I servizi consultoriali sono il punto di riferimento distrettuale e aziendale per la salute sessuale, relazionale e riproduttiva del singolo, della coppia e della famiglia e garantiscono percorsi diagnostico terapeutici assistenziali e socio-sanitari all'utenza per le aree di competenza.

L'équipe è costituita da ostetrica/o, ginecologo/a, psicologo/a, e per attività specifiche può avvalersi di altre figure professionali quali dietista, dietologo, andrologo, urologo, genetista, infermiere, assistente sanitario, educatore, sociologo, assistente sociale, etc.

I servizi consultoriali dell'Emilia-Romagna sono costituiti da 177 Consultori familiari, 42 Spazi giovani (rivolti a ragazze/i di età compresa tra i 14 e i 19 anni), 12 Spazi per le donne immigrate e i loro bambini (rivolti alla popolazione di recente immigrazione o con particolari difficoltà di accesso ai servizi) e 36 Spazi giovani adulti (istituiti con la DGR n.1722 del 6 novembre 2017 e rivolti alla popolazione di età compresa tra i 20 e i 34 anni per la preservazione della fertilità).

Nell'anno 2020 gli utenti che si sono rivolti ai servizi consultoriali (Consultori familiari, Spazi Giovani, Spazi donne immigrate e loro bambini e Spazi giovani adulti) sono pari a 242.188 di cui il 26,6% di origine straniera.
La distribuzione per classi di età dell'utenza afferente ai servizi consultoriali mostra che la maggioranza si concentra nelle classi 25-29 anni (13,9%), 30-34 anni (15,1%), 35-39 anni (14,7%) e 40-44 anni (13,9%).

Il 42,9% degli/delle utenti si rivolge ai servizi consultoriali per la prevenzione oncologica, il 24,9% per la ginecologia/andrologia, il 15,3% per la nascita, il 9,6% per il controllo della fertilità, il 3,1% per IVG, l'1,8% per problematiche psicologiche e relazionali e l'1,4% per la menopausa  

Il totale delle prestazioni individuali erogate presso i servizi consultoriali nell'anno 2020 è pari a 691.441, mentre gli accessi sono 648.139.
Le prestazioni, suddivise per area, mostrano una prevalenza di quelle relative alla nascita (gravidanza, sostegno allattamento e puerperio, 43,6% del totale), seguono quelle per la prevenzione dei tumori (22,2%), quelle per la ginecologia/andrologia (16,3%) e per il controllo della fertilità (11,0%). Le prestazioni relative alle problematiche psicologiche e relazionali rappresentano il 3,1% del totale, quelle relative all'interruzione di gravidanza (certificazioni, colloqui e visite) l'1,9% e alla menopausa lo 0,9%.