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Alimentazione

 

Formula derivata dalla soia

 

Formula derivata esclusivamente da proteine della soia, non contiene lattosio né proteine animali. Secondo American Academy of Pediatrics [1] e European Society of Pediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition – ESPGHAN [2] l’uso della formula derivata dalle proteine della soia è indicata nelle seguenti condizioni: 

  • bambini con galattosemia o deficit primitivo di lattasi 
  • bambini a termine che per scelte etiche o religiose dei genitori non debbano assumere proteine di origine animale
 

La formula di soia non è invece indicato come sostituto del latte materno in:

  • nati pretermine, dal momento che in questi si associa a maggiore rischio di osteopenia;
  • lattanti con allergia alle proteine del latte vaccino di tipo IgE mediato, che si manifesta cioè con orticaria, angioedema, asma, rinite, vomito, eczema o anafilassi; la possibilità di sviluppare una intolleranza anche alle proteine della soia è pari a 10%-14%. In questi casi è indicato, in assenza di latte materno, l’utilizzo di idrolisati delle proteine del latte vaccino. Dopo i 6 mesi di vita, se per motivi economici e di maggiore accettabilità si preferisse utilizzare la formula di soia, se ne dovrà prima saggiare la tollerabilità con un test di scatenamento sotto controllo medico;
  • nei lattanti con reazioni da APLV non IgE mediate, come il malassorbimento, la proctocolite, l’enterocolite, l’esofagite, l’emosiderosi polmonare, l’irritabilità o le coliche; in questi casi il rischio di sviluppare ipersensibilità alle proteine della soia è pari a 30%-64%. Infine le due società non raccomandano l’uso della formula di soia nella prevenzione delle malattie atopiche in bambini a elevato rischio di allergia, dal momento che gli studi indicano una mancanza di efficacia in questi casi, così come nella riduzione delle coliche e nella prevenzione dell’intolleranza al lattosio negli episodi di gastroenterite [1,2].
 

Una revisione sistematica di 35 fra studi trasversali, di coorte, caso-controllo e trial controllati randomizzati – RCT ha valutato la sicurezza della formula di soia comparandolo con formula a partenza dalle proteine del latte vaccino o latte materno. Gli esiti considerati sono l’aumento di peso e altezza a un anno di vita, la densità minerale ossea, la quantità di emoglobina, il livello ematico di proteine totali, zinco e calcio [3]. I lattanti nati a termine alimentati con formula di soia arricchito da micronutrienti (le più recenti formule di soia lo sono) non si differenziano per i parametri studiati dai lattanti alimentati al seno o con formula di latte vaccino. Gli autori della revisione, pur non riportando un’analisi separata per i nati pretermine, sostengono che in questa ultima popolazione e nei neonati con insufficienza renale l’uso della formula di soia non è esente da rischi per una possibile tossicità da alluminio, contenuto in livelli elevati, anche se inferiori a quelli indicati come tossici da FAO/OMS, nella formula di soia. Si segnala la presenza, fra gli autori della revisione, di un dipendente di una azienda che produce sostituti del latte materno derivati dalle proteine della soia [3].

 

Bibliografia

1.Bhatia J, Greer F; American Academy of PediatricsCommittee on Nutrition. Use of soy protein-based formulas in infant feeding. Pediatrics 2008;121:1062-8 [Medline]
2. ESPGHAN Committee on Nutrition; Agostoni C, et al. Soy protein infant formulae and follow-on formulae: a commentary by the ESPGHAN Committee on Nutrition. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2006;42:352-61 [Medline] 
3. Vandenplas Y, et al. Safety of soya-based infant formulas in children. Br J Nutr 2014;111:1340-60 [Medline] 

Contenuto aggiornato al: 20 Luglio 15