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Il latte materno da solo risponde a tutte le esigenze del lattante nato a termine fino a che questo raggiunge circa 6 mesi di età [1-3]. Nel caso di neonati prematuri o di lattanti che non possono essere esposti in maniera adeguata alla luce del sole sono invece necessarie supplementazioni di vitamine e micronutrienti.
Successivamente il ferro e le calorie fornite dal latte materno non sono più sufficienti per la crescita del bambino; la quota di calorie che il latte materno fornisce a un lattante di 6-12 mesi copre circa la metà del suo fabbisogno totale, diventa un terzo nel secondo anno di vita; il ferro contenuto nel latte materno, pur essendo altamente assorbibile, non copre più di un decimo delle richieste del lattante nel secondo anno di vita [1]. È quindi necessario che il lattante verso i 6 mesi assuma altri alimenti, in particolare ricchi di ferro, in aggiunta al latte.
Attualmente ci sono due atteggiamenti nei professionisti sanitari che rispecchiano due diverse tendenze: proporre alimenti diversi dal latte a partire da circa i 6 mesi di età, coerentemente con quanto indicato dalle maggiori agenzie di salute [1,3-5], o anticipare questa pratica al periodo compreso fra 4 e 6 mesi, secondo quanto suggeriscono la Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN) e l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) [2,6].
Il razionale dell'introduzione dei cibi complementari verso i 6 mesi di vita si basa sulla valorizzazione dei seguenti aspetti:
1. The World Health Organization. Infant and young child nutrition - Global strategy on infant and young child nutrition, 2002. Geneva [Testo integrale]
2. EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies. Scientific opinion on the appropriate age for introduction of complementary feeding of infants. Parma, Italy, 2009 [Testo integrale]
3. Grueger B; Canadian Paediatric Society, Community Paediatrics Committee. Weaning from the breast. Paediatr Child Health 2013;18:210 [Medline]
4. NHS. Your baby's first solid food. Page last reviewed: 07/05/2015 [Pagina web]
5. AAP Section on Breastfeeding. Breastfeeding and the use of human milk. Pediatrics 2012;129:e827-41 [Medline]
6. Agostoni C, et al; ESPGHAN Committee on Nutrition. Complementary feeding: a commentary by the ESPGHAN Committee on Nutrition. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2008;46:99-110 [Medline]
7. Ip S, et al. Breastfeeding and maternal and infant health outcomes in developed countries. Evid Rep Technol Assess (Full Rep) 2007;153:1-186 [Medline]
8. Quigley MA, et al. Breastfeeding and hospitalization for diarrheal and respiratory infection in the United Kingdom Millennium Cohort Study. Pediatrics 2007;119:e837-42 [Medline]
9. Anderson J, et al. Is 6 months still the best for exclusive breastfeeding and introduction of solids? A literature review with consideration to the risk of the development of allergies. Breastfeed Rev 2009;17:23-31 [Medline]
10. Chantry CJ, et al. Full breastfeeding duration and associated decrease in respiratory tract infection in US children. Pediatrics 2006;117:425-32 [Medline]
11. Sankar MJ, et al. Optimal breastfeeding practices and infant and child mortality: a systematic review and meta-analysis. Acta Paediatr 2015;104:3-13 [Medline]
12. Kramer MS, Kakuma R. Optimal duration of exclusive breastfeeding. Cochrane Database Syst Rev 2012;(8):CD003517 [Medline]
13. Manno CJ, et al. Early oral-motor interventions for pediatric feeding problems: what, when and how. JEIBI 2005;2:145-59 [Testo integrale]
14. Le Révérend BJ, et al. Anatomical, functional, physiological and behavioural aspects of the development of mastication in early childhood. Br J Nutr 2014;111:403-14 [Medline]
Data di pubblicazione: 05.12.2016