Menu
L'Unicef ha rilevato che la pratica delle MGF è nel complesso diminuita negli ultimi tre decenni. Nei 31 paesi con dati di prevalenza rappresentativi a livello nazionale, circa 1 su 3 ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni oggi ha subito la pratica contro 1 su 2 nel 1990. Tuttavia, non tutti i paesi hanno compiuto progressi e il ritmo della diminuzione è stato irregolare. Il progressivo calo delle MGF tra le ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni si è verificato in paesi con diversi livelli di prevalenza di MGF, tra cui Burkina Faso, Egitto, Kenya, Liberia e Togo.
L'UNFPA (United Nation Population Fund), che si avvale di dati provenienti da sondaggi condotti in 24 paesi e di analisi statistiche, conferma che sono stati compiuti progressi significativi e la pratica è in diminuzione nella maggior parte dei paesi in cui è prevalente. Tuttavia, questi progressi non sono sufficienti per raggiungere il target dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di eliminare la pratica entro il 2030. La maggior parte di questi paesi presenta un tasso di crescita demografico elevato, il che significa che il numero di ragazze sottoposte a MGF continuerà a crescere se la pratica continua ai livelli attuali. Se gli sforzi per porre fine alle MGF rimangono gli stessi, il numero di ragazze a rischio aumenterà da 4,3 milioni nel 2023 a 4,6 milioni entro il 2030 ("UNFPA Technical Brief").
Nel 2021 in 31 Paesi con dati rappresentativi a livello nazionale, il 34% delle ragazze adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha subito una qualche forma di MGF, rispetto al 41% del 2011. Tuttavia, in alcuni paesi, le mutilazioni genitali femminili sono ancora quasi universali, con circa il 90% delle ragazze a Gibuti, Guinea, Mali e Somalia. In circa la metà dei paesi, le MGF sono eseguite in età sempre più giovane, riducendo le possibilità di intervenire (dati su OnuItalia.com).
Le MGF infatti rimangono molto diffuse in Nigeria e stanno aumentando fra le ragazze nigeriane da 0 a 14 anni. Secondo i dati del Nigeria Demographic and Health Survey, i casi sono aumentati dal 16,9% del 2013 al 19,2% nel 2018. Con un numero stimato di 19,9 milioni di sopravvissute, in Nigeria si registra il terzo numero più elevato di donne che sono state sottoposte a mutilazioni genitali femminili nel mondo.