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Bologna, 27 aprile 2016
Il maltrattamento/abuso ai danni dell'infanzia (fisico, psicologico, sessuale, così come la patologia delle cure e l'assistere a violenza domestica) è un fenomeno diffuso, sommerso, poco riconosciuto e segnalato. Ciò è legato a molti fattori, fra cui anche le difficoltà diagnostiche e di diagnosi differenziale. Nell'ambito del maltrattamento fisico la frattura è un segno che viene frequentemente misconosciuto come spia di abuso.
Se isolata può essere interpretata come frattura accidentale, se ripetuta come espressione di particolare vivacità del bambino o come sospetta fragilità ossea, analogamente a quelle fratture che possono occorrere in corso di patologie ossee malformative o metaboliche più frequenti in questa fascia di età. Questo seminario regionale riprende le raccomandazioni basate sui dati della letteratura "evidence based", illustrate nel secondo quaderno "Fratture e abuso. Raccomandazioni per il percorso diagnostico" della collana regionale "Maltrattamento e abuso sul minore. I quaderni del professionista", applicate a casi clinici di fratture nel bambino piccolo e piccolissimo. Le fratture, soprattutto quelle che avvengono nei primissimi anni di vita, infatti devono essere individuate con specifiche tecniche radiologiche e sottoposte ad un rigoroso esame diagnostico differenziale in cui si affrontano le altre patologie rispetto all'abuso, senza escluderne la possibile coesistenza, allo scopo anche di attuare, a seguito di valutazione multidisciplinare, i provvedimenti conseguenti volti a tutelare la persona di minore età.
In allegato il programma del seminario regionale, il quaderno e i contributi dei singoli relatori.