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Female Genital Mutilation/Cutting: What might the future hold?, UNICEF, New York, 2014.
L'UNICEF quantifica in questo nuovo rapporto la tendenza verso la diminuzione della pratica di C/MGF di un terzo rispetto a tre decenni fa. Tuttavia, il ritmo del cambiamento è irregolare. Il declino è particolarmente evidente in alcuni paesi a bassa prevalenza, tra cui Benin, Camerun, Ghana e Togo. Tra i paesi con maggiore prevalenza, la riduzione più sensibile è stata registrata in Kenya e Repubblica Unita di Tanzania dove, trent'anni fa, i livelli di prevalenza tra le adolescenti erano tre volte superiori a quelli che sono oggi. Nella Repubblica Centrafricana, Iraq, Liberia e Nigeria, la prevalenza è scesa di più della metà. Tuttavi ain altri paesi le praticeh restano molto diffuse: in Gibuti, Egitto, Guinea e Somalia la pratica continua a interessare oltre il 90 per cento della popolazione femminile.
Female Genital Mutilation/Cutting: Data and Trends, PBE, UPDATE 2014
Il Population Reference Bureau ha aggiornato nel 2014 i dati delle indagini statistiche DHS sulla distribuzione delle MGF nei paesi di origine. Il rapporto sottolinea l'importanza dellevariazioni locali dei tassi di prevalenza all'interno di uno stesso paese, mostrando come la diffusione delle MGF sia spesso collegata ad interazioni sociali comunitarie che vanno al di là dei confini nazionali. E' questo un dato di cui tenere conto quando, nei contesti migratori, si calcola la percentuale di donne sottoposte a MGF solamente in base alla loro provenienza nazionale.
Seminario Afro-arabo di esperti, Norme legislative per la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili, Roma, NPWJ, 2004.
Il volume raccoglie gli atti del seminario del Cairo (21-23 giugno 2003), finalizzati alla definizione di legislazioni efficaci nella prevenzione delle MGF, nell'ambito della campagna internazionale "STOP FGM", organizzata da AIDOS con No Peace Without Justice [Non C'e Pace Senza Giustizia] (NPWJ) e con l'Egyptian Society for the Prevention of Harmful Practices (ESPHP)
. Le relazioni sono suddivise in diverse sezioni: Mgf, religione, etica, antropologia; programmi per la prevenzione delle Mgf; la Campagna "STOP FGM"; l'uso della legge per prevenire le Mgf; la presentazione di alcuni studi di caso; ecc.
Female genital mutilation in the European Union and Croatia. EIGE, 2013
L'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere ha pubblicato un nuovo rapporto sulle mutilazioni genitali femminili nell'UE, elaborato su richiesta della Vicepresidente Reding, dove si evidenzia come tali pratiche siano presenti anche nei paesi europei dove risiedono migliaia di donne, ragazze e bambine che vi sono state sottoposte prima di trasferirsi o durante un soggiorno al di fuori dei suoi confini.
Secondo la relazione, esistono vittime o potenziali vittime in almeno 13 paesi dell'Unione, tra i quali l'Italia. Si stima che nel nostro Paese, dove sono in vigore disposizioni specifiche di diritto penale contro le mutilazioni genitali femminili, risiedano 35.000 donne che hanno subito questa pratica e 1.000 ragazze e bambine che rischiano di esserne vittime.
MUTILAZIONI GENITALI E SALUTE RIPRODUTTIVA della donna immigrata in Umbria
A cura di Carlotta Bagaglia - Sabrina Flamini - Maya Pellicciari - Chiara Polcri, Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, Perugia, Giugno 2014
Interessante e recente indagine di carattere locale ma con un'impostazione etnoantropologica di ampio respiro teorico. La ricerca sul territorio, svolta attraverso metodologie qualitative di stampo etnografico, offre oltre all'aggiornamento sui dati ampi stralci dalle interviste narrative e dai diari di campo che restituiscono la viva voce delle donne ma anche quella delle operatrici che le incontrano nei servizi.