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Pre-eclampsia: quale rischio che si presenti anche alla gravidanza successiva?

 
 

L'argomento, affrontato nella sezione del sito Saperidoc dedicata ai disordini ipertensivi in gravidanza, è al centro di due studi pubblicati di recente che però vanno in direzioni diverse.

Un primo studio, comparso nel numero di maggio 2012 di Paediatric and Perinatal Epidemiology [1], ha analizzato prevalenza, fattori di rischio e mortalità per pre-eclampsia in un arco di tempo di 40 anni. La ricerca, condotta in Norvegia, ha incluso 2.416.501 donne che hanno partorito fra 1967  e 2008 e ha mostrato un aumento della prevalenza di pre-eclampsia fra 1967 e 1999 e un declino dopo tale data, con un prevalenza totale di 3%. Il tasso di pre-eclampsia è aumentato fra le donne più giovani (<25 anni) maggiormente che fra quelle di età ≥35 anni, fra le quali l'eccesso di rischio è diminuito in misura statisticamente significativa negli anni 1999-2008 (il rischio relativo fra le donne di età ≥35 anni, rispetto a quelle di età <25 anni, era 2.4 [intervallo di confidenza al 95%, IC 95%: 2.1, 2.7] negli anni 1967-1976 ed è sceso a 1.2 [IC 95%: 1.1, 1.3] negli anni 1999-2008). Fra le donne pre-eclamptiche, il tasso di natimortalità è diminuito da  57,6 per 1000 in 1967-1971 a 5,1 per 1000 in 2004-2008, mentre il tasso di mortalità neonatale è diminuito nello stesso intervallo temporale da 19,5 per 1000 a 3,1 per 1000. In questo studio, il rischio di ricorrenza di pre-eclampsia è risultato complessivamente 10.5 [IC 95%: 10.1, 10.8], ancora più elevato quando associato a parto pretermine (rischio relativo di parto pretermine e pre-eclampsia pari a 49.0 [IC 95%: 44.4, 54.1] in donne con pre-eclampsia e parto pretermine nella prima gravidanza rispetto alle donne senza pre-eclampsia nella prima gravidanza). 

A conclusioni diverse arriva invece un altro studio, condotto nei Paesi Bassi e di prossima pubblicazione in British Journal of Obstetrics and Gynaecology [2]. In questa coorte retrospettiva sono state identificate 351 donne con malattia ipertensiva in gravidanza e parto pretermine (34-37 settimane) fra gennaio 2000 e dicembre 2002 ed è stata valutata la ricorrenza di ipertensione nelle 189 (54%) di queste donne che hanno avuto una successiva gravidanza, con una perdita al follow-up pari a 97 donne (19%). Una ricorrenza di ipertensione è stata osservata in 96 donne [51%, intervallo di confidenza al 95%: 43, 58], 17 delle quali [9%, intervallo di confidenza al 95%: 5, 14] hanno partorito prima di 37 settimane di età gestazionale.

Le discordanze registrate fra i risultati dei due studi possono trovare spiegazioni differenti: la diversa dimensione del campione e il diverso disegno dello studio (di popolazione il primo, basato sul registro nascite nazionale; su base ospedaliera multicentrica il secondo); il diverso arco temporale considerato per il reclutamento dei casi e le modifiche delle caratteristiche assistenziali intervenute contestualmente (40 anni il primo; due anni il secondo); possibili differenze nella composizione della popolazione. Anche se la stima del rischio di ricorrenza dell'ipertensione in gravidanza e della nascita pretermine a essa associata è ancora imprecisa, sappiamo che questa condizione, non trattata, grava negativamente sull'esito della gestazione.

 
 

Bibliografia

[1] Klungsøyr K et al. Secular trends in the epidemiology of pre-eclampsia throughout 40 years in Norway: prevalence, risk factors and perinatal survival. Paediatr Perinat Epidemiol 2012;26:190-8
[2] van Oostwaard M et al. Prediction of recurrence of hypertensive disorders of pregnancy between 34 and 37 weeks of gestation: a retrospective cohort study. BJOG 2012; DOI: 10.1111/j.1471-0528.2012.03312.x

 
 
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