group on Ethics in Science and New Technologies. [Sito web] Ultimo accesso 28/12/2022
13. Commissione europea. The European Group on Ethics makes public its Opinion on the ethical aspects of umbilical cord blood banking. 2004 [Sito web] Ultimo accesso 28/12/2022

 

Data di pubblicazione: 28.12.2022

 
 
  1. SaperiDoc
Direzione generale cura della persona, salute e welfare
Via Aldo Moro 21, Bologna