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Alimentazione

 

Olio di palma nel latte artificiale

 
 

In dicembre 2014 sono entrate in vigore le nuove regole sull'etichettatura degli alimenti previste dall'Unione Europea, che, fra le altre cose, prevede che l'origine dei grassi vegetali aggiunti nei latti artificiali venga specificato nelle etichette [1]. È solo da pochi mesi, quindi, che la presenza di olio di palma è chiaramente indicato su questi prodotti destinati all'infanzia.

L'olio di palma, frequentemente utilizzato a causa del suo costo contenuto nelle preparazioni alimentari industriali (come i biscotti), per l'elevato contenuto di acidi grassi saturi è ritenuto poco salubre; è infatti nota l'associazione fra assunzione di grassi saturi e aumentato rischio di eventi cardiovascolari mortali e non [2]. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che l'assunzione di acidi grassi saturi sia inferiore al 10% delle calorie giornaliere, meno del 7% in soggetti a rischio di patologia cardiovascolare [3].

Una revisione sistematica con metanalisi dei risultati di 51 studi ha rilevato il legame fra dieta ricca di olio di palma e alterazione di parametri laboratoristici predittivi di patologia cardiovascolare, quali livello elevato di colesterolo totale, colesterolo HPL, LDL, VLDL, apolipoproteina A-I e apolipoproteina B rispetto a una dieta ricca di acidi grassi polinsaturi; l'associazione non è significativa nei giovani e in chi assume una bassa quantità totale di grassi [4]. Un'altra revisione sistematica di bassa qualità - metodo di ricerca e selezione delle prove di efficacia non definito, nessuna sintesi dei risultati - conclude al contrario che in un soggetto con alimentazione bilanciata l'assunzione di olio di palma non si associa a maggiori rischi cardiovascolari [5]. Non abbiamo identificato alcuno studio che abbia studiato l'associazione fra dieta ricca di olio di palma e eventi cardiovascolari clinicamente rilevanti.

Il latte umano è composto da acidi grassi che per 23% derivano da acido palmitico e per 34% da acido oleico. L'acido palmitico, molto comune in animali e piante, si trova anche nell'olio di palma (ottenuto dal frutto della palma) e nell'oleina di palma (derivata dall'olio di palma), mentre nell'olio di semi di palma o olio di palmisto si ritrova prevalentemente acido laurico. 

L'acido palmitico viene meglio assorbito nella forma 2 monogliceride, meno quando è presente come acido palmitico libero. L'acido palmitico contenuto nel latte umano è in larga parte (circa 70%) presente esterificato nella posizione sn-2, mentre negli oli vegetali, incluso quello di palma, l'acido palmitico è prevalentemente esterificato in posizione sn-1 e sn-3; quest'ultimo, idrolizzato dalle lipasi, arriva nell'intestino in forma libera e qui forma dei complessi con il calcio scarsamente assorbibili [6,7]. È quindi possibile che acidi grassi derivati da oli vegetali siano meno assorbiti di quelli contenuti nel latte umano.
Un piccolo studio randomizzato -  RCT con cross over degli interventi condotto su 11 lattanti (1-5 mesi) - ha comparato l'assorbimento di grassi (misurato valutando la differenza fra la quantità di grassi assunti con il latte e la quantità trovata nelle feci) di un latte artificiale la cui fonte di grassi era una miscela di olio di cocco e olio di soia con quella di un latte artificiale la cui fonte di grassi era una miscela di oleina di palma e olio di soia. L'assorbimento di grassi era migliore nel latte artificiale privo di oleina di palma (95.2 ± 1.1 % vs. 90.6 ± 1.6%) [7].

Alcuni studi segnalano inoltre il rischio che l'aggiunta di derivati dell'olio di palma nel latte artificiale si associ a ridotto assorbimento di calcio, con conseguente maggiore rischio di osteroporosi nei bambini alimentati con questi latti. Un RCT ha valutato la mineralizzazione ossea in due gruppi di lattanti sani a termine che ricevevano da 2 settimane a 6 mesi di vita latte artificiale contenente la stessa quantità di calcio e vitamina D; il latte offerto al gruppo di intervento conteneva oleina di palma, quello del gruppo di controllo no [8]. La crescita staturo-ponderale e la quantità di latte artificiale consumata veniva misurata mensilmente, la mineralizzazione e la densità ossea a tempo 0, 3 e 6 mesi. Mentre non si rileva nessuna differenza statisticamente significativa nei due gruppi in termini di quantità di latte assunto e accrescimento staturo-ponderale, sia la mineralizzazione che la densità ossea a 3 e 6 mesi è ridotta in maniera statisticamente significativa nel gruppo che riceve il latte contenente oleina di palma (Figura). L'interpretazione dei risultati dello studio è stato oggetto di discussione per la difficile interpretazione, in assenza di standard di normalità, della densità minerale ossea nei bambini [9]. Una successiva revisione sistematica ha ribadito che l'uso di latte artificiale addizionato di oleina di palma si associa a minore assorbimento intestinale di grassi, calcio, acido palmitico, determinando un minore contenuto minerale osseo rispetto all'uso di latte artificiale non addizionato di oleina di palma [10]. La revisione sistematica ha incluso 9 RCT condotti su lattanti arruolati subito dopo la nascita e fino a 192 giorni di vita; in 4 il latte senza oleina di palma era addizionato di Betapol (un grasso sintetico che mima l'acido palmitico contenuto nel latte materno, esterificato cioè in posizione sn-2).

