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La nascita in Emilia-Romagna 2024
È stato pubblicato il Rapporto sulla nascita in Emilia-Romagna nel 2024, 22esima edizione della elaborazione annuale dei Certificati di Assistenza al Parto (CedAP) [1]. Nel 2024 le nascite sono state 28.602 (28.214 parti), riprendendo la tendenza al calo della natalità che si era interrotta solo negli anni 2021-2022. Il tasso di natalità è pari a 6.3 per 1.000.
Di seguito alcuni degli elementi che emergono dal rapporto (all’indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps/sanita/cedap/documentazione/pubblicazioni sono disponili il testo completo e gli allegati).
Popolazione
La quota di madri con cittadinanza straniera è 31.1%; poco più di un/a neonato/a su cinque (22.4%) ha entrambi i genitori non italiani. L’età media al momento del parto è pari a 31 anni per le madri straniera e 33 anni per le italiane.
Le madri al primo parto sono il 50.3%. Rispetto alle italiane, la frequenza di multipare è maggiore fra le madri straniere (63.5% vs 43.4%). Il tasso di fecondità delle donne straniere è superiore a quello delle italiane (1.91 vs 1.05), ma in riduzione nel tempo (era 2.12 nel 2014).
La quota di madri con una scolarità bassa (licenza elementare o di scuola media inferiore) è pari a 21.1%, mentre il 39.3% risulta laureata o con diploma universitario. Le madri lavoratrici sono il 68.0%; l’8.5% riferisce di essere disoccupata o in cerca di prima occupazione e un ulteriore 22.4% casalinga.
Riguardo agli stili di vita, il 5.9% delle partorienti ha fumato nel corso della gravidanza, valore stabile negli ultimi dieci anni. Le condizioni di sovrappeso e di obesità sono in progressivo aumento: nel 2024 riguardano il 21.9% e l’11.9% delle madri, rispettivamente.
Gravidanza
Sono ricorse a tecniche di procreazione medicalmente assistita 3.8% delle donne, valore stabile dal 2022. Il servizio pubblico assicura l’assistenza alla quasi totalità delle madri con cittadinanza straniera (92.1% di questa popolazione) e a due madri con cittadinanza italiana su cinque (60.2%), una percentuale in netto aumento negli anni (era 33.4% nel 2014). La partecipazione al corso di accompagnamento alla nascita è pari a 38.9%, il valore più alto negli ultimi dieci anni.
Le madri con gravidanza fisiologica assistite dall’ostetrica sono 30.7%; salgono a 43.5% tra le donne seguite prevalentemente in consultorio. Le madri con gravidanza a decorso fisiologico a conduzione medica sono 33.9% e quelle con decorso patologico sono 35.4%, valore in aumento rispetto all’anno precedente.
Fra le donne che hanno partorito in Regione nel 2024 il 15.2% ha eseguito la vaccinazione anti-influenzale e il 66.5% la vaccinazione anti-pertosse, valori in modesto aumento rispetto all’anno precedente.
Parto
Il 70.6% dei parti è avvenuto nei nove punti nascita Hub, dotati di unità di terapia intensiva neonatale; i due punti nascita con meno di 500 parti/anno hanno assistito il 2.6% di tutti i parti.
Il tasso di parti pretermine è pari a 5.6%; negli ultimi dieci anni si osserva un andamento in riduzione soprattutto dei parti avvenuti tra 34+0-36+6 settimane di gestazione. La quota di madri senza partner o altra persona di fiducia durante il travaglio e il parto è del 5.8%, il valore più basso negli ultimi dieci anni. In 29.2% dei casi il travaglio di parto è stato assistito dall’ostetrica in autonomia, in riduzione dal 2016 – primo anno di rilevazione dell’informazione.
Gli interventi medici in corso di travaglio sono in aumento: il tasso di induzione ha raggiunto valori pari a 36.6% (era 25.5% nel 2014) e l’analgesia epidurale è stata impiegata in 36.2% dei parti (era 20.1% nel 2014).
Il tasso di taglio cesareo è 22.2%, pressoché stabile rispetto all’anno precedente, ma in riduzione nell’ultimo decennio, in particolare nelle classi di Robson I e IIa (nullipare con gravidanza singola a termine, feto in presentazione cefalica, rispettivamente con travaglio a inizio spontaneo e indotto) e V (pre-cesarizzate).
I parti senza “alcun intervento medico”, considerati fisiologici per tutto il loro decorso, sono 32.8%, in diminuzione nel tempo, in parte riconducibile al contestuale aumento dei travagli con induzione ed epidurale.
Neonati
I nati di peso inferiore a 2.500 grammi sono 6.2%, quelli di peso inferiore a 1.500 grammi 0.9% e i nati con peso ≥4000 grammi 6.3%. Si conferma, anche nel 2024, una buona centralizzazione delle nascite che richiedono una assistenza più complessa: oltre il 90% di bambine/i con età gestazionale inferiore a 34+0 settimane o con peso inferiore a 1.750 grammi nascono in centri Hub. Il 3.3% di nate/i è stato rianimato in sala parto, ma in 83.7% dei casi è stata necessaria solo la ventilazione manuale. Il tasso di natimortalità è 2.7 per 1.000 nati.
Un approfondimento è stato dedicato all’effetto favorevole dell’utilizzo di alcune modalità assistenziali sulla continuità riproduttiva: le madri che hanno seguito un corso di accompagnamento alla nascita, che hanno utilizzato i servizi consultoriali per il sostegno all’allattamento e al puerperio hanno una maggiore probabilità di avere una nuova gravidanza.
Bibliografia
- Perrone E, Formisano D, Basevi V et al. La nascita in Emilia-Romagna. 22° Rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) – Anno 2024. Bologna: Regione Emilia-Romagna, 2025. [Testo integrale]