Infine un RCT condotto in Brasile ha comparato l'effetto su un gruppo di 33 bambini a termine sani (età all'arruolamento fra 84 e 156 giorni) di un latte in polvere contenente oleina di palma, olio di semi di palma e olio di colza come fonti di grasso e un latte in polvere privo di questi grassi. Entrambe le formula erano arricchite con acido arachidonico e acido docosaesanoico [11]. Lo studio analizza assorbimento e ritenzione di calcio e assorbimento di grassi solo nei lattanti maschi (il sistema di raccolta delle urine e delle feci per eseguire i test era possibile solo in questi): il numero di bambini analizzati è quindi di 17 (8 nel gruppo oleina di palma e 9 nel gruppo no oleina di palma). Lo studio era disegnato per avere una fase di cross-over (un alternarsi dell'intervento nei due gruppi dopo alcuni giorni di wash out), ma - avendo evidenziato una fase di trascinamento - solo i dati relativi al primo periodo sono riportati. Gli autori riportano che non c'è alcuna differenza fra i due gruppi in termini di assorbimento di calcio, ma il gruppo che assume latte senza oleina di palma ha maggiore ritenzione del calcio assorbito. La quantità di grassi assorbita non è differente nei due gruppi, anche se si ritrova meno grasso nelle feci del gruppo no oleina di palma. Sulla base di questi risultati gli autori concludono per un effetto protettivo in termini di migliore assorbimento di grassi e di calcio della formula non contenente oleina di palma. La validità di queste conclusioni è scarsa: i piccoli numeri, la non coerenza della direzione degli esiti considerati, il fatto che lo studio prevedesse la sospensione di qualunque allattamento nel periodo di osservazione, oltre al fatto che i finanziamenti provenissero dalla ditta che produce il latte non contenente derivati dell'olio di palma, rendono i risultati dello studio, e la sua stessa ideazione, quantomeno problematici.

In sintesi, grazie al nuovo sistema di etichettatura sappiamo per tutti, o quasi, i latti commercializzati in Italia se questi contengono o meno olio di palma e suoi derivati. Gli effetti di questo sulla salute dei lattanti non sembrano essere provati alla luce dei pochi e spesso mal disegnati studi disponibili.

Anche il tentativo di far riconoscere all'agenzia europea per la sicurezza degli alimenti il Betapol (acido grasso di sintesi esterificato in posizione sn2) come prodotto in grado di migliorare l'assorbimento di grassi e di calcio è fallito, dal momento che EFSA ha valutato che gli studi a supporto di questo health claim sono insufficienti e non probanti [6,12].

 
 
Figura. Densità minerale ossea in bambini nutriti con latte artificiale contenente o privo di oleina di palma.
Figura. Densità minerale ossea misurata a tempo zero, 3 e 6 mesi in bambini nutriti con latte artificiale contenente (linea tratteggiata) o privo di (linea continua) oleina di palma [8]. (clicca sulla figura per ingrandire)
 
 
 

Bibliografia

1. Regolamento UE n. 1169/2011 del parlamento europeo e del consiglio del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori [Testo integrale] 
2. Hu FB et al. Dietary fat intake and the risk of coronary heart disease in women. New England Journal of Medicine 1997;337:1491-9 [Medline] 
3. Joint WHO/FAO Expert Consultation on Diet, Nutrition and the Prevention of Chronic Diseases (2002 : Geneva, Switzerland) Diet, nutrition and the prevention of chronic diseases: report of a joint WHO/FAO expert consultation, Geneva, 28 January -- 1 February 2002 [Testo integrale] 
4. Fattore E, et al. Palm oil and blood lipid-related markers of cardiovascular disease: a systematic review and meta-analysis of dietary intervention trials. Am J Clin Nutr 2014;99:1331-50 [Medline]  
5. Odia OJ, et al. Palm oil and the heart: A review. World J Cardiol 2015;7:144-9 [Medline]  
6. Crawley H, Westland S. Infant milks in the UK A practical guide for health professionals. First steps Nutrition Trust. January 2015 [Testo integrale]  
7. Nelson SE, et al. Palm olein in infant formula: absorption of fat and minerals by normal infants. Am J Clin Nutr 1996;64:291-6 [Medline] 
8. Koo WW, et al. Reduced bone mineralization in infants fed palm olein-containing formula: a randomized, double-blinded, prospective trial. Pediatrics 2003;111:1017-23 [Medline]
9. Clandinin MT,et al. Reduced bone mineralization in infants fed palm olein-containing formula: a randomized, double-blinded, prospective trial. Pediatrics 2004;114:899-900 [Medline] 
10. Koo WW, et al. Palm olein in the fat blend of infant formulas: effect on the intestinal absorption of calcium and fat, and bone mineralization. J Am Coll Nutr 2006;25:117-22 [Medline] 
11. Leite ME, et al. Calcium and fat metabolic balance, and gastrointestinal tolerance in term infants fed milk-based formulas with and without palm olein and palm kernel oils: a randomized blinded crossover study. BMC Pediatr 2013;13:215 [Medline]
12. EFSA. Scientific Opinion on the substantiation of a health claim related to beta-palmitate and increased calcium absorption pursuant to Article 14 of Regulation (EC) No 1924/20061 EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA) 2, 3 European Food Safety Authority (EFSA), Parma, Italy 2011 [Testo integrale]

 
 
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